Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

mercoledì 22 agosto 2012

Pizzo Cengalo (tentativo) 21/22-08-2012


Quando: 21 e 22 agosto 2012
Chi c'era: Tiziano, Adelina, Daniele, Iacopo, Alessio, Giacomo, Jessica, Perego
Percorso: 
1 giorno: Bagni di Masino (1172m) - Rifugio Gianetti (2534m)
2 giorno: Rifugio Gianetti (2534m) - Pizzo Cengalo (fino alle catene 3000m circa) - Bagni di Masino (1172m)
Difficoltà: 
1 giorno: E (per escursionisti)
2 giorno: A (salita alpinistica normale) - II (poco difficile) - PD- (poco difficile)
Tempo: 
1 giorno: 6 h
2 giorno: 13 h

Approfittando che alcuni conoscenti stavano facendo il sentiero Roma e sotto invito di Daniele, si è deciso di salire sul Cengalo.
Il Badile lo avevo fatto da giovane, immerso per tutta la salita e la discesa nelle nuvole, i ricordi del percorso erano confusi e sfuocati.....anche per arrivare al rifugio ma una volta ritornato, nel cervello è scattata la molla ed i ricordi sono riaffiorati.
Che bello che sono questi posti.

1 GIORNO

Il primo giorno è dedicato al raggiungimento del Rifugio Gianetti dai Bagni di Masino


Arriviamo per pranzo ai parcheggi delle terme e come sospettavo sono strapieni, non ci tocca che pagare per parcheggiare nella proprietà. Vista l'ora facciamo un pranzetto leggero al sacco al parcheggio, finito di mangiare controlliamo gli zaini per sicurezza e ci mettiamo in cammino.
Il percorso da prendere è facile e segnalato, fin dall'inizio si sceglie in che valle salire e dove si vuole arrivare.


Il "grande bivio".


Noi dobbiamo andare al Gianetti, quindi scegliamo il sentiero 21 che ci porta in Val Porcellizzo lungo la sua mulattiera.


Primo incontro, baite di Corta Vecchia (1405m).


E poco dopo, il tunnel naturale delle "Termopoli".


"QUESTA E' VAL PORCELLIZZO!!!!!!!"


Saliamo sempre più tramite un sentiero che lascia poco riprendere il fiato, quindi siamo costretti a riprenderci guardando il paesaggio......


....si però che caldo!!!!!....


....si però che panorama!!!!!




Giungiamo presso il torrente di Sione, dove vi sono delle catene poste per l'aiuto del suo superamento in caso di forte afflusso, facciamo una pausa e ci rinfreschiamo.


Continuiamo a salire, la meta sembra ancora lontana.


Sul sentiero si incontrano due fontane, una delle quali è questa, che nel momento in cui passiamo, è un po' prosciugata.


Continuiamo a salire sotto il caldo e l'afa.


Il sole picchia sulle teste.


Piano piano ci alziamo.


Rincontriamo il fiume principale, quello che ci ha accolto al parcheggio.


Saliam, saliam, saliamo.



Arriviamo nella valletta del Pianone dove vi si trova la Casera Porcellizzo (1992m).
In questa valle iniziamo a vedere tutte le cime della Val Porcellizzo, tra cui il Badile ed il Cengalo.
I sogni iniziano a concretizzarsi.


Ora non rimane altro che superare l'ultimo scoglio, superare l'ultima salita, quella che ci porterà al rifugio.


Anche questa salita è dura, fortunatamente qualche nuvola ci viene in soccorso e ci copre il sole per un tratto di salita.


Il Pianone si allontana.


Si suda veramente molto.


Qualche fiorellino.


Pochi metri alla fine dello scoglio......


....prima di scoprire che un altro ci parasse davanti: ci siamo alzati ma non basta, ancora di più e ancora molta strada.


I fiori abbondano.


Dopo parecchi "panettoni", forse siamo arrivati (se avessi avuto un euro per tutte le volte che credevo di essere arrivato, a quest'ora sarei ricco).


Intanto il sole sparisce tra le nuvole.


