Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 19 giugno 2011

Alpe Era - Sentiero del Fiume 19-06-2011

Quando: 19 giugno 2011
Chi c'era: Tiziano, Adelina, Dritan, Annalisa
Percorso: Sonvico (350m) - Alpe Era (850m) - Sonvico (350m)
Difficoltà escursionismo: 
salita: EE (per escursionisti esperti) con tratti attrezzati (non serve il kit da ferrata, basta una minima esperienza, consigliato invece per neofiti)
discesa: T (turistico)
Tempo: 3 h per l'andata, 2 h per il ritorno
Gita di gruppo alla scoperta dell'acqua.
Vista l'ottima esperienza avuta con il Sentiero delle Vasche, abbiamo deciso di riprovarci con il Sentiero del Fiume.





Questo percorso è ad un passo da casa e ti permette di camminare in molteplici tipologie di sentieri.
La sua ubicazione in una conca che permette di percorrerlo anche in estate, magari asppettando a ridiscendere fino a quando il sole fà capolino e porta la valle in ombra.
I posti auto sono scarsi, consiglio organizzarsi prima.
Pronti?....via!


Il primo cartello lo si incontra sulla strada e si vede bene che la strada del ritorno non segue quella dell'andata: andata 15B, ritorno 15.


Percorriamo il sentiero nelle viuzze del paese dove ci si accorge di percorrere il plurifamoso Sentiero del Viandate; per chi non lo sapesse, almeno una volta nella vita lo si è incrociato..... è ovunque in queste zone.


Oggi abbiamo una star a farci compagnia: fotografo professionista, guida eccellente, finedicitore e pluripemiato per i suoi numerosi libri storici.... il fancazzista Dritan.


Si nota la vasta possibilità di scelta di diversi sentieri, segnalati anche bene, o almeno pare.




Di buon auspicio.... (toccatina).... una madonnina.


Continuiamo ad inoltrarci puntando la valle.


Possibilità di riempire la borraccia prima che le case ci salutino.


Primo problema: il bivio.
Con eleganza democrazia e senso civico si è scelto il sentiero di destra....con i seguenti risultati: due ossa rotte, un occhio cavato e varie slogature.


Sentiero giusto che ci porta ad un altro bivio.


Bel sentiero, largo, pianeggiante ed in ombra.


Adesso il momento didattico con il professore Dritani che spiega la stomacologia e come l'acqua, essendo umida, ti bagni ma se solo il fiume è in piena perchè non ha piovuto e quindi è vicino anche se scappa la pipì.


Altro bivio. Fino ad ora non abbiamo mai costeggiato il fiume, solo sentito, decidiamo quindi di fare una piccola deviazione per vederlo.




Torniamo sul sentiero 15B.


Ed ecco il fiume.


Iniziamo a guadare.


Seconda lezione del professore: gli alberi ed il loro utilizzo, istruzioni su come ci si deve appoggiare dalla A alla Z.


Proseguiamo sul sentiero ed ecco arrivare le cascatelle tipiche.


Il sentiero non si trova sul fiume, è più un andare a destra e sinistra guadandolo ogni tanto.







Questo è un punto interessante: a pochi metri di distanza farò la differenza.


Per poter oltrepassare il fiume bisognava scegliere tra due opzioni: togliersi gli scarponi e guadare o guadare con gli scarponi. Io naturalmente ho scelto di utilizzare un tronco di albero nelle vicinanze per creare un miniponte che mi permettesse di non bagnarmi. Sono proprio un uomo che non deve chiedere mai... azz!



CVD: minestra di piedi al sapore di fiume gelato.


Da qui il sentiero inizia ad essere esposto, bagnato e ripido.


E parecchio "burronesco".





Tratto scivoloso con catena.



Il sentiero è sempre più ripido tra un guado e l'altro.


Bellissimo posto per fare una sosta.





Si continua a salterellare a destra e a sinistra.


Un altra bellissima cascata.



Indicazioni per prendere un altro sentiero.


Il sentiero è sempre piu assicurato da catene.




Da qui si possono fare i tuffi !!!!


Ed adesso, vicino a questa romantica cascata.... il gioco delle coppie !!!





