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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 20 giugno 2015

Rifugio Chiavenna 20-06-2015

Quando: 20 giugno 2015
Chi c'era: Tiziano, Alaska ed Adelina
Percorso: La Sosta (1440m) - Alpe Angeloga e Rifugio Chiavenna (2044m)
Sentieri: C3
Difficoltà escursionismo proposta:  E (escursionistico)
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani
Logistica cane: il rifugio NON accetta i cani
Acqua: numerosi corsi d'acqua e fontana nei pressi del rifugio
Tempo relativo all'uscita: 2 h l'andata, 1 h 45 min. il ritorno

Il meteo diceva sole.......le nostre giacche dicevano pioggia/leggera grandine.

Uscire con il cane è un'avventura leggermente differente rispetto che uscire senza, bisogna calcolare più fattori tra i quali la presenza dell'acqua e la sosta per rifocillarci.


Parcheggiamo la macchina il località La Sosta dove troviamo un parcheggio già colmo di macchine, ci prepariamo ed iniziamo a seguire la strada sterrata in direzione dell'alpeggio dove si trova il rifugio.


Poco dolo l'inizio, dopo aver guadato un fiumiciattolo, vi è la possibilità di tagliare per sentiero evitando dei sali e scendi della strada.


Dal sentiero, che costeggia la strada, si vede il torrente Rabbiosa che costeggia anch'esso la strada.


Alla fine, ci ricongiungiamo alla via sterrata principale che termina in prossimità di questo cancello posto per non far scappare le mucche al pascolo nella valle.


Ora seguiamo il sentiero/mulattiera che percorrerà tutta la vallata incontrando strane conformità rocciose, questa sembra una prua di una nave.


Molto spesso si guadano fiumiciattoli e corsi d'acqua, tra cui il torrente Valle del Crotto.


Lasciamo il letto della valle in cui ci troviamo per dirigerci verso il torrente Valle di Angeloga. Ora inizia la parte più ripida del percorso. Sullo sfondo compare il Pizzo Stella. Iniziamo anche a sentire qualche goccia scendere dal cielo.


Uno sguardo indietro per vedere la serie di tornanti che con rapidità fanno guadagnare parecchio dislivello.


Quando si arriva a questa croce, la parte difficile è superata. Il vento qui è forte e la pioggia aumenta.


Siamo ormai vicini al torrente dell'omonimo alpeggio e ci compare la scritta che per il rifugio manca 10 minuti...... un po' relativi, forse calcolati in discesa.


Ormai ci troviamo vicinissimi all'altopiano che ospita alpeggio, rifugio e laghetto alpino. 
Qualche piccolo strappello ancora per superare alcune elevazioni ma il tempo decide che deve scaricare un po' e la pioggerellina diventa una e vera propria pioggia leggera.


Brevemente arriviamo sull'altopiano sotto la pioggia e spinti dal vento.
Ci era balenata anche l'idea di tornare indietro visto come si stava mettendo il tempo ma il fatto di aver chiesto a dei passanti ed aver saputo che il rifugio era vicino ci fa decidere di proseguire ed almeno arrivare a toccarlo.


Pochi minuti dopo e pochi metri dopo.... eccolo spuntare.


Il tempo si calma un po' regalandoci momenti di calma dagli agenti atmosferici.


Ne approfitto per fare qualche foto in zona.
Cancello che conduce ai sentieri (noi siamo sbucati leggermente più distaccati, comunque si intuisce tutto a vista).


Alpe Angeloga con lago.


Mucche al pascolo.


Pizzo Stella con i suoi tre canali di salita più la normale.


A questo punto si decide il da farsi. Come prefazione va detto che il rifugio non accetta l'ingresso di animali nella sua struttura, e fino qui, mi starebbe pure bene visto che l'informazione l'avevo già in mio possesso ed era calcolato che stavamo fuori a mangiare (con il sole) ma non venirmi a dire che è stato il CAI stesso a dare questa direttiva (vedi postilla), e già da questo il rapporto inizia male. Adelina ha fame e decidiamo di mangiare a turno entrando altelenandoci per non lasciare Alaska fuori dove non vi è possibilità di legarla se non lasciandola ai quattro venti (e stava piovendo) o sotto la tettoia (dove transita la gente e non mi sembrava il caso...ma questa è un'altra storia). Inizia a mangiare Adelina che avvisa la gestrice che ci saremo alternati ma quando entro io per mangiare, trovo il piatto spostato pronto per essere portato via.................bestemmio interiormente. Con tutta la calma chiedo ai ragazzi che mangiano vicino al posto, quali sono i piatti, le posate ed il bicchiere per poterli riprendere e finire il pranzo. Se all'inizio avevo intenzione di mangiare dell'altro, con questa situazione, la mia priorità è quella di andarmene subito. Finisco ingurgitando senza neanche masticare i resti del piatto di Adelina, lascio il cappello sul tavolo per segnalare la mia presenza, esco per chiedere l'elenco di cosa ha mangiato, rientro e vado a pagare e mi trovo davanti una signora che con modi poco educati mi chiede se io fossi il fidanzato della ragazza restando stupida sul fatto che non abbia ordinato niente....con pazienza chiedo il conto...... inizia a farlo e spunta un dolce in più (ordinato da Adelina a mia insaputa), io avviso che non lo voglio e di toglierlo dal conto.......la faccia della signora si trasforma in una smorfia come se io avessi appena elencato tutte le bestemmie del mondo...... con tutta la calma che solo la montagna può darmi, richiedo di farmi il conto e le mostro la tessera CAI. Altra scenata. Il fatto che debba pure sottrarmi 20 centesimi dalla bottiglietta d'acqua pare che sia la goccia che fa traboccare il vaso, con irruenza controlla il bollino dell'anno in corso, mi RIGETTA la tessera tra le mani, mi fa il conto estremamente dispiaciuta e cercando probabilmente scappatoie per farmi pagare di più, io pago, esco, e la tragedia ha finalmente il suo compimento.
Persone di serie A e B...... rifugisti di serie A e B.
Lasciamo la struttura ed iniziamo a tornare alla macchina.


