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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 20 novembre 2011

San Martino 20-11-2011 (Sentiero attrezzato dei Tecett)

Quando: 20 novembre 2011
Chi c'era: Tiziano, Dritan
Percorso: Ristorante Bodega a Pradello del Lario (214m) - Rifugio Piazza (767m) - Lecco (214m) - Ristorante Bodega a Pradello del Lario (214m)
Difficoltà escursionismo: 
EEA (per escursionisti esperti attrezzati) nel primo tratto con catene
EE  (per escursionisti esperti) dalla fine delle catene al rifugio a causa dell'esposizione del sentiero
T (turistico) la discesa
Tempo: 2 h per l'andata, 2 h per il ritorno.

E finalmente, dopo mesi e mesi e mesi e mesi di "adesso ci vado", ci sono andato !!!
Non dove pensate voi ma a fare questo spettacolare sentiero attrezzato. Era ormai da tantissimo tempo che ci facevo il filo ma avevo sempre delle scuse che mi impedivano di farlo ma adesso..... ta dam !!! Eccolo qui, completo anche di geocaching !!
Sentiero verde la salita, sentiero rosso la discesa.





Nel caso, nella sezione "cartine", si trova quella relativa al Monte San Martino: sentiero 54 e 54A a salire, sentiero 52 a scendere.
Partenza molto mattutina alla Dritan... 9 perchè mi ha fatto un piacere altrimente erano le 10, 10:30.
Abbiamo parcheggiato la macchina proprio sotto la SS36, nei pressi della sbarra del ristorante.


Qui si vede la sbarra chiusa del Bodega, probabilmente non è stagione.


I segnali iniziano già al parcheggio, bisogna seguire il numero 54 che porta all'inizio del sentiero attrezzato e ad una falesia posta nelle vicinanze.


Dietro all'edificio un bel cartello.


Ed ecco il segno evidente. Aiuta anche il rosso sugli alberi ma si  vede poco, credo che sia difficile farlo quando è caduta della neve.


Leggermente freddo al mattino.... brrrrrrr.

.

Il sentiero costeggia tutto il crestone che si vede anche dalla SS36 fino a dirigersi in una gola dove parte il sentiero.


Come dicevo prima, ecco la deviazione per la falesia, se volete indicazioni più precise sulle difficoltà, vi rimando ai miei link utili al sito di paolo e sonja.


Un pò di nebbiolina a Valmadrera e sul lago.


Ed ecco la gola dove avrà inizio il sentiero.


Preparazione dei modelli per la sfilata moda monti a San Martino:
numero 1: il modello Tiziano indossa una splendida imbragatura completa color nero ed azzurro con un caschetto azzurro cielo che si coordina in maniera deliziosa sia all'imbrago che all'ambiente circostante, mentre il dissipatore di colore rosso e blu, spicca, dando al modello un senso di potere e precisione....


numero 2: ora tocca a Dritan che indossa una splendida imbragatura bassa color rosso passione ed un dissipatore color blu per far risaltare il colore dei suoi occhi, un sospiro ci lascia tutti basiti.... ooooooooh... il tocco di classe è rappresentato dall'arancio dello zaino.... troppo cool!!


ed adesso via..... verso l'infinito ed oltre!!!!!
(copyright disney, diritti pagati, vietato la copia e l'incolla)


Le prime impressioni di un neofita dell'acciaio su roccia.


Cucù.... spunta l'omino dal monte.


Guardiamo un pò in giro, tanto per capire dove siamo.


Adesso basta. la sfilata sta per iniziare....innanzitutto la passerella abbellitta per l'occasione in stile natura selvaggia e....


....poi i modelli in pose studiate nei minimi particolari.




Tra un canale e l'altro, vi sono degli spostamenti non protetti immersi nel verde con buone pendenze.



Siamo proprio a contatto con il muro di roccia del San Martino.

Ed ecco ancora Dritan che prima di salutarci si lascia guardare dai nostri mortali occhi, ammirate tutta la sua eleganza.



Finita la parte catenata, circa un oretta, si prende il sentiero che attraverso un deliziosissimo sali e scendi ci porterà al rifugio Piazza dove ci aspetta il meritato pranzo.


Da questo sentiero si dovrebbe poi scegliere se andare verso il rifugio Piazza o proseguire per la bocchetta della Val Verde fino ai Resinelli, questo bivio non sono riuscito bene a vederlo ed in ogni caso, la mia direzione era il rifugio.
Questo cartello indica la direzione da prendere ed il tesoro segreto...


...messo proprio qui sotto...


...da parte allo scorpione appena scappato.....


....l'esame delle urineeeeee, nooo, scusate, è la bussola del geocaching.



Un bel panorama del lago di Lecco.


