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domenica 25 marzo 2012

Resegone 25-03-2012 - Canalino Gatti + Ferrata Silvano de Franco

Quando: 25 marzo 2012
Chi c'era: Tiziano ed Emilio
Percorso: Piazzale della funivia - Pizzo Erna (1362m) - la Bocca d'Erna (1291m) - Piano Fieno (1167m) - loc. Beduletta (1300m) - Pian Serrada (1532m) - Canalino Gatti - Om de Sass (1750m) - Punta Cermenati (1875m) - Croce Resegone - Rifugio Azzoni (1860m) - Om de Sass (1750m) - Pian Serrada (1532m) - loc. Beduletta (1300m) - Piano Fieno (1167m) - Capanna Stoppani (890m) - Piazzale della funivia
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico) - EE (per escursionisti esperti) - EEA (per escursionisti esperti attrezzati) - [Moderatamente Difficle]
Tempo: 3,45 h per l'andata, 3,15 h per il ritorno

Tra le tante cose da fare, oggi la spunta un idea di mio padre con l'aggiunta di una mia variante: lui il canalino Gatti ed a me la ferrata Silvano de Franco.



In blu il percorso dell'andata, in verde quello comune ed in arancione quello di ritorno



Dopo una ricerca in internet per capire cosa ci aspettasse agli attacchi delle vie, decidiamo di prendere la funivia per guadagnare un paio di ore di viaggio ed arrivare più freschi ai nostri due incontri.
La prima funivia parte alle 8:30, ci mettiamo in fila per prendere il biglietto, e subito di prima mattina faccio un incontro inaspettato.... ti trovo Calvi che insieme a due ragazze sta prendendo anche lui la funivia per fare un giretto sul Resegone.... piccolo il mondo!!
Giunti alla bocca d'Erna le strade si dividono, lui per il passo del Giuff, noi per Piano Fieno.


Ed ecco il Resegone con la sua tipica cima seghettata.


Fa capolino nel sole anche il Due Mani.


Primi cartelli.


Noi seguiremo il sentiero n°5 e n°1.



Le montagne si svegliano.


Inizia l'avventura.


Il sentiero inizia pianeggiante, tendente a scendere.


Con piccoli passaggi in zone friabili erose dal tempo e dalla neve.


L'indicazione non manca.


Quando però si inizia a scendere..... brutto segno!!! Vuol dire più salita!!!


Il sole fa capolino ed inizia ad illuminare le cime adiacenti tra cui quella del Magnodeno dove, insieme ad alcuni amici forumisti, si è svolta la mia prima uscita tramonotturna.


Qui invece il sole illumina Erna.


Continuando a camminare ci si imbatte in questo bivio dove noi abbiamo cambiato sentiero scegliendo il n°1 e lasciando il n°5.





Finita la pacchia, inizia la salita. Il sentiero scelto ci porta in quota per percorrere il Piano Fieno e il Pian Serrada da dove partano i canaloni del Comera, del Cazzaniga, del Cermenati e da dove parte la Gamma 2.
Per primo si incontra un crocefisso di legno in loc. Beduletta che ti accoglie nel mondo della montagna e ricorda con onore i caduti per lei.




Da qui si vede il Pian Serrada,


 la continuazione del nostro percorso,


....mica male vero???


Continuando si incontra l'attacco della Gamma 2, la più difficile del Resegone.


Si sviluppa qua dentro.... ma è molto difficile.


Noi continuiamo in mezzo ai canali.



Il primo che incontriamo è il Cermenati, con due avventurieri che hanno deciso di percorrerlo.


Ma non è nella nostra gita di oggi, quindi si prosegue.



Ed ecco il prossimo: il Comera che ha anche una parte di avvicinamento in comune con il Cazzaniga.


Maestosa spaccatura....


....e dall'altra parte, stupendo paesaggio.


Ma anche questi due non sono sul programma..... si va avanti.


Bel spuntone di roccia.... che più avanti ci farà una sorpresa.... tenetevolo a mente.


Sempre più avanti si incontra il Sentiero della Staffa che, dopo le spiegazioni di Calvi, scopro essere un sentiero che collega quel punto al Pas del Fo attraverso un percorso fattibile da tutti.


Ma noi..... sempre avanti!!!!


Ma siamo sicuri che questo canalino Gatti esiste????


Di sicuro sappiamo che siamo a Pian Serrada e che ci stiamo dirigendo al Resegone



Ad un tratto riceviamo anche una visita di un solitario camoscio.


Eccoci finalmente al bivio per prendere il nostro canalino.