Passaggio esposto con catene, è il punto più alto, siamo sui 10m di caduta, fare attenzione.





Altro tratto con catena.... un pò troppo bassa però.


Qui è obbligo attaccarsi e puntare i piedi se non ci si vuole bagnare.


Siamo giunti quasi alla fine del sentiero che costeggia il fiume



Piccolo giochino per dopo: ricordate questa forma della roccia e la posizione delle foto precedenti.


Da adesso in poi si sale e sale e sale e sale e sale e sale.....


Ultime cascatine.





 E si ritorna al sale, lasciando il fiume.







Bivio che rincuora.... la salita è finita !!!
Da qui con un sentiero pianeggiante si arriva al Alpe di Era.

Pochi minuti ed eccola.


  



Adesso si mangiaaaaaaaaaaa e beveeeeeeee!!!!





Facciamo una visitina nei dintorni prima di fermarci.



Una fontana con acqua dissentante e freddissima.


E adesso pausa pranzo vicino alla chiesetta.


Dopo un buon prazo cucinato da Ade e una pausa di riflessione di circa 2/3 ore per la digestione, consigliata dal medico professor dottore Dritan, era arrivato il momento di tornare indietro.
Curiosità: vedete quel omino in bianco e blu... lui fa la strada che percorreremo noi a scendere in meno di mezzora.... azz !!


Iniziamo la discesa e rincontriamo il cartello che segnala la fine del Sentiero del Fiume.


Questo percorso di discesa è magnifico, mostra tutta la valle ed il sentiero fatto in salita, è percorribile da tutti e non è impegnativo.



Il sentiero si sviluppa tutto a costa con recinzioni di protezione.



Paesaggio stupendo.



Torniamo al gioco: vi ricordate le foto che vi avevo chiesto di tenere a mente? Qui potete capire dove le ho scattate. (aiuto: seguite il fiume, il sentiero ed il costone di roccia fino a quando si incontrano)
Mica male il dislivello !!




L'imponente Sasso Cavallo.


Altro giochino: trovate il rifugio Rosalba... più avanti darò un aiuto.


15.... Bingoooooo!!!!




Indicazioni per altri sentieri. Pultroppo non si legge il nome dalla foto.


Pausa.





Dunque, dunque..... il rufugio Rosalba.......


.... facile !!!! E' là!!!!!


Lo avevate trovato?


Continuiamo a scendere.


All'orizzonte torna a salutare il lago... in fin dei conti siamo a Mandello !!


Contiunuando a camminare....



... un altro bivio.




Continuiamo per la nostra strada fino ad incorociare la chiesa di Santa Maria.







Una rondine non fà primavera.... però fa tanta cacca!!!


Vista dal balcone della chiesa.


Per proseguire ora basta ridiscendere la via crucis.... ovviamente in ginocchio e dicendo il rosario!!!


Ecco la chiesetta da una delle stazioni.


Wellcome to the Mandello.... oh yeah!



Sentiero in comune.


Arriviamo ad una stazione con annessa opera d'arte.
Località Santa Preda a quota 600 m.
600-350= ancora 250 m di dislivello.


Da qui si vede anche la SS 36 con l'agriturismo/hotel/risorante Al Verde. 


Altra stazione, altre idicazioni, altre vie.



Nella discesa, in zona seconda stazione, si passa a fianco di un agriturismo denominato "La Selvaggia" che attira la nostra attenzione.
Decidiamo di fermarci a bere un bichiere di vino e ci informiamo su quanto costa mangiare. Ci sembra un buon prezzo e ci promettiamo di tornarci a mangiare. Nel rimetterci sul sentiero ci vengono offerte saccicce normali e saccicce pikkanti..... buone !!! Evviva le salsiccie !!!


Ultimo bivio prima di entrare completamente in città.



Da qui tornare alla prima idicazione è facile, basta tenere la sinistra.


Ed eccoci al punto di partenza.


Uno sguardo al percorso fatto prima di salutare un'ottima giornata.




Considerazione finale: "E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti ed i grandi flutti del mare ed il lungo corso dei fiumi e l'immensità dell'oceano ed il volgere degli astri e si dimenticano di se medesimi" (Sant'Agostino)

FINE


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