Foto scattata per la ragazza, mandata via MMS, per farla rosicare un pò del posto.
(P.S.: Anna, è colpa sua mica mia)


Ma torniamo al delizioso sali e scendi, di quelli che ti viene da imprecare ogni passo pregando che le ginocchia non cedano e maledicendo tutti quei siti che non ne parlavano nella relazione e.... maronnna cane !!!! e quando finisce !!!!


Purissima, altissima, ma non è la Levissima! Diciamo che è coca-cola montana pura.


Dopo la sorgente, si incontra questa croce con relativa statua a tributo di un Don Pietro.


Finalmente siamo arrivati al rifugio dove mi sono subito messo a vendere un pò di roba che avevo li... a prezzi stracciati.... €500 a capo...e chi non li ha !!!


Le foto dell'esterno del rifugio qui non ci sono ma basta sfogliare il blog e cercare altri itinerari sul San Martino per trovarle.
Qui invece l'interno con in tavola polenta e salsicce.... non potevano non mancare!!


Dopo una leggera mangiata e per niente ciocchi fradici, abbiamo deciso di scendere per la via normale e di tentare la fortuna nel cercare il sentiero che ci avrebbe riportato alla macchina.
Qui ci stà una nota a tutte le persone che su internet mi hanno aiutato nel capire dove trovare il sentiero: grazie.


Giunti in prossimità di Rancio, dove partono tutti i sentieri....


....si prende per di quà e si proseguegue per la strada cementata che porta a Lecco.


Durante la discesa si incontrano due scale: la prima è questa, con segnale "punto giallo", un segnale che è presente anche sul sentiero normale di salita, suppongo quindi che sia un altro modo per salire,


la seconda è questa, con la scritta "Pizzetti", che sicuramente porta all'attacco del sentiero attrezzato e che dovrebbe anche portare al famoso cancello verde sito in via Santo Stefano a Lecco, partenza più nota per questo sentiero.


Ma noi, uomini veri due, decidiamo di proseguire fino alla fine della strada, contro ogni avviso e buon senso come i veri eroi fanno !!


Giunti alla fine della strada siamo spuntati in via Montebello.... a Lecco... e, sotto consiglio di Dritan (chiama tuo fratello per farci venire a prendere) abbiamo proseguito sulla strada fino ad arrivare in via Santo Stefano.
Noi abbiamo fatto il percorso rosso ma suppongo che vi siano scorciatoie che passano più o meno dove ho segnato il percorso azzurro.


Mentre camminavamo abbiamo notato un pò di scalatori all'opera.


Eccoci vicino al cancello verde, dove una indicazione ci avvisa del sentiero chiamato "alta via".... ma su questo argomento..... vuoto assoluto. Probabilmente si collega con qualche sentiero, forse anche con quello dei Pizzetti.


Noi invece abbiamo proseguito, oltrepassandolo, continuando in via Stelvio, fino ad incontrare questo imbocco.


Proseguendo incrociamo un bivio, noi siamo andati a sinistra, quello di destra era segnalato da un segno rosso..... direi ancora Pizzetti.


Alla fine ci è andata bene.... ecco la rete paramassi posizionata a valle del fosso scavato apposta per fermare le frane.


Per intenderci, alla vostra destra dovete vedere questo paesaggio.



Qui incontriamo una cordialissima coppia che avevamo incrociato all'inizio del sentiero dei Tecett, rincontrato al rifugio Piazza e poi qui..... va bene, lo ammetto, li stavamo seguendo :P!


Alla fine giungiamo al ponte in stile romano che indica il bivio per il ristorante Bodega dalla SS36.


Percorriamo gli ultimi metri in salita per raggiungere la macchina e ci viene spiegato che questo vincolo idrogeologico è il segnavia tra il comune di Lecco ed il comune di Abbadia...... quindi abbiamo parcheggiato ad Abbadia.... meno male che non era a pagamento !!


E come chicca.... vi ricordate il disastro di qualche anno fà dove dal San Martino è fuoriuscita una cascata di acqua che ha allagato tutto, compreso la superstrada??? Tutti i giornali ne hanno parlato, una cosa immensa, da far paura..... qui si vede come l'acqua, in poche ore, possa cambiare la morfologia del terreno.


Come cigliegina sulla torta... della serie "le ultime parole famose", il dialogo intercorso quando abbiamo passato il certello di diveito di transito: <<... ma sei sicuro che è da questa parte? >> <<...ma come non ti fidi, questa è la strada più breve..... e fidati di me !!!!!>>... 5 minuti più tradi ci siamo trovati a Lecco a camminare per strada!!

FINE

4 commenti:

  1. Ottimo Tiziano, bella recensione e belle foto!!!

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  2. splendida e dettagliatissima relazione !!!

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  3. Grazie ragazzi.... d'altronde la classe non è acqua.... ma un grappino al rifugio si!!

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  4. Ciao,

    E i pali a Y di ferro non gli hai messi su?!

    Bravo una divertente descrizione.

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