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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 11 gennaio 2014

Scala di Legno, Scala di Ferro, Monte Puscio, Monte Panigas 11-01-2014

Quando: 11 gennaio 2014
Chi c'era: Tiziano
Percorso: Cravenna (453 m) - Eremo San salvatore (570 m) - Scala di Legno - Monte Puscio (1130 m) - Monte Panigas (917 m) - Scala di Ferro - Orrido del Caino - Cravenna (453 m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionisti) - EE (escursionisti esperti con tratti attrezzati) 
Tempo: 3 h per il Monte Puscio - 0,5 h per il Monte Panigas - 2,5 h per il ritorno

Sfuma l'uscita sulle Grigne a causa di una valanga che ha sommerso il percorso programmato, tempo di un ora e ritiro fuori dal cassetto uno dei tanti sassolini, ci aggiungo anche due cime, per stare fuori un po' di più, risultato: un girovagare tra gole ed un sali e scendi da scale !

La meta di oggi prevede una capatina in zona Erba per andare a vedere un percorso trovato sul forum che mi aveva incuriosito perché usufruiva di due scale poste l'una di fronte all'altra, localizzate vicino all'Orrido del Caino.


Parcheggio la macchina a Crevenna, la giornata è nebbiosa, me l'aspettavo ma meglio che stare a casa a poltrire.


Per prima cosa mi dirigo all'Eremo di San Salvatore percorrendo una larga mulattiera che inizia alla fine della strada.


Incrocio una piccola cappelletta e subito dopo....


.........la strada percorribile in auto. Io proseguo sulla mulattiera.


Arrivo all'Eremo e mi guardo attorno per vedere le famose pareti dove si sviluppano le palestre di arrampicata ed una ferrata che mi piacerebbe provare a fare ma la nebbia non permette di vedere completamente il paesaggio.


Parcheggio privato davanti all'Eremo.


Dal santuario prendo il sentiero che mi porterà alle scale.


Passando accanto al parcheggio, intravedo un delizioso praticello.


Le indicazioni sul sentiero per il giro di oggi non mancano e mi è facile prendere la strada giusta. Lascio la mulattiera larga per un sentiero normale....


...che mi porta ad uscire nella direzione del cartello rosso con la scritta CA' MORNIGO, CREVENNA.


Girovago un po' attorno per vedere quale strada alternativa fare per il ritorno e scorgo un cartello segnalatore su pietra. Quando dovrò tornare alla macchina passero da qui.


Ritorno sui miei passi e continuo a percorrere il sentiero per mi porterà nella gola.


Cartello con la scritta: SAMBRUGHERA.


La nebbia ostacola la visuale ma l'udito è libero di ascoltare che mi sto avvicinando al torrente Bova. Mi avvicino talmente tanto che sono costretto a guadarlo....


....per ben due volte.


Giungo al punto cardine della giornata: il bivio tra le due scale. La Scala di Legno si trova sul versante occidentale della gola e per raggiungerla bisogna attraversare il ponte, mentre la Scala di Ferro si trova sul lato Orientale e per raggiungerla bisogna prendere il sentiero che si sposta a destra.


Nel percorso che ho in mente, devo fare prima quella di legno, perciò oltrepasso il ponte....


.....seguo le indicazioni sui cartelli....


....passo da parte al torrente che sfocia dall'orrido....


....e mi ritrovo in pochi minuti all'attacco del sentiero per salire la scala.
Visto che ero solo, che era la prima volta che passavo nella zona, considerando l'umidità del terreno, che nello zaino avevo set da ferrata e caschetto..... io ho indossato il tutto e mi sono preparato a percorrere in tutta sicurezza i passaggi. Nel proseguo del mio viaggio vedrò che tutti quelli che si imbattono in queste scale non utilizzano nessun metodo di sicurezza..... a me poco importa, io mi aggancio.
Si inizia con una piccola rampa fangosa....


....che porta ad un piccolo traverso fangoso....


....per poi tornare su di un normale sentiero............ fangoso.
Da questa foto si vede la Scala di Legno marrone a sinistra e la Scala di Ferro verde a destra.


Continuo sempre dritto fino ad incrociare la scala.


Una non più giovane scala di legno.


Inizio a salire mentre quella di ferro mi tiene compagnia sull'altro fronte.


La scala è quasi in verticale ed è composta da tre sezioni intervallate da due piccoli pianori.


Dall'alto della sua fine si vede il secondo pianoro.


All'incirca sono 15 m di dislivello...


..... mentre per quella di ferro sembrano molti di meno.


Proseguo per il sentiero attrezzato fino al bivio.


Mi dirigo verso la scala di ferro guadando un torrente.


Come accennato prima, il sentiero è attrezzato nei suoi punti più pericolosi.


Mi trovo adesso a passare sopra un ponte non del tutto naturale esattamente a picco sulla gola dell'Orrido del Caino.


Sull'altro versante mi attendono scalette.
Essendo un tratto abbastanza pericoloso e molto scivoloso, lo passo senza fermarmi a fare foto, però credetemi che una volta sopra al passaggio e guardando in basso..... tanta voglia di rimanere in quel punto non ce l'hai.


