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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 16 marzo 2013

Piani di Artavaggio - Cima di Piazzo 16-03-2013


Quando: 16 marzo 2013
Chi c'era: Tiziano, Adelina ed Emilio
Percorso: Stazione funivia Artavaggio (1624m) - Rifugio Cazzaniga-Merlin (1889m) - Cima di Piazzo (2057m) - Rifugio Cazzaniga-Merlin (1889m) - Moggio (890m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico) fino al rifugio Cazzaniga-Merlin, EE (escursionisti esperti) per la cima, E (escursionistico) il rientro a piedi dal rifugio
Tempo: 2,5 h per l'andata e 4 h per il ritorno

Seconda puntata ad Artavaggio con meta la Cima di Piazzo scampata al mio assalto la volta scorsa.
Oggi la combricola però è composta solo da tre partecipanti...... più altri quattro con cane al seguito trovati a prendere anche loro la funivia!!!

Prima corsa strapiena di gente e..... più gente.... più onde!!!
Arriviamo alla stazione di monte e ci troviamo di fronte un paesaggio noto con una leggera differenza: meno neve ma più freddo.


Molti più ghiaccioli che scendono dai tetti.


Partiamo ripercorrendo il tragitto che porta al Nicola.


La combricola si è fatta numerosa.


All'arrivo in stazione, si può ammirare bene il Grignone ed il suo muro del pianto.


Crocefisso e Sodadura sullo sfondo.


Sulla pista il gruppo viene fermato da un addetto che si rivela un altro attivista del forum: "silinve".


Ghiacciolini dai tetti.


Continuiamo sulla strada con un panorama stupendo.


Oggi è una bellissima giornata di sole.


Ne approfittiamo tutti per fare foto.


Cartello in legno dove l'altra volta avevamo fatto la foto di gruppo.


Ops....... è vero, adesso inizia un po' di salita!!!!


Emilio scatta!!!!


Un altra bella vista sul Grignone.


Da qui io ed Adelina lo seguiamo seminando il resto del gruppo che rimane indietro per fare foto.
Il Sodadura, spettacolare salita.


Rispetto alla scorsa uscita, il manto nevoso ha cambiato aspetto...la neve inizia a distaccarsi.


Momento divertente fotografico del tipo..... io fotografo te che fotografi me.




Ade artista.


Continuiamo a salire.


Panorami bellissimi.


Il rifugio è ormai vicino.


Giunti al Nicola ci fermiamo per aspettare gli altri e fare una pausa.



Da adesso in poi le strade si divideranno: noi andremo alla Cima di Piazzo e loro sul Sodadura.
Da questa parte il Sodadura...


....da questa parte il Piazzo.


Mentre loro proseguono di qua....


.....noi da quest'altra parte.....(questo cartello non c'era la volta prima?!?!)


Inizia l'attacco alla cima.


La prima parte consiste nel superare la prima elevazione; la si può aggirare a sinistra o salirne la cresta, noi scegliamo di restare a sinistra (dopo scopriremo che era meglio la cresta).
Il freddo di questi giorni ha però modificato notevolmente il manto nevoso, dove le semplici ciaspole bastavano due settimane prima, ora era necessario un passo fermo e buon equilibrio.
Vista la difficoltà del tratto, mi fermo a fare foto ed aiutiamo Adelina a mettere i ramponcini.
Finito il tratto di aggiramento, ci aspetta un piccolo canale che porta al collo di collegamento con la cresta evitata.


Ade è la prima volta che affronta un pendio di una certa pendenza.


Adesso gli tocca una mini-direttissima alla cima..... una piccola prefazione di quello che ci si trova a salire le Grigne in questo periodo invernale.


La moderata altezza permette di spaziare lungo tutto l'orizzonte.


In coda sul sentiero.


Ultimi metri......


....mentre gli altri sono ormai in cima da tanto.


Arriviamo anche noi!!!!!!


