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domenica 15 luglio 2012

Torrione Magnaghi Meridionale - via normale - Grignetta 15-07-2012


Quando: 15 luglio 2012
Chi c'era: Adelina, Tiziano, Daniele (il socio), Filippo (Pippo), Marco ( Jhonny Master o il Maestro), Alessio (Pezzà) e Giacolo (Giacomino)
Percorso: Rifugio Porta (nelle vicinanze) - Torrione Magnaghi Meridionale (2040m) (Grignetta)
Difficoltà escursionismo: E (avvicinamento)
Difficoltà alpinismo: III
Tipo di salita alpinistica: AR, PD+
Sviluppo: 5 lunghezze, 140 m di sviluppo
Attrezzatura: soste attrezzate con anello di calata, in via presenti alcuni fittoni. Utili dadi e friends e, sopratutto, cordini per clessidre
Esposizione: est
Tipo di roccia: dolomia
Tempo: partenza ore 8:30 circa, arrivo ore 19.00 circa

Prima uscita su una via di roccia. Ambiente molto suggestivo. Ampi panorami..... in una parola: uno spettacolo!!!!

Dai Piani Resinelli salire al Rifugio Porta (parcheggiare al parcheggio dei Piani, o poco sopra lungo la strada, senza salire fino al rifugio). Da qui imboccare il sentiero della Cresta Cermenati, che sale inizialmente nel bosco, e poi più ripidamente su terreno aperto. Proseguire fino ad un bivio segnalato per i Torrioni Magnaghi, imboccando un sentiero che sale leggermente a destra, e traversa poi praticamente in orizzontale: semplice ma esposto su ripidi prati, prestare attenzione! Il sentiero attraversa ora un canale franoso e risale per alcune roccette, arrivando in seguito ad incrociare il Canalone Porta (bivio segnalato). Si prosegue per un breve tratto di roccette, e si sbuca sul versante orientale dei Torrioni Magnaghi, passando dapprima nei pressi della piazzola per l'elicottero del soccorso, e riprendendo quindi a salire ripidamente. Continuare sul sentiero o, più a sinistra, su roccette e sfasciumi con percorso libero. Lasciare sulla sinistra l'evidente spigolo Falc e il successivo lungo e grosso camino della via Camino Meridionale. A questo punto la parete si abbatte evidentemente: la via normale sale circa al centro questa placca. L'attacco è posto una ventina di metri sopra: lasciare il sentiero deviando a sinistra e salire su roccette fino ad una ampia cengia (fittone resinato di partenza).


Relazione - via Normale
Lunghezza 1, III, 25 metri: alzarsi sopra la sosta di partenza seguendo l'ampia fessura in direzione del primo fittone visibile. Da qui il percorso non è obbligato: salire lungo la splendida placca cercando il percorso più agevole. Spostarsi leggermente verso destra fino alla sosta.
Lunghezza 2, III, 25 metri: continuare a salire arrampicando senza grandi difficoltà seguendo un percorso abbastanza libero. L'arrampicata è facile e divertente, su ottima roccia. Rimanere abbastanza sulla verticale della lunghezza poichè la chiodatura scarsa non rende evidente il percorso. Queste due lunghezze possono essere effettuate con un unico tiro (corde da 50m): in questo caso fare attenzione agli atriti.
Lunghezza 3, III, 25 metri: come le lunghezze precedenti, su roccia ben appigliata e favolose clessidre!
Lunghezza 4, III, 25 metri: su solide rocce dapprima appoggiate e poi più verticali arrampicare fino all'ampia cengia dove si trova la comodissima sosta. Anche queste due lunghezze possono essere unite in un unico tiro, facendo sempre attenzione agli attriti. Da quì è ora possibile salire sul Torrione Magnaghi Meridionale effettuando l'ultima lunghezza della via normale, oppure salire sul Torrione Magnaghi Centrale tramite la Variante Polvara (vedi relazione più avanti).
Lunghezza 5, III, 25 metri: dalla cengia si segue l'evidente camino di sinistra (vecchio chiodo con cordino) uscendo direttamente nella nicchia in cui è posta la sosta alla base del passaggino. Per raggiungere la vetta vera e propria del TMM bisogna salire ancora una ventina di metri su facili roccette. Attenzione poichè il camino potrebbe risultare umido. E' quindi possibile evitarlo abbassandosi qualche metro a sinistra dalla cengia di partenza per poi risalire con facile arrampicata lo sperone che porta direttamente in vetta (grande masso con due fittoni da collegare e scritta Lemonsoda).

Ed ora iniziamo con le foto.
Qui siamo al parcheggio, dove iniziano i preparativi ed i conteggi dei materiali da portare.


Una volta verificato il tutto e suddiviso il carico..... si parte!!
Si prosegue per la strada fino ad incontrare, dopo una decina di metri, il sentiero di salita numero 7 per la Cresta Cermenati.


Ed ecco il percorso ergersi sulla Grignetta.


