Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

martedì 4 maggio 2021

San Fedelino da Dascio 04-05-2021

Quando: 04 maggio 2021
Chi c'era: Adelina, Tiziano ed Alaska
Percorso: Dascio (200m) - Sasso di Dascio (278m) - Dosso del Brentaletto (490m) - Alpe Teolo - San Fedelino (215m) - Spiaggetta - Salto delle Capre (320m) - Dosso del Brentaletto (490m) - Albonico (415m) - Sasso di Dascio (278m) - Dascio (200m)
Sentieri: Sentiero del Viandante - Antica via Regina, Sentiero Life delle alpi Retiche - dal cigno alla pernice bianca, il sentiero del Giubileo 2000
Difficoltà escursionismo proposta: E (escursionistico)/ EE (escursionisti esperti) il Salto delle Capre
Difficoltà ferrata: -
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso è adatto ai cani abituati ai sentieri di montagna, il tratto del Salto delle Capre, solo con esperienza.
Logistica cane: porre attenzione ai tratti esposti e ai salti di roccia.
Acqua: presenza di numerose fontane e corsi di acqua, bar e ristoranti in zona del parcheggio.
Tempo stimato dalle guide: 2 h. 30 min. l'andata e 2 h 30 min. il ritorno. 
Tempo nostro relativo all'uscita: 4 h. l'andata, 3 h. 15 min. il ritorno. 

Un'altra avventura sui sentieri del Viandante, questa volta a recuperare una testa mozzata di un antico soldato romano, tra strane presenze nel bosco, una voce molto pericolosa ed una spiaggia dei pirati...
Cosa aspettate? Venite a vedere cosa è successo !


Eccovi la traccia dal satellite del percorso fatto.


Inizia tutto, come al solito, con la curiosità di scoprire nuovi posti ed oggi, ci siamo catapultati a Dascio, un paesino in riva al fiume Mera, vicino allo sbocco del Lago di Mezzola. Dopo aver parcheggiato la macchina al posteggio vicino al pontile, iniziamo ad incamminarci seguendo le indicazioni per San Fedelino a ridosso della chiesa di San Biagio.


Per districarsi tra le vie, seguiamo i bolli color rosso e bianco e, remore di una foto vista in internet, prendiamo questa via poco segnata ma corretta.


Dopo esser tornati in strada, la rotta principale ci fa imboccare l'inizio della mulattiera..


...dove scopriamo che esiste anche un altro sentiero da percorrere in mezzo al paese (lo faremo al ritorno).


La giornata si preannuncia "panoramica" su tutta la Riserva Naturale Pian di Spagna, sul fiume Mera e sul Lago di Mezzola.


Raggiungiamo la nostra prima meta: il Sasso di Dascio.


Punto panoramico molto bello.


"Locals" molto sveglie che sfruttano la protezione per restare al sicuro ma che, all'occorrenza, la saltano per mangiare i resti lasciati in giro.


Chiesetta eretta dagli Alpini.


Proseguiamo oltre fino ad arrivare ad un bivio. La nostra idea di oggi è quella di creare due anelli a formare un otto per percorrere una via il più possibile diversa tra l'andata ed il ritorno. Decidiamo quindi di percorrere all'andata il percorso diretto a San Fedelino per poi ritornare passando da Albonico.


Il sentiero che stiamo facendo è ricco di storia, già solo dargli un appellativo ci si rende conto di quante persone hanno calcato questa terra: "Sentiero del Viandante - Antica via Regina, Sentiero Life delle alpi Retiche - dal cigno alla pernice bianca, il sentiero del Giubileo 2000". Le prove della sua antichità le troviamo anche quando incontriamo un ponte di età romana che ancora persiste al tempo e che  permette ai viaggiatori di oltrepassare il torrente Valle la Valene o Acqua Bianca.


Proseguiamo lungo il sali e scendi del cammino.


Incontriamo il secondo tratto idrologico, il torrente Valle del Poncio o Acqua Marcia che immettendosi nel lago, crea la cascata del Poncio. Troviamo nelle vicinanze anche un altro ponticello, un po' diroccato, con segnaletica bordeaux che si dirige verso lo sbocco ma di questo, non ne sappiamo nulla.


Camminiamo sempre verso nord e guadagnando quota, il paesaggio riprendere a donarci suggestivi scorci fino a giungere ad un secondo bivio, quello dove noi al ritorno, devieremo per Albonico ed il suo anello. Qui si trova anche una deviazione per il sito di arrampicata di Vandea (questa parte è ricca di vecchie e nuove vie di arrampicata).


Ogni tanto ci fermiamo a fare qualche pausa e sfido chiunque a non farlo, visto il panorama che si può osservare.



Sempre più avanti e sempre più in alto, raggiungiamo l'apice dell'uscita: il Dosso del Brentaletto.



