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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 16 febbraio 2013

Val Varrone - da Premana a Rifugio Casera Vecchia di Varrone 16-02-2013

Quando: 16 febbraio 2013
Chi c'era: Tiziano, Emilio, Dritan ed Adelina
Percorso: Premana loc. Giabbio (770m) - Alpe Forno (1128m) - Alpe Casarsa (1183m) - Rifugio Casera Vecchia Varrone (1635 m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico) però con neve e ghiaccio sul sentiero
Tempo: 4 h per l'andata - 3 h per il ritorno

Gita molto conosciuta ai Premanesi, valle molto fredda e ricca di acqua dove passare delle belle ore in compagnia... monotono per il paesaggio che, arrivati nei pressi del rifugio, si squarcia su tutta la vallata e cambia drasticamente.


Parcheggiamo la macchina nella zona industriale di Premana, ovvero nella localita Giabbio, dove proseguiamo a piedi sull'asfalto per pochi metri ancora.


Inizia così questa avventura.


Per tutto il percorso saremo accompagnati dal fiume Varrone e passeremo tra le gole spostandoci a destra ed a sinistra del versante usando dei ponticelli.




Ecco cosa si raggiunge da qui.


Questo percorso si svolge sulla strada privata sterrata che mette in comunicazione Premana con il rifugio che ovviamente, in inverno, non è accesibilie..... ma anche in estate, la scarsa larghezza, rende quasi impossibile percorrerla con i mezzi abituali.



Ecco la sbarra che blocca il passaggio ai mezzi.


La strada unisce tutti i nuclei abitativi dislocati in valle.


Fin da subito abbiamo capito che oggi era una di quelle giornate dove ci saremmo fermati migliaia di volte a fare foto..... il perchè è spiegato nelle foto seguenti.


Cascate di ghiaccio.... ciò che offre la natura in inverno.



L'inizio della strada è ripiena di cascate.


Il ghiaccio, che nella sua morsa trattiene tutto.



Nel punto più freddo del percorso, ci imbattiamo in un lastrone di ghiaccio.


Ade un pò preoccupata....


.... ma Dritan rassicura: "non ti preoccupare.... tanto cadi"


Stallattiti di ghiaccio.





Proviamo a tocchicciarle......


Qui il freddo non manca.


Raggiungiamo l'agriturismo Giabi.


Proseguiamo avanti passando un'altro ponticello.


Primo paese: Gevio.... popolazione:


.... tante pecore.


Passiamo attraverso tra i tornati molto stretti.


Croce alla memoria.


Proseguiamo sempre in salita e passiamo un'altro ponticello.


Incontriamo un bivio che porta al Pizzo D'Alben ed al lago di Losa, lo ignoriamo e tiriamo dritti.


Siamo sempre immersi nella gola.



E' una strada semplice da percorrere..... però lunghina.



Durante il percorso ci si imbatte in madonnine e crocefissi.


Si sale sempre.


Ecco un mezzo potente.... non due..... non quattro... ma ben sei ruote motrici!!!!


Cappelletta.


Fonte del Cacciatore.


Vado a vedere che gusto ha...... ma è già occupata!!!!



Giungiamo finalmente ai Forni..... a circa metà del percorso.


Forni a sinistra e Casarsa a destra.


Nel mezzo sempre il fiume Varrone.


Alpe Casarsa.


Noi continuamo dritti e superiamo il nucleo abitativo.


Qui iniziamo a capire che la strada a breve sarà ancora più in salita.


Ci immergiamo in un bosco... sembra proprio quello degli gnomi.


Il fiume contina ad essere presente.


Altro bivio, noi teniamo a sinistra.


Una cascata dove il ghiaccio gli fa da scudo.


Adesso inizia la parte che a noi tutti non è piaciuta: una serie di tornanti che si inerpicano sul Dente per portarci in quota, per più di un ora non si è fatto che zizzagare all'impazzata su di un pendio molto ripido fino a giungere in una specie di inizio valle.


Un ringraziamento al meteo che dava sole fino alle 16 e che invece ci ha portato neve dalle 11 in avanti !!!!


