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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 19 ottobre 2013

Tracciolino 19-10-2013

Quando: 19 ottobre 2013
Chi c'era: Tiziano e Adelina 
Percorso: Verceia (203m) - Casa dei guardiani della diga (920m) - Diga di Moledana (895m) - Casa dei guardiani della diga (920m) - San Giorgio (748 m) - Mezzolpiano (316 m) - Novate Mezzola (212 m) - Campo (203 m) - Verceia (203m)
Difficoltà escursionismo: E (per escursionisti), fare attenzione ai tratti esposti.
Tempo: 8 h l'intero anello

Tuu... tuuu..... è in partenza sull'unico binario l'espresso Tracciolino !!!! Tutti in carrozza !!!


Lasciamo la macchina a Verceia, vicino alla stazione ferroviaria ed iniziamo ad incamminarci lungo il paesino per dirigerci verso la valle dei Ratti.


Subito all'inizio della strada vi è la possibilità di prendere una mulattiera che porta direttamente in cima, o quasi, o in alternativa si può proseguire sulla via e prendere le scorciatoie che tagliano i tornanti.
Ade preferisce la strada così iniziamo a salire ed a goderci il panorama.



Durante la salita c'è qualcuno che ne approfitta come se fosse dal fruttivendolo.....


Arriviamo al segnale del sentiero che taglia i tornanti con direzione Frasnedo.


Tra un taglio e l'altro, passiamo in mezzo ad un vecchio nucleo abitativo.......


..........ed ad un altro con annesso una fontana.


Arriviamo alla capanna del gruppo degli alpini di Verceia.


Proprio sopra la capanna, incontriamo un sostanzioso gruppo di asini mentre scendono a valle.


Foto artistica di Ade.


Raggiungiamo in fine la nostra meta: la casa dei guardiani della diga.


Qui ci prendiamo una pausa e ci divertiamo un po' con i carrelli della teleferica.






Vi è anche un simpatico mezzo di locomozione usato dai guardiani per spostarsi lungo la tratta ferroviaria.


Certo che da queste finestre il buon giorno non manca mai !!!


Decidiamo di andare a fare una visita alla diga e cerchiamo di trovare un passaggio. Con scarsi risultati.


Disegno su pietra famosissimo della zona.


Da qui il sentiero prosegue per Frasnedo, noi però andiamo alla diga.



Continuiamo a seguire i binari.


Il paesaggio cambia, adesso entriamo nella gola della valle dei Ratti.


Numero di alto equlibrismo, sciniori e sciniore !!!


Tanto Beach Boys !!!..... surfing in USA.....


A parte gli scherzi, stiamo camminando su un opera di alta ingegneria.


L'autunno sta arrivando..... piano piano....... si intruffola nel bosco.


Oggi lavoriamo tanto con il B/N vista la giornata non tanto bella.


Arrivo alla diga.


Per poter passeggiare sulla diga bisogna passare da una galleria di servizio.


La diga è maestosa rispetto all'ambiente in cui è dislocata.


Passeggiando sulla "passerella".



Tutto viene controllato dall'interno di questo edificio.


E tutta l'acqua proviene da qui.


Se si guarda dal lato dell'acqua non sembra molto profondo....


....ma dal lato senza..... qualche vertigine in me la provoca.




Ma chi è quel puntino lì in mezzo ???


E' Ade che saluta mentre torniamo sui nostri passi.


La raggiungo passando dalla galleria di servizio.


Ripercorriamo le rotaie in senso inverso.


Qualche foto dei particolari che incontriamo lungo la strada.




Siamo tornati dai guardiani e vista l'ora, decidiamo di mangiare.


Dopo aver pranzato proseguiamo nella direzione opposta puntando al paesino di San Giorgio.


Lungo la traccia il paesaggio da fotografare è notevole.


Ade ne fa' una con una falena gigante !!! Ahahahahahah !!!


Passiamo molto tempo a fare foto.....


....anche se il tempo non è dei migliori e non ci permette di fare foto sul Pian di Spagna e sul lago di Mezzola....


....vista la foschia alzatasi nel pomeriggio.


Raggiungiamo questa postazione...
  

.....dove addocchio una bella postazione per fare foto...


....mi arrampico ed inizio a scattare.


Questo è quello che vedevo....


.... e questa è una delle tante possibili composizioni da poter fotografare.
Peccato ancora per la foschia.


Continuiamo il viaggio.


La piana ed il lago continuano a farci compagnia e saranno sempre nostri compagni fino al prossimo bivio.


Uno dei ponticelli che si incontrano.


 


Passiamo per un tratto panoramicissimo, a picco sui paesi.


Di strada ne abbiamo ancora tanta.


Ogni tanto la mente naviga in pensieri leggeri.


Ogni tanto, qualche galleria naturale...


.... ogni tanto, quelle artificiali.


Giungiamo al bivio prima della grande galleria. Ne approfitto per andare a vedere dove la cremagliera porta l'attrezzatura, ci dirigiamo a sinistra e continuiamo a stare all'aperto.


Eccolo il marchingegno che trascina, treno, carrozze e materiali lungo un ripidissimo percorso proveniente dalla città di Campo.


Foto del vagone in primo piano e della locomotiva sul secondo.


Taxi, signore?


Foto artistica di Ade.


Torniamo indietro al bivio e questa volta prendiamo la galleria. A questo punto una torcia risulta necessaria....


.....ameno che, non siete dei curiosi.... e..... vedendo una scatoletta..... con dentro un interruttore.......
click, e luce fu' !!!


Giunti alla fine della lunghissima galleria ci si trova in un'altro mondo, completamente diverso da quello dove si proviene e dove la ferrovia termina.


Da qui in poi si prosegue su sentiero che si districa tra le gole e dove in lontananza vediamo il nucleo di San Giorgio.


Come accennato prima, il paesaggio cambia: sembra di essere in mezzo ad una valle selvaggia, tra pareti di roccia imponenti e numerose frane.


Le gallerie in questo tratto sono numerose.


Posti e scorgi incredibili.


Dove la natura è la padrona.


Una vista del percorso appena fatto dalla fine della lunga galleria.


Il percorso che dobbiamo ancora fare.


Il sentiero risulta a strapiombo.


Gli scorci per fare foto non mancano mai.


San Giorgio, stiamo arrivando.


Arriviamo al bivio, lasciamo il sentiero principale che portava a Cii e poi a Codera e scendiamo.


Paesino di Cola.


Giungiamo a San Giorgio.


Mi piace !!!


Indicazioni di rotta per ogni dove.


Lasciamo San Giorgio e sulla strada riesco a scorgere Codera.


La discesa avviene su mulattiera, tantissimi gradini fatti in pietra ci riporteranno alla civiltà.


Lungo il percorso, un crocefisso di rocce.


Il sentiero sbuca vicino ad una delle numerose cave , quella di Mezzolpiano.


Seguiamo la strada di servizio fino al fiume.


Dal fiume, costeggiandolo, si arriva in città.



Oltrepassiamo la strada principale per percorrere la ciclovia che costeggia il lago.
Passiamo su questo delizioso ponte di legno.


Giungiamo infine alla macchina...... dove Ade ringrazia la fine della giornata.


FINE

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