Oltre le scalette il sentiero prosegue in salita fino a giungere a questo bivio (nel frattempo mi ero tolto l'imbrago non più necessario), a destra si chiudeva il cerchio scendendo dalla Scala di Ferro mentre a sinistra mi aspettavano le mie due mete.


Il sentiero ora si sviluppa nel bosco con tratti molto vicini alla parete della gola e con visuale sull'Alpe del Viceré ed il Monte Bolettone dove mi viene in mente l'enorme scammellata fatta tra quelle cime.


Cerco anche il famoso Buco del Piombo ma a causa della posizione e della nebbia... non riesco a trovare.


Un altro bivio, io seguo per le mie cime prendendo a sinistra.


Rimango sempre immerso nel bosco ma questa volta mi allontano dal ciglio del burrone e mi dirigo verso la bocchetta tra le due elevazioni. Intravedo la croce della prima.


INVERSA..... non so' cosa sia ma il sentiero bruscamente smette di essere in salita e prosegue in piano.


Eccomi alla bocchetta....... scegli un cartello e seguilo !!!!


La mia prima croce si trova sulla vetta del Monte Puscio quindi mi dirigo in quella direzione.


Ormai giunto alla fine, gli ultimi metri devo percorrerli sulla testa brulla della montagna.


Eccomi alla Croce di Maiano al Monte Puscio!!!


Proseguo leggermente ancora sul sentiero per arrivare alla massima elevazione consentita e fare delle foto.



Ritorno alla croce per fare una panoramica a 360 gradi.


Ed ecco anche la valle dove la settimana scorsa eravamo con la "bestia", a Terz'Alpe.


Un ultima foto ad un dipinto sulla croce e poi via, a ripercorrere la strada appena fatta per ritornare alla bocchetta con le numerose indicazioni.


Ritornato al bivio, scelgo ora la prossima meta: Monte Panigas e la sua Croce Pessina.


Dopo un traverso in falso piano, mi ritrovo sulla mulattiera principale di avvicinamento alla croce.


Croce Pessina.....


..... con mega campana. La voglia di suonarla è forte ma resisto.


Oltre alla croce ed alla campana....


....si trova anche questa scultura in pietra.


Adesso è il momento di fare una pausa e mangiare qualcosa.


Oggi non è giornata per fare foto al paesaggio.


Finito di mangiare mi manca solo eseguire l'ultima fatica: la discesa dalla Scala di Ferro. Per poterla raggiungere ripercorro a ritroso i sentieri appena fatti passando dalla bocchetta con le numerose indicazioni ed ai diversi bivi incontrati la mattina durante la salita fino a giungere a questo: il bivio che divide le due scale.
Mi rinvesto dell'attrezzatura e mi preparo a scendere.


Ovviamente mi dirigo a quella di ferro.


Eccola.


E' molto più breve rispetto a quella di legno.


Durante la discesa, il mio sguardo viene rapito da una cascata intravista tra due scalini, dove si nota anche una piccola costruzione..... devo andare a vedere cosa sia.


Scendo dalla scala e mi volto per poterle ammirare ancora insieme.


Durante il proseguo del sentiero noto ancora una passerella di ferro intruffolarsi nella gola.... e la mia curiosità aumenta. In questa foto si vede inoltre la piccola piana prima dell'attacco del sentiero per la Scala di Legno.


Continuo a scendere a valle incontrando tratti attrezzati.


Ponte di ferro e ponte di legno..... ovviamente in tono con il percorso !!!!


Eccomi alla fine del sentiero per la Scala di Ferro.


Più in basso il bivio tra le due scale incrociato alla mattina.....


.....ma davanti a me..... una passerella di ferro con una porta aperta..... voi cosa avreste fatto?


Arrivo alla fine del tragitto dove trovo una stazione, probabilmente di un acquedotto, posta esattamente nell'Orrido del Caino..... con una scala che.......


..... non ditemi che voi non lo avreste fatto una volta giunti qui !!!!


Visto però la pericolosità dovuta alla forte acqua ed ai detriti sul fondo, non mi sono avventurato al suo interno, mi sono limitato a fare qualche foto di cui una si vede il ponticello non del tutto naturale PUNT DI COST con il suo cartello posto sull'albero.


Dopo la mia breve avventura nell'orrido, non mi resta che tornare alla macchina. Ripercorro ancora una volata a ritroso il sentiero fatto al mattino, guadando il torrente ed avvicinandomi all'eremo.


Eccomi al bivio della mattina, questa volta non percorro il sentiero a sinistra ma seguo il cartello in pietra e scelgo la strada sterrata verso Cravenna.


E' una strada larga che rimane vicino al torrente.


Bivio. Io mi dirigo in città.


Eccomi spuntato tra le case di Cravenna, mi dirigo sulla strada asfaltata per capire dove sono.


Segnaletica numerosa !!


Mi oriento facilmente, sono a pochi metri dal parcheggio, basta fare quest'ultima salita e sono arrivato.


Considerazione finale: "una buona boccata d'aria dal tram tram giornaliero, anche se un ritorno per vedere il paesaggio con il sole o con la luna non mi dispiacerebbe".

FINE

1 commento:

  1. Ciao Titi, grande blogspot! Ho letto che hai fatto la Scala di Ferro - quanto è difficile? Sto pensando di prendere il mio figlio di 8 anni su di esso. Spero che tu stia bene. Mal

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