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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 28 gennaio 2017

Rifugio Salmurano e lago di Pescegallo 28-01-2017


Quando: 28 gennaio 2017
Chi c'era: Tiziano, Adelina, Gabriele ed Alaska
Percorso: Pescegallo (1455m) - Rifugio Salmurano (1848m) - Lago di Pescegallo (1865m) - Pescegallo (1455m)
Sentieri: 161
Difficoltà escursionismo proposta:  EEA (escursionisti esperti attrezzati) a causa del ghiaccio
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani, fare attenzione ai tratti ghiacciati
Logistica cane: percorso adatto ai cani, il rifugio li accetta
Acqua: presenza di corsi d'acqua ma ghiacciati
Tempo relativo all'uscita: 2 h. al rifugio, 1 h. al lago, 1 h. il rientro.

Piccola uscita a cercare della neve ma ci si ritrova su di una lastra di ghiaccio.


In Val Gerola vi sono numerose possibilità di fare escursioni, tra le quali il Pizzo Tre Signori, il Rifugio Trona Soliva, la Cima della Rosetta e numerose altre mete; oggi si è ripiegato per un'uscita poco faticosa ed una mangiata golosa. Partenza da Pescegallo, destinazione Rifugio Salmurano.


Il percorso scelto è il più semplice: seguire la carrareccia. Volendo vi sono anche sentieri percorribili e per i più svogliati, addirittura una seggiovia che vi porta sull'uscio del rifugio.


Di neve non ce n'é molta, troviamo soprattutto grandi lastroni e colatine di ghiaccio.


Alaska era da un po' di tempo che non usciva e sulla neve corre ovunque come una matta.


Durante la salita incontriamo un bivio, la strada di sinistra porta al lago, quella di destra al rifugio. Nulla vieta però di compiere un anello tramite un sentiero di collegamento che poi noi faremo.


Sul versante lago, il ghiaccio è molto ampio.


Proseguiamo in salita sulla nostra strada.


Dietro di noi si estende tutta la valle.


Iniziamo ad incontrare tratti ghiacciati e l'idea di aver portato con noi dei ramponcini risulta essere stata una mossa intelligente.


Più proseguiamo più aumentano i lastroni di ghiaccio.


Mentre Alaska inserisce la trazione integrare con artigli, noi siamo obbligati ad indossare i ramponcini; senza di quelli è impossibile proseguire.


In attesa che gli umani si attrezzino.


I passaggi su ghiaccio si alternano a parti con solo neve.


Ad un certo punto mi parte la pazzia ed inizio a salire i risalti di ghiaccio mentre gli altri mi osservano domandandosi se ho perso la brocca.


Il rifugio è ormai vicino.


Tutti i torrenti della valle sono ghiacciati e straripati.


Panoramica della piccola piana presso il rifugio.


Sarebbe bello se tutti quanti avessimo avuto dei ramponi ed una picozza, così da poter intraprendere parte dei risalti.


Denti della Vecchia.


Dall'alto osserviamo la strada appena percorsa.


Manca ormai poco all'arrivo.


Il rifugio è molto frequentato essendo la base di arrivo di una seggiovia e punto di partenza di una pista da sci ma complice la non bella giornata e la poca neve, hanno reso possibile che gli unici in quel momento a mangiare eravamo noi ed il tecnico della seggiovia. Una calma ed un silenzio che poche volte capita di incontrare. Abbiamo ordinato da mangiare più del normale e dobbiamo dire che si mangia bene. Terminato il pranzo, abbiamo iniziato la discesa optando per una visita al lago di Pescegallo. Il sentiero di collegamento lo prendiamo appena sotto all'arrivo della seggiovia....


.....ed è indicato anche da una scritta.


Per un breve tratto è un sentiero molto largo.....


.....ma poi si restringe per scendere di quota e passare in mezzo alle barriere paravalanghe.


Sembra quasi che punti a valle ma è solo un'impressione; continua in un falso piano tagliando tutto il crinale.


Cristalli di ghiaccio.


Il sentiero appena percorso è quello che collega le due strade e permette di fare un anello.


Noi però proseguiamo in salita per andare a vedere la diga.


Piccoli scorci dalla strada.



Incontriamo un bivio, da qui, volendo, ci si collega tramite sentiero a Pescegallo.


Manca poco e siamo arrivati.


Ultimi metri al cospetto di cime maestose ricoperte da neve.....


.....dove, ai loro piedi, troviamo ciò che rimane di un lago.


Dopo aver visto la diga siamo tornati sui nostri passi ed abbiamo ripercorso la strada fino ad incontrare il bivio con l'altra che sale al rifugio evitando il sentiero. Anche la strada di discesa era a tratti ricoperta dal ghiaccio e necessitava dei ramponcini. Tutto questo mentre il sole ci salutava andando a coricarsi per la notte dietro le montagne.


FINE

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