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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 23 marzo 2013

Girovagando sul Moregallo 22-03-2013


Quando: 22 marzo 2013
Chi c'era: Tiziano ed Adelina
Percorso: Valmadrera (240m) - la Forcellina (720m) - Zucon (876m) - Bocchetta di Preguda - Bocchetta di Sambrosera (1192m) - Sorgente di Sambrosera (716m) - San Tomaso (580m) - Valmadrera (240m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico), EE (escursionisti esperti) il tratto in cresta dallo Zucon alla Bocchetta di Sambrosera
Tempo: totale 9,5 h per l'intero giro (oggi non avevamo nessuna fretta)

Torniamo agli albori, quando andavamo in montagna senza conoscere il sentiero ed in posti a noi sconosciuti.
La scelta è ricaduta su di una meta vicino a casa, visibile dalla finestra ma mai scalata: il Monte di Moregallo.
Un minimo di preparazione comunque è d'obbligo, qualche chiamata in giro e qualche informazione in internet, alla fine percorreremo i sentieri: 7 per pochi metri, Paolo e Eliana fino alla Forcellina, il 5 per lo Zucon , il 6 per la cresta fino alla sorgente e per concludere il 5 per arrivare a San Tomaso.


Di solito la macchina viene lasciata in zona Belvedere ma questa volta Adelina mi suggerisce un posto differente, non distante dalla partenza.... giusto per aumentare di qualche migliaio di chilometri la partenza!!!!!


Giusto per rinfrescare le vecchie abitudini, scopro il reale motivo della scelta del parcheggio, ovvero andare a bere un caffè prima di partire. Ci dirigiamo presso il centro Fatebenefrattelli ed al suo bar all'interno della corte, poi ci dirigiamo presso la chiesa dove troviamo le prime indicazioni.


Ci divincoliamo in mezzo alle strade strette del nucleo per dirigerci all'inizio della strada cementata.


Eccoci al suo inizio con le indicazioni dei sentieri.


Siamo poco distanti dalla città ma la pendenza del luogo permette già di avere una visuale sul paesaggio.


La nostra meta oggi è il Moregallo, quindi alla madonnina abbandoniamo la strada per prendere il sentiero numero 7.


Dai colori sembrerebbe proprio che la primavera stia facendo capolino.



Il sentiero è immerso in rocce che ne delimitano il confine.


Giungiamo al primo bivio della giornata: scegliamo il sentiero Paolo e Eliana.


Questo sentiero, a discapito dell'altro, ha una visuale maggiore ed un panorama più aperto percorrendo un crinale anziché restare nella gola.
Come su tutto il territorio, incontriamo delle "casotte".


In effetti siamo su un percorso con meno alberi e più elevato.


Ecco il Moregallo, dove si vede anche la crestina OSA.


Uno sguardo verso il lago di Oggiono ed Annone con il Cornizzolo innevato.


Monte Barro.


Qualche foto del percorso.



Giungiamo alla Forcellina dove un tavolo con panchina ci aspettava per una piccola pausa.


Da qui scegliamo di lasciare il Paolo e Eliana per prendere il numero 5.


La scelta ci permette di continuare ad avere un ottimo panorama.


Dopo poco tempo incontriamo un bivio dove lasciamo il sentiero principale per iniziare una ripida salita.


Giungiamo presso lo Zucon.


Da qui il panorama è stupendo, ci prendiamo del tempo per fare foto.
Ade con le Grigne.....


.....mentre io imito la torre di Pisa.


Panoramica su Lecco.


Ade ed il Coltiglione.


Lecco.


Posa tipica da fotografo......


.....che mi permette di fare questa foto.


Ed infine io con Grigne e Coltiglione.


Ripartiamo per la volta della Bocchetta di Preguda per il sentiero numero 6.


Eccoci al cartello segnaletico dello Zucon.


Iniziamo anche a calpestare la neve. Effettivamente ci stiamo spostando verso il versante nord.



Grigne, Coltiglione, San Martino e Resegone.


La visuale continua ad essere ottima.


