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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 26 maggio 2012

Monte Melma 26-05-2012


Quando: 26 maggio 2012
Chi c'era: Tiziano
Percorso: Lecco loc. Cereda (325m circa) - Monte Melma (914m)
Difficoltà escursionismo: T (turistico) ed E (per escursionisti)
Tempo: 1,5 h per l'andata, 45 min. per il ritorno

QUESTO GRANDE PICCOLO MONTE MELMA

Piove o non piove????? Riesco a rientrtare in tempo o non ci riesco????
Proviamo anche a cambiare luogo!!!!!
E da tutte queste considerazioni è nata questa uscita.
Ore 11:00 del mattino.... è giunta l'ora di scegliere..... ma non ne sono ancora sicuro visto il tempo fuori.....
Pranzo a mezzogiorno, nel caso, parto presto.....
Quasi l'una.... fuori è coperto..... ma non sembra voler piovere nel breve periodo.....
Uno sguardo al meteo su internet...... dovrebbe piovere verso sera.....
MA SI...... AL MASSIMO MI FACCIO UNA DOCCIA!!!!
Si parte!!!


Non avendo mai bazzicato la zona, mi ero informato su internet con scarsissimi risultati... l'unica informazione utile era una cartina con riportato un tracciato GPS molto segmentanto.... il numero del sentiero lo avevo trovato su di un libricino in sede gamma: 44.
Da queste informazioni, ne ho dedotto dove probabilmente era possibile prendere il sentiero: località Cereda in via Montalbano.
Parcheggio la macchina in strada e mi dirigo verso il possibile sentiero.




Eccolo, sembrerebbe quello. Decido allora di andare e vedere dove mi avrebbe portato.
L'inizio non è bello.....un sentiero poco curato pieno di merda di cani (alla faccia della civiltà).


Proseguendo sempre dritto si incontrano svariate deviazioni che portano a delle proprietà private, ma una volta superate, ci si trova in mezzo a folta vegetazione.


Più si prosegue, più diventa difficile passare.


Arrivato in un tratto dove per poco non camminavo a quattro zampe per passare sotto un tetto di rovi, decido che è meglio passare dal girdino di una proprietà privata.... la cosa sembrerebbe meglio.... se non che l'erba alta mi ispira un certo non sò che di strisciamento!!!!
Avevo già iniziato a battere i bastoncini per allontanare fauna nemica..... ed in quel punto ho iniziato un vero e proprio concerto!!!
Passata la giungla mi sono ritrovato a collegarmi con la strada sterrata che collega Cereda a Ballabio.... da lì ho preferito proseguire su percorso sicuro.


La mulattiera continuava a costeggiare la strada.


Ad un certo punto la strada prende una direzione a destra per poter superare una salita in maniera più dolce tramite tornanti, decido di ritornare sulla mulattiera che, proprio in quel punto, sembra più battuta.


Incrocio la mano dell'uomo.



La mulattiera ritorna ad essere piena di vegatazione e di tanto in tanto si incontrano dei bivi.
Mi fido dell'unica segnalazione presente, un quadrato rosso.


Fortunatamente è quello giusto..... mi ritrovo ancora una volta ad incrociare la strada.


Strada che prosegue fino al ristorante Montalbano.


Taglio ancora per la mulattiera e finalmente una conferma: il quadrato rosso simboleggia il sentiero 44.


Proseguendo per il mio percorso, incontro nuovi bivi ma....


....la vegetazione ormai ha mangiato, se non tutto, quasi, l'intera mulattiera.


Oltre a rovi ed erba alta, incontro anche alberi abbattuti da intemperie.



Per gli amanti dell'asma e delle allergie.... questo è il posto giusto!!!


Dopo aver percorso alcuni metri nel bianco dei pollini, decido di capire dove sono arrivato facendo una piccola deviazione...


...anche perchè più avanti sarebbe diventato un terno al lotto capire che sentiero prendere.


Fortunatamente sbuco al ristorante Montalbano....


...e scopro che qualsiasi sentiero avrei preso, mi avrebbe portato a questo spiazzo.


Dopo aver chiesto informazioni al ristorante, mi dirigo verso la strada cementata vicino al ripetitore per poter proseguire.


Poco a sinistra la strada percorribile con la macchina per arrivare da Ballabio al ristorante.


Salendo la strada cementata si vede un segnale.



Segnale poco distante ma che non si vede se non si percorre la strada per qualche metro.


Si ricomincia a salire.... non più su di una mulattiera ma su sentiero.
(avevo intravisto il proseguo della mulattiera ma lo sbarramento vegetale mi avave indotto a chiedere informazioni... probabilmente hanno deviato l'itinerario per non so' quale motivo)


Sempre su di un sentiero poco battuto con poco segnaletica, si incontrano due segnali:


uno che indica casa mia (battutona)...



...l'altro che indica la cima del monte.



Continuiamo sul sentiero bollato con il segnale "quadrato rosso".


Ed eccoci all'incrocio con il sentiero proveniente da Laorca (numero 41)



Molto ben tenuto...


...a confronto da dove arrivo io.


Adesso la strada e ben segnalata e pulita.....


....inoltre sono fuori dal bosco ed inizia a vedersi qualcosa.


Gruppo del San Martino.


Lecco.



Laorca.


Il cimitero con le grotte di Laorca.


Corno del Nibbio.


Continuando a salire dal sentiero che regala spettacolari scorci da una prospettiva a me sconosciuta di posti famigliari, si incontra anche il sentiero che proviene da Ballabio, il numero 43.



Ecco il suo svolgimento.


Arrivato all'incrocio si è giunti sulla cresta ed abbassandosi un pò per evitare il verde di un albero, si intravede anche la cima.


Proseguiamo in cresta.


Eccoci arrivati.


Il sentiero che giunge fino a qui, prende il numero 41.... tra San Giovanni/Cereda, Laorca e Ballabio....ha vinto Laorca.


Ecco il Sass Quader... cima del Monte Melma.


Ma visto che io sono un po' curioso.... vado a fare visita ad una piccola altura a pochi metri dalla croce per vedere da una posizione più alta ciò che mi circonda.
Sul pianerottolo del piano di sopra scopro un sentiero che si dirige lungo la cresta e si perde tra il Monte Due Mani ed il Resegone.


Erna/Resegone.


Due Mani.


Lecco.


Ballabio


Particolare del Due Mani con croce.


Torniamo ora alla croce.


Tavolino fatto con il legno della vecchia croce.





Libro di vetta.


Lecco.


Preghiera Tibetana.




Il tempo non è dei migliori ed il vento inizia ad alzarsi, sarebbe meglio tornare indietro....


...ma prima, vado a vedere cosa c'è dopo il buco!!


A parte lo soprco...... non c'è nulla che dalla croce non si potrebbe vedere.


Ora di scendere dallo stesso sentiero.



Tornando verso casa scopro che forse....una volta....tanto tempo fa.....ma tanto.... il sentiero..... forse.... era segnato.



Rieccoci al ristorante.


Riprendo il giungla sentiero..... con una bodygard d'eccezione.... il cane del ristorante.


Giunti quasi alla macchina, altre foto per ricordo della strana sensazione provata a vedere le montagna da un altro punto di osservazione.


Quasi arrivati alla zona cacca.


Ed infine alla strada.


Considerazione finale: non è necessario sempre cercare l'altezza, basta solo cambiare prospettiva per aprirti la mente a strane emozioni.

GRANDE PICCOLO MONTE MELMA

FINE

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