Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

martedì 22 marzo 2011

Resegone 19-03-2011

Quando: 19 marzo 2011
Chi c'era: Tiziano, Adelina
Percorso: Morterone (1070) - Sorgente Forbesette (1405) - Val Caldera 
Difficoltà escursionismo: EE ( per escursionisti esperti)
Itinerari che possono richiedere anche facile arrampicata su roccia, con problemi d’esposizione, passaggi su nevai ed in generale l’attraversamento di zone impervie; equipaggiamento adeguato anche alla sicurezza individuale.
Tempo: 2,5 h per l'andata, 1,5 h per il ritorno

Questa uscita si svolge sulla neve, sul versante nord del Resegone, partendo da Morterone.
Attrezzatura necessaria: ghette e ramponi


 

Si arriva "comodamente" fino all'eliporto di Morterone in macchina. Ho detto comodamente perchè vi lascio scoprire da soli l'ebrezza della strada che da Ballabio porta fino a qui, anticipo solo che dura 1 ora circa, e se ad un certo punto vi chiedete se siete sulla strada giusta, vi rispodo io con un "si, solo che non siete ancora arrivati".
Al parcheggio abbiamo incontrato una persona che aveva già finito la sua escursione e ne ho approffittato chiedendo informazione sul sentiero. I consigli erano quelli di partire già con ghette addosso e di tenere la destra nei pressi del posto chiamato "forbesette".
Il primo cartello posto a pochi metri dal parcheggio indica un pratone dove, sullo sfondo, si intravede un rudere.


Il rudere è da tenere alla vostra destra perchè pochi metri a sinistra si trova l'inizo del sentiero.




Il consiglio delle ghette era azzeccato, si inizia già quasi subito a stare con i piedi nella neve.




Il sentiero da percorrere è il numero 16.


Fate attenzione ai cartelli che non sono posti in punti ben visibili...... la prima biforcazione da prendere è a destra, come mostra il cartello.... solo che non è sul sentiero che si percorre, ma sull'altro che si raggiunge.



Si prodegue sul sentiero 17, quello provenienete dalla Forcella di Olino.



Si giunge in uno spiazzo, o così sembra visto che è tutto coperto dalla neve, dove si trova un bel pò di segnaletica. 



Noi ci dirigiamo verso il rifugio Azzoni ed un agriturismo Tironi e Consoli.


Ed ecco il dramma della giornata. Non conoscendo il sentiero e seguendo il consiglio di tenere la destra da parte del signore al parcheggio, da parte di informazioni prese da internet e da parte di Daniele.... abbiamo deciso di seguire le indicazioni scritte in rosso e.... di andare a destra....


...anche se era il percorso meno battuto di tutti i sentieri incontrati fino a quel punto.


La scelta ci ha portato proprio in mezzo ad una gola che sucessivamente ho scoperto si chiamava Val Caldera.


Il paesaggio era stupendo, non si sentiva volare una mosca, immersi nella neve con le cime che ci sovrastavano.


Si passava in mezzo al bosco e a volte, facendosi strada tra gli alberi.


Eravamo esattamente in linea retta con la città e purtoppo iniziava a balenarmi l'idea che la strada non era quella giusta.....


.....e le mie perplessità si trasformavano nella cruda realtà: eravamo in una gola e l'unico modo per uscirne era quello di utilizzare un canalone.... si ma quale? e soprattutto, come?
Durante il persorso ci hanno raggiunto una coppia di escurionisti che come noi, vedendo le tracce più marcate dovute al nostro passaggio, avevano scelto di intraprendere il ....sentiero sulla destra!!!


L'unica traccia esistente portava dritta al canalone di fronte a noi, prorpio quello colpito da una delle due valanghe fresche fresche che ci facevano da contorno. 



Il ragazzo dell'altra coppia si era staccato per andare in avant scoperta, fino quasi al colletto che collegava il canale alla cresta, fermandosi in modo sospetto.
Era successo un incidente a pochi metri da lui.
Gridò alla sua ragazza di fermarsi e che aveva deciso di tornare indietro: troppo pericoloso.


Qui eravamo in sosta, ad aspettare notizie sul da farsi. Si vede bene la pendenza ragiunta e non eravamo ancora giunti all'imbocco del canale.


Arrivete le notizie, l'unica cosa da fare.... era tornare indietro.


Ed ecco l'elicottero dei soccorsi dirigersi verso l'incidente.


Tornati al bivio con le indicazioni in rosso del rifugio, senza ancor aver mangiato, decidemmo di dirigersi verso l'agriturismo visto nei cartelli in precedenza e quindi proseguire diritto sulla strada scartata in partenza.... non l'avessimo mai fatto!!!!!! UN CARTELLO!!!!! CON LE INDICAZIONI!!!!! e per che cribbiloina non l'avevano messo 5 metri prima?????


Ormai tardi e con un principio di inizio pioggia, decidemmo di tornare alla macchina.


Minimo, minimo la neve superava 1,5 metri. Confermato dai nostri sprofondamenti con relativi incastri e piedi a penzoloni nel vuoto.


Visto che non avevamo concluso nulla, per scaricare lo stress, ci siamo messi a scalare una roccia con difficoltà X+ nel punto più facile.... :P



Ed ecco giunti a Morterone, punto base della partenza.



Considerazione finale: "se maometto non va alla montagna, la montagna va da maometto... ma in questo caso.... è una valanga.... corri deficiente!!!!"

FINE

Nessun commento:

Posta un commento