Finalmente manca ancora poco.


Ed ecco la famigerata valle !!!!! Con il Pizzo Varrone che fà da padrone.


Pian piano il gruppo si ricompatta..... sapere che siamo arrivati ci rincuora.


Io, me ed il Pizzo.


La strada viene battuta o da un gatto delle nevi, o da una motoslitta.... in ogni caso, solo fino al rifugio.


"Dai che ci siamo"


Eccoci al rifugio....... FAME !!!!!!!!!!!!!!!!!!


Alcune foto della valle.... prima che le nuvole coprissero tutto.
Qui si intavvede anche il Pizzo dei Tre Signori.


Questa valle sembra essere il paradiso per lo sci  alpino.


Forse l'unico raggio di sole.


Va bè...... peccato per le nuvole, anche se un panorama così ripaga la fatica fatta.
Ora della pappa!!!!




Finito di mangiare, io ed Emilio ne approfittiamo per vedere se riusciamo a fare qualche foto in più.
Ci rivestiamo con indumenti pesanti e personalemnte mi metto le catenelle ai piedi per provare a portarle nelle lunghe distanze.


Oltre ai rifugisti, incontriamo anche un cana completamente estroverso che continuava a voler giocare con tutte le persone che gli passavano accanto.


Dietro al rifugio si intavvede un altare con una madonnina.... andiamo a vedere.


Come detto prima, la strada viene battuta solo fino al rifugio.... tutto il resto è da tracciare.


Il cane non ci lasciava un momento.


Ora che anche Dritan ed Ade, dopo essersi riscaldati a dovere accanto alla stufa, sono usciti dal rifugio, ci si può preparare a scendere...... giusto in tempo per prendersi una bella nevicata in testa.


Iniziamo a scendere.


Il percorso è lo stesso dell'andata.... solo con più neve.


Alcune foto di noi due.



Poi arriva il colpo di fulmine...... la mia genialata del giorno: "taglio un tornante..... tanto quanta neve vorrai che ci sia giù?"
Questo è il risultato: "qualcuno può venire a togliermi da qui?"


Sti giovani d'oggi?!?!?!



Curiosa formazione di roccia, neve e ghiaccio.


Imitando una pubblicità delle patatine.


Adesso un pò di foto della tratta tanto "amata" durante la salita.


Il sole cerca di uscire.... ma oggi non riuscirà....almeno per il momento.


Effetto neve che scende dagli alberi...... molto naturale!!


In discesa verso i Forni.


Punto panoramico con cascata...... ed una quintalata di neve.


Eccoci di nuovo a Casarsa...


.... ed ai Forni.....


....per poi superarli.


Percorriamo a ritroso tutta la strada fatta mentre la neve inizia a cessare..... ma non perchè smette ma perchè siamo noi che ci siamo spostati dalla perturbazione.
Rieccoci a Gevio....



.....quando all'improvviso, il tramonto cerca di colorare tutto il cielo.


Tentiamo di fare qualche foto per catturarne il colore.



Giungiamo infine alla parte iniziale del tragitto dove rincontriamo le cascate di ghiaccio.




La differenza rispetto al mattino è che il ghiaccio stava iniziando a sciogliersi.... e quel dolce suono di acqua gocciolante della serie "adesso mi stacco e ti cado addosso" rendeva la cosa alquanto agghiacciante.



Casette di Premana.... ormai siamo arrivati.


Ne approfitto allora per fare una foto all'acqua con effetto temporizzato.....


.....preparo il tutto....


.......click.


Giornata finita, dietro quella curva ancora poche centinaia di metri e siamo alla macchina.....


.....giusto in tempo che il buio della notte ci raggiunga.

FINE

2 commenti:

  1. Ciao Ade e Titi bellissima recensione, domani ci andrò e non vedo l'ora. Tanti saluti

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    1. Ciao Alberto, ottima scelta!!!! Dovresti incontrare una bel contrasto di colori tra il verde della valle ed il bianco delle cime.... tempo permettendo. Al massimo ti fai un'abbuffata al rifugio..... dopo tanto, è tutto in discesa ahahahahaha!!!!!

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