Eccolo finalmente, siamo distrutti.


Dalla nostra stanza si vede parte della valle.


Camerone da 15 posti!!!


Prima di cena, qualche foto.
Verso valle.



Verso monte.



Foto della comitiva dopo una buona cena.


2 GIORNO

Dopo una notte di finto sonno, avremmo dormito al massimo 5 ore, e questo solo ai più fortunati, ci prepariamo a salire sul Cengalo.


Dopo la colazione, verso le 8:00, partiamo.


Il sole ci saluta.


Non esiste un sentiero, la direzione è quella verso il rifugio Allievi, poi si va' a naso ed esperienza, seguendo qua e la' degli ometti lasciati dai predecessori, entrando in uno spettacolare anfiteatro roccioso avendo a destra lo Spigolo Vinci con la fantastica Punta Angela, di fronte la Cresta ovest di salita del Cengalo ed a sinistra le Punte Enrichetta e Sertori. 


Uno sguardo in giù...


...ed uno in su.


Cucuzzolo isolato.


Dopo lo sfasciume, si zompetta sulle placche di granito.


Gli altri ci stanno già aspettano all'attacco della via, nell'intaglio più a sinistra formato dalla cresta che unisce Punta Sertori al Badile con la cresta ovest del Cengalo, che presenta due elevazioni. Giunti alla base dell´ intaglio, si prende il canale di sinistra, corda fissa di 15 mt. circa (preghierina prima di appendersi d'obbligo). 


Pausa prima di iniziare.




Saliremo in questo canale.


Passata la corda, si prosegue nel canale sino ad un masso che lo occlude. Lo si aggira indifferentemente da entrambi i lati (II), quindi di nuovo per sfasciumi all'intaglio.
Siamo davanti alla Punta Sertori. 


Un'altra pausa.
Vediamo verso la valle.


Di qui si prosegue per la cima.


Davvero bella questa esperienza.



Ed ecco a voi, quello che tutti stavano aspettando.....
LA NORD DEL BADILE!!!


Punta Sertori al completo.


Valutiamo la nostra posizione, l'ora e le condizioni fisiche di tutti.
Purtroppo la decisione è quella di tornare indietro, la nostra avventura finisce qui, davanti alle catene della seconda punta.


Ne approfittiamo per fare delle foto.




Eccola la cima, ancora molto lontana.


Spigolo Vinci con arrampicatori.


Ancora la cima.


E' già tempo di scendere... peccato.


Ripercorriamo il percorso a ritroso.



Torniamo all'intaglio.


Scendiamo dalla corda fissa.


Tornati in valle ci si dirige verso il rifugio percorrendo.......un altro sentiero, visto che dall'alto si ha una visione migliore del percorso globale.



Scalatori in discesa in doppia dal Badile.


Ciao, ciao, Cengalo...


ciao, ciao, intaglio con corda


Verso il basso.



Visto che ormai la cima è sfumata e l'ora è quella di pranzo, decidiamo di mangiare vicino ad un ruscello e di approfittarne un po' del refrigerio.


Foto da eroi.


Fresche, chiare e limpide acque.




Però non possiamo restare fermi in eterno, dobbiamo abbassarci.


Dopo una piccola pausa al rifugio Gianetti, abbiamo proseguito nella nostra discesa, fino al ponticello della valletta del Pianone per fare un'altra pausa rinfrescante.
Passare da 3000m ai 2000m per poi finire a 1000m è una sofferenza..... si passa dal fresco vento alla calura soffocante..... la prossima volta mi porto un costume e mi tuffo nel fiume!!



Ripartiamo per l'ultimo strappo, ma prima un saluto ed una promessa: "alla prossima Cengalo".


Scendiamo in valle.


Pausa al torrente Sione.


Per finire, a notte iniziata, ai Bagni di Masino.


Considerazione finale: 
"Bella esperienza, anche se non siamo riusciti a salire in vetta. Poco importa, è una buona scusa per riprovarci e tornare in questi splendidi posti.... magari quando fa' meno caldo!"

FINE

Nessun commento:

Posta un commento