"Ormai siamo qui....andiamo, o la va o la spacca!"


Il sentiero aumenta sempre di più in pendenza.


Noi siamo qui e dobbiamo proseguire per su di là!!


Il primo bivio che si incontra indica la cresta, le pareti arrampicabili o la direttissima.


Iniziamo a salire ed a superare il bosco... piano piano il paesaggio si apre e si spazia.


La pendenza del sentiero è presente ad ogni passo.


Qui si vede il Nibbio ed i Resinelli con il suo palazzone. 


Moregallo ed i Corni di Canzo.


Continuiamo a salire.


Arriviamo ad un'altezza tale da vedere il lago di Lecco e le città erte sulle sue sponde.




"Avanti Savoia..... però, se è in salita... anche con calma....."



Eccoci al bivio, noi prendiamo per i Magnaghi.


Un bel panorama sulla piana dei Resinelli.


"Ci sono un pò di nuvolette nere...."


Il sentiero ora prosegue in piano.... ma le nuvole hanno coperto la meta.


Questo tratto è un pò pericoloso, bisogna stare attenti perché la roccia è friabile e bisogna arrampicare per passare tra un canale e l'altro.


Qui si vede bene lo sgretolamento.


Noi arriviamo da un comodo sentiero.


Entriamo nei canaloni.


Un sentiero diverso da quello che siamo abituati a percorrere.


Altro sfasciume,altro canale.


Indietro....


....avanti.....


....in giù....


....e cucù!!!!


Ci avviciniamo al Canalone Porta.




In mezzo al canale, una segnaletica.
Mentre cerco di capire da che parte andare.... visto che Daniele e gli altri li avevamo persi dopo 10 minuti di cammino.....


....i nuvoloni si avvicinano...


.....di quà, presto!!


Risaliamo il sentiero per portarci sul versante est...



....ed eccoli tutti lì, che si mangiano un salamino durante una pausa. 


Manca poco all'attacco, proseguiamo sul sentiero. 


Qui si vede il passaggio da sud ad est appena fatto.


Visto che sono tutti in pausa, ne approfittiamo per distanziarli un pò prima che ci raggiungano e superino di nuovo.


Si sale con le nuvole sotto di noi che ci spingono in alto.


L'ultimo tratto lo facciamo nella nebbia, le nuvole ci hanno raggiunto!!



Ecco l'attacco della via.


Noi ci fermiamo.... le nuvole no.... ed ecco riaprirsi il cielo.


Ci prepariamo a salire.


1 tiro 50 m: facciamo due tiri in uno.... che ne pensi Tiziano?



Parte Daniele, il nostro primo di cordata, poi Adelina ed infine io.



Prima sosta.


"Ecco perché mi sentivo pesante... avevo un passeggero!!!"


2 tiro 50 m: uniamo ancora due tiri.


Seconda sosta.



Qui si può scegliere: continuare nel canale o sullo spigolo a sinistra, o fare la variante Polvara ed andare sul torrione centrale a destra.


Daniele parte scegliendo..... il centro!!!


Alla fine ci ripensa e sceglie lo spigolo di sinistra.



Mentre aspettiamo che attrezzi per recuperarci, facciamo una foto della grandine trovata in sosta.


Adelina parte per prima, io la raggiungo.


Terza sosta.


Daniele che osserva cosa combino.


Traversino, qui si vede il collegamento tra il torrione meridionale e quello centrale.


Eccomi che arrivo anch'io.



Foto del panorama dalla sosta.



Purtroppo qui io non me la sento di fare il traversino, lo vedo troppo difficile, suggerisco di proseguire alla cima meridionale ma il gruppo preferisce attraversare e continuare per il centrale.
Ci dividiamo, io ed Adelina torniamo alla seconda sosta ed aspettiamo che il gruppo arrivi in cima per poi venirci a riprendere e continuare a scendere insieme.


Dalla seconda sosta vediamo il gruppo proseguire.



Vista la pausa forzata, ne approfittiamo per fare foto....


....e per mangiare!!!!!


Gli altri, piano piano, spariscono.


Attendiamo al freddo ed al gelo della roccia e del vento......brrrrrrrrr!!!!!



Alla fine, dopo un oretta appesi, il gruppo si ricompatta e scendiamo dalla via.
Vista l'ora tarda, mettiamo via subito tutto nello zaino ed i primi a scendere, partono subito per il rientro.
Il percorso da seguire è lo stesso dell'andata.



In questa foto si vede il sentiero della Cresta Segantini.





Almeno adesso si vedono bene i Magnaghi.



Quel puntino rosso che scende... sono io.


Eccomi che raggiungo Adelina.


Alcuni panorami... senza nuvole minacciose.




Dopo il bivio, scendendo, sulla Cresta Cermenati.


Uno sguardo alla cresta, prima di entrare nel bosco.


Ma alla fine..... com'è stata questa avventura?
Piaciuta ne.................


FINE

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