Iniziamo ora la discesa che ci porterà...


...verso la spiaggetta, oltre San Fedelino.


Durante la discesa, incontriamo il terzo bivio, dove noi, costruiremo il secondo anello della giornata. Da questo punto si può scegliere se proseguire per un sentiero EE che passa dal Salto delle Capre o seguire le indicazioni per la via Francisca e continuare la difficoltà svolta finora allungando il percorso. All'andata seguiremo la strada facile, mentre nel ritorno, quella difficile.


Proseguendo a scendere dal sentiero, passiamo davanti all'Alpe di Teolo e quando si è giunti in prossimità del fiume, troviamo il bivio da prendere per ritornare sui nostri passi.


Costeggiamo l'argine e ci viene il dubbio che durante le piene, questa tratta sia a rischio di esondazione, ci sembra infatti, che se dovesse alzarsi il livello dell'acqua, tutta la riva verrebbe inondata. 


Alaska ne approfitta per farsi un bagnetto.


Ed ecco a voi la sorpresa che si parrà davanti se seguirete il nostro percorso: davanti a noi troviamo una rupe da aggirare tramite delle scale metalliche che ci faranno salire...


...e poi scendere e riprendere in piano in nostro cammino.



Giungiamo infine alla nostra meta: San Fedelino.


Qui ci fermiamo a mangiare qualcosa per pranzo ed a cercare la testa dell'antico soldato romano.


Dopo una pausa ristoratrice, decidiamo di andare a vedere la spiaggetta limitrofe dove è anche possibile prendere una navette che collega direttamente questo posto a Dascio, fruibile sono nei mesi estivi. Torneremo a questo bivio più tardi e prenderemo la deviazione EE per il Salto delle Capre.


Eccoci alla spiaggetta di San Fedelino.



Dopo averci fatto cullare dalle onde sul pontile, ci dirigiamo verso il bivio appena superato ed iniziamo a salire tra i sassi della frana fino a prendere un sentierino a picco sulla riva sottostante che ci porterà ad un punto panoramico...


...il Salto delle Capre. Un balcone a picco sul lago di Mezzola dove una strana presenza spinge le caprette a raggiungere "velocemente" la quota dell'acqua.... HEI.... HEI.. HEI.... la senti anche tu questa strana voce?


...HEI....HEI..........HEI.........


Dopo aver resistito al richiamo misterioso, terminiamo il percorso raggiungendo il bivio e chiudendo il secondo anello. 


Ripercorriamo a ritroso la strada fatta alla  mattina soffermandoci e ricercando, l'albero più antico.


Lungo questo percorso, infatti, ci imbattiamo in cartelli dove sono presenti l'età degli alberi in zona. Noi abbiamo scovato un albero con 201 anni !! Adelina, dice inoltre, di sentire delle presenze in questo bosco; una sensazione di pace e di meditazione traspirare dalla vegetazione e dalle rocce della zona.


Purtroppo, la zona, è stata anche soggetta ad un terribile incendio che ha distrutto molti di questi meravigliosi alberi.


Proseguendo sulla strada del ritorno, ci ritroviamo al bivio di Vandea dove noi gireremo per Albonico a chiudere il primo anello.


Api.... molte api....


Raggiungiamo le prime case nel nucleo abitativo dove ritroviamo anche segnalazioni di altre mete presenti in zona.


Altre segnalazioni che noi seguiremo ma al contrario, senza mai ignorare i segnavia rosso e bianco.


Centro di Albonico, chiesa di San Sebastiano.


Lasciando il paesino, prendiamo la deviazione per Dascio che ci farà lasciare la strada asfaltata carrozzabile e ci riporterà a quella agro-silvo-pastorale che taglierà diretta per la nostra base. 


Ed eccoci al primo bivio ed a chiudere il primo anello.


Ora non resta che ripercorrere a ritroso la strada fatta all'andata che passa dal Sasso di Dascio.


Raggiunto quasi il paese, proviamo a prendere un'altra indicazione, un'altra possibile strada che raggiunge l'inizio del percorso....


...che evita parte della strada carrozzabile, passando in mezzo alle casette del paese.


Ed infine, torniamo alla macchina, vicino al porticciolo.

CONCLUSIONI FINALI

Una bellissima avventura con un paesaggio da favola, storie nuove imparate immersi nella natura con sensazioni di pace accompagnati da presenze amichevoli lungo il percorso. Molta la fauna selvatica e addomesticata incontrata, come anche la numerosa flora lungo il percorso.
Un'uscita consigliata a chi già ha un po' di esperienza di sentieri, da valutare attentamente il sentiero EE, sconsigliato a chi ha problemi con i vuoti e con il mettere mani a terra per superare alcuni ostacoli.


FINE

Nessun commento:

Posta un commento