Lasciamo il sentiero segnalato come n°1 e continuiamo a percorrere il sentiero segnalato sempre dalla bandierina ma non numerato che ci dirotta verso questo rudere diroccato.



Ed ecco ancora quella parete, da tenere a mente, con sorpresa.... che qualcuno potrebbe aver già intuito guardando bene alcune foto di prima.....


....ta dam..... stanno attrezzando una nuova via proprio lì !!!!!!


Noi continuamo sul nostro sentiero alla ricerca dell'attacco, quando scorgiamo un altro bivio. La scelta ricade sulla strada di destra, scopriremo poi che il sentiero di sinistra non era altro che un altro canlino con nome Donato oppure con il sentiero chimato Donato.


Un ultimo sguardo al Magnodeno con la Cresta della Giumenta che continua al Pas del Fo, fino ad arrivare da noi.


Ecco l'attacco del canalino Gatti.


Alla memoria appunto di Mario Gatti.


E' un delizioso canaletto di 20 m circa che in pochi minuti ti riporta al sentiero principale n°1, facendoti evitare di allungarti in piano fino a sopra il Pas del Fo. Da provare con la neve.




Ecco la congiunzione dei due sentieri.


Fatto il Gatti, andiamo avanti.....


....dando un'occhiata al sentiero che faremo al ritorno.



Ed ecco davanti a noi un ostacolo facile da aggirare.





Adesso ci troviamo nel canale di Valnegra e manca poco a vedere il rifugio....


.....si ma dov'è?????....


.....vuoi vedere che me lo hanno spostato???


Fiù, meno male, eccolo!!! Ora non mi resta che trovare l'attacco della ferrata.


Come visto su internet, ho riconosciuto subito il cartello segnaletico ed ho avvistato l'attacco con il tipico cartellone segnaletico. Om de Sass, direzione ferrata.


La ferrata viene descritta come mediamente difficile..... ho dei dubbi su cosa volesse dire quel mediamente!!!


L'inizio non è male, mi aspettavo qualcosa di un pò difficile ed in effetti la parete è molto verticale. Gli appigli ci sono e per chi ama l'arrampicata, può tentare di non toccare la catena ritrovandosi una sfida non banale.


La progressione rimane per lo più costante: sai che sei in verticale, sai che devi dare un occhio in più del normale a quello che stai facendo.


Le spaccate qui si sprecano.... ne ho fatte anche di peggio più in su.


Dalle foto non si vede bene la verticalità ma credetemi..... c'è e si vede!!


Quasi finita la prima parte.


La ferrata è fatta a gradoni con tre o quattro punte a seconda di come le conti.
Sono riuscito a fare anche alcune foto nei punti dove riuscivo a stare comodo.
Questa è sul primo pilone.


Sul primo pilone mi sono fermato un attimo per prendere fiato e riordinarmi le idee.... ci voleva più concentrazione del previsto..... ma va bene così, in fondo è quello che volevo.
Appena l'ho pensato e subito sono stato accontentato...... da verticale a strapiombante!!!!
MA NESSUNA RELAZIONE LO DICEVA!!!!!
Ok, mettiamo in pratica quello che so di arrampicata e vediamo di venirne fuori.
Fatto, superato il tratto.

Ed eccoci al punto chiave della ferrata, dove vi è presente l'unica staffa metallica del percorso.
Li ho avuto bisogno di qualche minuto di tempo per studiarmi la situazione: a sinistra roccia piatta ed a troppo a destra per la corda di sicurezza, ottimi appigli..... come si fa???? Aggiungiamo inoltre il fattore roccia a strapiombo che non ti fà vedere gli appigli per i piedi ed abbiamo fatto filotto!!!

Primo tentativo: piedi più in alto possibile, mano sinistra staffa e mano destra nella roccia eeeeeee..... issaaaaaaa!!!!! Sembra funzionare, allora piede destro e sinistro a cercare una fessura...... trovata..... issaaaaaa e...... vrummmm, i piedi non hanno tenuto, la poca sensibilità che gli scarponi mi trasmettono mi hanno fatto uno scherzo e..... mejo de Tomme Cruise mi sono trovato ad effetto crocefisso sulla roccia.... opss.


Torniamo giù, devo rivedere bene il passaggio.


Se volete, potete guardare anche voi come si presenta anche se sono poco più sotto della piccola piazzola dove valutavo il dafarsi.


Macchè , non sono riuscito a trovare niente...... mi tocca tirarmi su a forza.
A fatica ci riesco.
Di solito, quando sono costretto a fare in questo modo, mi trovo con i piedi ben puntanti alla roccia e risalgo la catena sfruttando l'aderenza degli scarponi..... ma qui, a strapiombo, non mi riesce tanto facile.
In ogni caso, sono riuscito a superare anche il passaggio chiave. 


