Culmine San Pietro da Maggio 28-12-2014

Quando: 28 dicembre 2014

Chi c'era: Tiziano, Emilio ed Alaska

Percorso: Maggio (780m) - Culmine San Pietro (1258m) 

Sentieri: -

Difficoltà escursionismo proposta: E (escursionistico)

Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani

Acqua: presenza di fontana alla partenza.

Tempo relativo all'uscita: 2 h 40 min. l'andata e 1 h 40 min. il ritorno

Percorso GPS: Culmine San Pietro da Maggio 28-12-2014

Un'altra proposta di facile attuazione..... ma dal freddo pungente.

Non contento dell'ombra della Val Fraina, vado a cercarmi l'ombra della Valle Ferrera.

Anche questa è un idea derivata dal gruppo di FB, io conoscevo solo quella che dalla Culmine proseguiva fino ad Artavaggio. Poco male, rimedio subito. Lasciamo la macchina a Maggio vicino alla chiesetta di Santa Maria e percorriamo tutta la via Culmine ....

...fino a giungere alla fontana di San Lorenzo.

Da lì prendiamo la strada, un po' ghiacciata, che ci porterà alla Culmine di San Pietro.

Panoramica delle Grigne.

La nevicata fresca dei giorni recedenti ci regala un tappeto bianco.

Qui l'indicazione che la strada comunale diventa agro-silvo-pastorale.

Moggio con alle spalle lo Zucco Angelone.

Il nostro percorso sarà ammantato tutto di bianco.

Moggio ed i Campelli con i piani di Bobbio dietro allo Zucco Orscellera.

L'unico bivio che si incontra è con Mezzacca.

Proseguiamo lungo la strada che si snoda nel bosco lasciando intravvedere le cime solo dai rami degli alberi. Come via è molto semplice, direi anche turistica, però la neve, troppo poca per coprire le buche e troppo tanta per vedere i sassi, rendono il percorso un po' accidentato per le caviglie... ogni tanto qualche sasso nascosto scivola ed obbliga a riprendere subito l'equilibrio.

Sbuchiamo al passo dove gli alberi non impediscono più la visuale.

Di strada ne abbiamo fatta parecchia visto che la città di partenza si trova poco più a sinistra di Moggio

Non manca molto ormai....

.....per sbucare sulla strada che collega la Culmine con Morterone che serve anche come via per arrivare al Monte Due Mani.

La fine della nostra uscita.

Dopo averci rifocillato un po' e mandato a quel paese i merenderos infighettati, ignoranti e superbi che volevano fare bella figura portando amici e figli a fare bob sulle proprietà private del posto ma soprattutto sopra neanche 10cm di neve e sterco.... ripercorriamo lo stesso tracciato per tornare al punto di partenza.

Non facciamo altro che ridiscendere la strada percorsa nell'andata.

Anche questa volta Alaska sembra aver gradito scorrazzare sulla neve anche se il suo vero amore è quello di scavare buche, o meglio voragini, per poi infilarsi dentro e rannicchiarsi tutta.... troveremo il modo anche di fare quello.  

Alcune considerazioni da fare:

la prima è questa buffissima conformazione rocciosa che sembra la sfinge che si trova per andare alla Grassi passando dal Passo del Toro (in programma da fare);

la seconda è che in alcuni punti la strada risulta parecchio danneggiata, probabilmente dai corsi d'acqua che deviando hanno distrutto il manto, ma per il resto, è da considerarsi una piacevole passeggiata......sempre in ombra.

FINE