A scendere, anche se sotto una leggera pioggerellina, si ha una possibilità migliore di ammirare il paesaggio circostante


Il sentiero di ritorno è il medesimo dell'andata.


Fragorante rumore delle numerose cascatelle e cascate dei corsi d'acqua.....


".....si ma la modella migliore sono sempre io!"


Continuiamo a scendere....


....e più scendiamo e ci allontaniamo dall'altopiano....


....meno scende la pioggia e cessa pure il vento.


Torniamo al punto della croce di ferro dove rincontriamo il tratto ripido che ci riporterà alla base della vallata, dove però ritorna anche la pioggerellina debole che ci accompagnerà fino alla fine della discesa lasciando poi spazio ad ampie schiarite di sole con temperature più calde rispetto alla metà, ah già, dimenticavo, il termometro al rifugio segnava 5°C !!


Sulla strada di ritorno, come non fotografare un personaggio così ???? Anche se in realtà non trasportava il reale contenuto scritto sulla scatola, a noi piace sognare che dentro ce ne sia stata una e che, nel caso non riescisse a consegnarla entro 30 minuti.... diventerebbe gratis !!!! 


FINE

Postilla: 

Per la legge italiana non esiste alcun divieto di far entrare i cani nei pubblici esercizi, con l’obbligo di condurli con guinzaglio e museruola. Tuttavia, il divieto d’accesso entra in vigore per tutti quei luoghi in cui vengono preparati o conservati alimenti.
Ai sensi di tale normativa gli animali possono accedere a qualunque luogo pubblico o esercizio pubblico, salvo che non venga segnalato il divieto con apposito cartello cui deve corrispondere un apposito certificato amministrativo rilasciato all’esercente dal Comune. Ciascun Comune ha comunque facoltà di manare a livello locale ordinanze sindacali o regolamenti ad hoc più o meno restrittivi.
Per risolvere la questione, il Cai ha stilato un piccolo vademecum in cui ha indicato le regole per il gestore del rifugio e per il proprietario del cane. Il gestore dovrà innanzitutto informarsi nel Comune ove è situata la struttura per verificare la presenza o meno di tali ordinanze restrittive riguardo l’accesso degli animali e inoltre concordare con la Sezione la posizione da tenere nei confronti dell’accesso degli animali.
Qualora sia concordato il divieto, il gestore dovrà comunicare e/o recepire apposito certificato amministrativo rilasciato dal Comune e apporre un cartello ove si specificano i riferimenti del diniego. Se invece gli animali sono ben accetti, non si apporrà alcun cartello di divieto o al massimo cartelli di benvenuto per gli amici a quattro zampe.
Al proprietario è ricordato che i cani sono condotti sotto la sua responsabilità e spetta a lui adottare gli accorgimenti necessari affinché gli animali non sporchino o creino disturbo alcuno, con l’utilizzo, e necessario, di museruola e guinzaglio.
Fonte: 
- http://www.montagna.tv/cms/61765/cani-nei-rifugi-alpini-cai-stila-un-vademecum
- http://www.cai.it/?id=6
- http://www.cai.it/fileadmin/documenti/Rifugi/2014/Accesso_animali_nei_rifugi.pdf
Se la prossima volta perdo le staffe perché mi tratti male e non accetti le conseguenze della TUA scelta (non del solo CAI).....entro con il cane, richiedo di visionare il divieto A NORMA DI LEGGE (non il cartellino simpatico con il cane ed il fumetto "io aspetto fuori") e se ci fossero problemi....che chiamino pure le forze dell'ordine, sono loro che devono dimostrare il divieto, non io a dimostrare che eseguo la legislazione italiana.

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