Diamo una occhiata da dove eravamo partiti...... si sale in fretta quota!!! Il mio babbo inizia a rimpicciolirsi.


Partiamo per il prossimo pilastro e........ raggiungo una coppia che era partita prima di me.
Vedo che ci stanno impiegando un pò per ripartire, ne approfitto per recuperare fiato e fare qualche foto.




Li raggiungo ed iniziamo a ciacolare.... loro stavano provando a fare la ferrata senza mai attaccarsi alla catena e, non avendo fretta, la prendevano con calma e se la stavano gustando.
Ne approfitto ancora e mi aggrego a loro.
Si riparte, uno sguardo verso il basso.


Ed uno verso l'alto.
Arrivati quasi in cima, la ferrata diventa un sentiero attrezzato di cresta.
Qui ci stava un altra pausa.


Ed ecco i soci della scalata.


Arrivati in cima, ci si dirige verso la cima Cermenati (a destra) per poi dirigersi verso il crocione del Resegone.


Eccoci in cima.


VITTORIA!!!!!


.... ci sono riuscito... gne gne gne!!!!


Ora non tocca che andare al crocione, saluto i due soci e mi dirigo verso la cima del Resegone dove mio padre era già arrivato.





Quasi arrivato...


....un ultimo saluto alla non banale ferrata.


Ed ecco il rifugio Azzoni...

 

.... con il suo crocione.


E chi ti ritrovo in cima.... il Calvi!!!!


Purtroppo però il clima stava cambiando in modo repentino.... ed in peggio..... veloce un panino, qualche foto e... ci tocca scendere.


Il sentiero della discesa è esclusivamente il n°1


Dal versante che dà verso il Monterone c'è ancora neve...... marcia ed infida ma pur sempre neve!!


Che ricordi quel cartello con scritto WC..... quando l'anno scorso eravamo saliti da Morterone in una girornata pessima, con le ginocchia immerse nella neve.


Va bene, tocca scendere...


.... ultimo saluto alla vetta.


Sentiero n°1 a vedere l'attacco del buco della Carlotta e la ferrata del Centenario.


Scendiamo per la Valnegra puntando la cresta in modo da riprendere il sentiero che va al Pian Serrada e non quello al rifugio Monzesi.



Simpatica foto confronto: in centro un albero che si arrampica in solitaria ed a destra i rocciatori ancora alla prese con la nuova via.


Alla fine il tempo si guasta ed inizia a piovere.
Ho provato a cercare il sentiero che va verso il buco della Carlotta ma non l'ho trovato.


In compenso ho trovato quello della ferrata...


....ed una sorgente di acqua fresca dove ho riempito la borraccia ormai vuota.



Il tempo continuava a peggiorare, la discesa ipotizzata dal buco della Carlotta era stata scartata, non ci restava che tornare verso Erna.
Ma che fanno quelli????? Sono ancora su mentre piove???


Uno sguardo verso il costone di roccia che mi aveva accompagnato al mattino....


.... mentre torniamo alla macchina.


Oltre la piogga, si è messo anche a grandinare!!!!! Ho provato a fotografare mentre grandinava ma non è venuta sulla foto.



In ogni caso, sotto la pioggia, siamo proseguiti fino al bivio dove avvamo lasciato all'andata il n°5 per il n°1 e siamo scesi sempre per il n°1.
Più avanti si incontrano anche questi bivi.






Noi siamo scesi per di qua.


Qui abbiamo incontrato un cartello con indicato "Fonte Spreafico", una volta ho provato a seguirlo ma mi sono ritrovato a leggere di nuovo il cartello dell'indicazione che mi rifaceva tornare indietro al punto di partenza...... resterà un mistero questa fonte!!


Un altro incontro faunistico.


Una foto ad un gruppetto di fiori in zona Stoppani.


Sempre sotto la pioggia siamo infine tornati alla macchina e, come da copione, la pioggia aveva cessato.
Ma chi ti ritrovo ancora????? Sempre il Calvi.

Considerazione finale: ripensando alla ferrata.... "PLEASE, DON'T TRY THIS AT HOME"

In ogni caso, ripensadoci con calma in questi giorni, rifarla adesso che sò cosa mi aspetta, sarebbe una bella avventura.... magari con le scarpette stavolta!!!.

FINE



2 commenti:

  1. Io non ho fatto la ferrata, ma oggi ho trovato la sorgente Spreafico (3 / 6 / 2012)! Reportage interessante... BRAVI & FORTI !!!!
    Alessandra

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  2. Grazie Alessandra, grazie anche della visita.

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