Adesso il pezzo critico: da adesso in poi il sentiero diventa esposto, sconsigliamo di farlo a persone che soffrono di vertigine.
Il percorso si snoda tra le guglie e le creste del Moregallo passando anche in punti di costa dove l'esposizione aumenta notevolmente, inoltre la forte pendenza ed il terreno sconnesso non aiutano i meno esperti. Rimane pur sempre un percorso EE dove un piede fermo e la conoscenza della montagna però non deve mancare.
Valutate molto bene prima di farlo, purtroppo non ho documentato fotograficamente per ovvi motivi.
Finalmente sbuchiamo dalla Bocchetta di Preguda.


Ora siamo proprio sul versante nord dell'anticima del Moregallo e la quantità di neve ed il paesaggio lo dimostra.


Eccola la cima.


Purtroppo oggi è l'unico modo in cui la vedremo.


Giungiamo alla bocchetta di Sambrosera.


Inizio a dare un'occhiata al sentiero di rientro.


A questo punto, vista l'ora tarda, la scarsità della traccia e la neve alta, decidiamo di non proseguire e ci fermiamo a fare una pausa.


Alberello "I believe I can fly".


Dopo un buon bicchiere di thé e qualche caramella di zucchero, iniziamo la discesa dal sentiero numero 6.


Il sentiero 6 si sviluppa nel canalone più grande sul versante sud.
Durante la discesa incontriamo delle rocce inquietanti.


Speriamo che non cadano!!!!!


Ciò che invece è già caduto è la neve..... il canalone è pieno di slavine che noi oltrepassiamo ed a volte percorriamo durante la discesa.


Mmmmmmm..... indovinate da che parte è scesa Adelina e da che parte sono sceso io!?!?!?!?!?


Canalone vista Valmadrera e Civate.


La neve in molte zone è veramente alta.



Il percorso ad un certo punto devia dal canale e si dirige verso ovest.


La roccia dell'indiano.



Pura roccia.


Eccolo il canalone da dove noi proveniamo.


Il percorso ora passa in mezzo a guglie e speroni di roccia.





Torniamo ora a scendere incontrando altri bivi, questo è per la crestina OSA.


Questo per la torre Marina.


Siamo circondati da monumenti imponenti.


Giungiamo infine al crocevia più conosciuto del Moregallo: la sorgente Sambrosera....


....dove ci accoglie una panchina appena restaurata.



Da questo punto passano quasi tutti i sentieri.
Lista: 
- Cresta GG OSA;
- Torre Marina;
- 6 Moregallo;
- 5 Forcellina, Preguda;
- 7 Pianezzo;
- Cresta 50° CAI;
- 7 Valmadrera;
- Canalone Belasa;
- 5 San Tomaso.


Facciamo uno spuntino e riempiamo la borraccia.



Visto l'ora e la possibilità decidiamo di proseguire ancora e, prendendo il sentiero 5, dirigerci verso San Tomaso.


Durante il percorso incontriamo altri bivi dei percorsi precedenti.....


.... e parecchi alberi abbattuti probabilmente dalla neve e dal vento.


Sentiero 5, molto pianeggiante.


Un altro bivio....
- itinerario attrezzato 30° OSA;
- palestra di roccia Corno Rat.


.... un altro albero abbattuto.


Noi proseguiamo sempre dritto.


Incontriamo la falesia di San Tomaso.....


..... e un fiume da guadare.


Ade muore durante l'attraversata....


.....mentre io continuo a scattare foto.


Il tramonto ormai è confermato.


Ci aspettano solo pochi minuti prima di arrivare.....


... a San Tomaso.


Qui ci prendiamo un'altra pausa per fare foto.
Valmadrera, Lecco ed il Resegone.


Ferrata del Corno Rat e Moregallo.


Ade osserva la strada percorsa oggi ed il canalone innevato che abbiamo disceso.


Una foto della primavera sbocciata sugli alberi.


Panorama sulla città ed i suoi monti.


Crocione..... non di vetta.


Un altro panorama dalla chiesetta.


Cucù !!!!!!!


Abitazioni del luogo e sullo sfondo il Cornizzolo.


Qualche foto ai mandorli in fiore.




Foto artistica di Ade.



Non ci resta che tornare alla macchina passando dalla strada che ci riporterà al Belvedere, attraversando la cascata.


La città si avvicina sempre più.


Eccoci giunti ormai alla fine della strada, due tornanti ancora e torneremo a calpestare l'asfalto.


FINE

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