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venerdì 21 agosto 2015

Torrione Fiorelli - via normale 21-08-2015

Quando: 21 agosto 2015
Chi c'era: Tiziano ed Ivan
Percorso: Rifugio Soldanella - Cresta Sinigaglia - Torrione della Grotta - Torrione Fiorelli
Sentieri: 1
Difficoltà escursionismo proposta:  E (escursionistico) per il sentiero
Difficoltà alpinistica proposta: AR - III+
Tipo di salita alpinistica proposta: AD-
Difficoltà cane proposta: percorso NON adatto ai cani
Logistica cane: -
Acqua: appoggio solo presso il rifugio Soldanella
Tempo relativo all'uscita: 6 h l'andata (problemi tecnici dovuto alla nebbia), 1 h il ritorno

Continuiamo a scalare in Grignetta, sul torrione più vicino e facilmente raggiungibile.....o così ci sembrava.



Ai Piani Resinelli si devia verso il rifugio Soldanella dove lasciare la macchina e si prende il sentiero dell' Attraversata Bassa delle Grigne. Sulla strada sterrata si trova la deviazione da prendere.


Tramite sentiero, arriviamo al Canalone Porta dove parte un bellissimo sentiero che si sviluppa lungo tutto il canalone.


Oggi non si vedono le guglie e le cime, la nebbia copre tutto.


Si riesce solo a vedere verso il basso.


Proseguiamo sul sentiero della Cresta Sinigaglia fino ad incrociare la nostra uscita.


Proseguiamo su un sentiero leggermente esposto, su erba bagnata mista fango, immersi nella nebbia, fino a giungere davanti ad una paretona enorme con tetto. Guardiamo lo schizzo della via e ci sembra di essere arrivati ma......non riusciamo a trovare la via. Io cerco una spaccatura nella parete, Ivan invece si infila in un canale fino quasi a giungere in vetta solo che, svoltandosi, gli sorge la domanda sul come scendere...... Ci fermiamo qui molto, forse più di un oretta, per decidere su cosa fare. Quando tutto le speranze sembravano svanite, Ivan decide di proseguire comunque lungo il sentiero che gira attorno al torrione anche se la nebbia non permette di vedere nulla ma magicamente.....svanito l'ostacolo, compare la vera parete. Ci eravamo fermati troppo presto ed avevamo scambiato il torrione della Grotta con il Fiorelli.


Ormai quasi le 11, in uno scatto di liberazione, partiamo velocemente e ci dirigiamo all'attacco della via Normale.


Ci prepariamo a salire lasciando gli zaini a terra in quanto la via prevede di uscire da un buco che non permette il passaggio di uomo+zaino. Facciamo il primo tiro superando l'antitorrione posto a nord e sostando nell'incavo.


Secondo tiro, un canale da superare o a sinistra o a destra, ma pur sempre un canale.


Friend casalinghi.....che sembrano tenere.


Ivan parte, io assicuro.


Spaccataaaaaaaaaa.
La parte divertente di scalare con Ivan è che spesso, non distingue la destra dalla sinistra, e quindi, non seguendo la via originale, inventa sempre delle varianti. Riportato sula via originale (la roccia intorno è abbastanza franosa, nel senso che frana e non fria.....ahahahaha) arriviamo alla seconda sosta.


Terzo ed ultimo tiro.


Alla fine del tiro ci si trova a dover affrontare un caminetto che si potrebbe anche superare sulla sinistra ma che permette di uscire con la spettacolare uscita dal famoso buco che caratterizza la via.


Si esce da lì !!!
 

Dal buco io che raggiungo il primo.


Uno sforzo psicofisico uscire dal canale.....umido, unto, sporco........sembra di rinascere quando ci si tira fuori.


Vetta del torrione.



Foto di rito.


Paesaggio verso i Resinelli.


Momento:.....ho finito la memoria della fotocamera.


Un ultimo saluto alla croce prima di scendere in doppia dalla stessa via di salita.


Iniziano le doppie.


Prima doppia fatta.


Seconda doppia, con annesso incastro e risalita per recupero. Forse era meglio spezzare la seconda in due discese più piccole utilizzando un grosso anello nella roccia....la corda gira intorno al torrione e le possibilità di incastro sono numerose.



Terza ed ultima calata. Questa avviene direttamente alla base dello sperone evitando completamente il primo tiro; o da una parte o dall'altra della sosta, ci si cala direttamente alla base.


Il mete durante la salita non sembrava migliorare, in alcuni momenti abbiamo sentito anche qualche tuono e non appena abbiamo rimesso i piedi a terra, una forte nebbia portata dal vento ci ha subito avvolto. Rifatta la corda e buttato tutto nello zaino, ci siamo diretti velocemente alla macchina ripercorrendo il sentiero dell'andata.


E come sempre accade in queste situazioni, una volta alla macchina, è uscito il sole.

FINE

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