Un piccolo paradiso in terra, con la differenza che qui, rispetto al Sodaura, c'è spazio per prendere il sole.

 

Madonnina di vetta.


Foto ricordo della giornata. 



Notiamo che vicino alla cima la neve fa uno strano effetto....


....un vero proprio buco !!!!!


Questo signore sì che ha capito tutto della vita !!!!!


Un bellissimo 360 dalla cima.


Ora della discesa, indossiamo i ramponi.


La strada del ritorno è la stessa dell'andata.


Percorrendo a ritroso vediamo scorci di paesaggio non notati prima.


Scendendo si vede bene la vallata.



Torniamo al collo......ma decidiamo questa volta di scendere da una variante....


....puntiamo la cresta dritta davanti a noi!!!!!


Una volta girato l'angolo ci troviamo su di un pendio troppo ghiacciato, optiamo quindi di rimanere nella traccia e puntare dritti sulla cresta !!!!
Oplà...... si scavalca la cornice!!!!


CHE SPETTACOLO LA CRESTA!!!!!!!!!



E continuiamo a percorrerla fino in fondo....


.....percorrendo anche una ripida discesa finale.


Ci dirigiamo ora verso il posto dove mangeremo......


......no, non il Nicola....... il Cazzaniga !!!!!


Persone cordiali e simpatiche ci servono.


Il Nicola lo lasciamo alla finestra.


Anche gli zaini si riposano.


Come "dulcis in fundo"..... il "dulcis"!!!!




Oggi mi sento in vena, dopo aver scampato il pericolo durante l'ascesa, mi merito un grappino... ma non uno qualunque.......la "grand riserva"!!!
Dopo aver bevuto un bicchiere abbondante, la strada del ritorno non era più tanto lunga!!!!
La parte che adoro di più dell'inverno è che non sei obbligato a seguire la traccia ma puoi inventartela tu di sana pianta, passando anche in punti che senza neve non riusciresti a fare.
Salutiamo quindi il Piazzo.....


..... e ci buttiamo nelle neve fresca e nelle sue migliaia di geometrie.


Di qua... di là...... ovunque puoi andare!!!!!


Giù per una discesa......


..... giù per un'altra.


Però una cosa volevo fare...... riuscire a vedere il rifugio come nelle foto del forum, ovvero sopra il cucuzzolo di roccia.


Ed ecco finalmente l'immagine ricercata (sembra quasi un segnalibro).


Qui in un formato normale.


Continuiamo a scendere nella vallata immacolata ed a disegnare noi il sentiero.


A dir tutta la verità noi scendevamo realmente a caso ma avevo sempre in tasca una traccia GPS che mi aiutava a non allontanarmi troppo dall'imbocco del reale sentiero.
(Grazie a Simand a cui ho rubato la traccia e che se si mette a confronto con la nostra, si capisce di quanti anni era la "riserva" della grappa)
Ecco la traccia.



Ultimo saluto al Cazzaniga...... hip hip urrà!!!!


Tracce nel cielo.


Gobbe sulla neve.


Ormai la traccia è evidente.


Giungiamo al bivio dove tagliamo a destra per non tornare agli impianti ed evitare un strada inutile.
Sullo sfondo si vede la pista che scende a valle.


Adesso è un sentiero in mezzo al bosco.


Si passa vicino a dei bastioni di roccia.


Ex rifugio "i Bocia"


Quanta ferraglia !!!!!! Anche questa volta, non utilizzata....... mannaggia!!!!!


"Mi sento un po' come se una spada di Damocle mi pendesse in testa !!!!"
Non faccio in tempo a dirlo che un pezzo si stacca e...... cade vicino ad Ade ed Emilio che mi avevano gufato contro......hihihihihihihi!!!!
Però adesso........ via tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!


Ormai le temperature alte e la primavera alle porte, fanno scogliere la neve a bassa quota.


O forse no ?!?!?!?!


Facciamo metà e metà.



Arriviamo in prossimità di una strada mentre il via vai della funivia continua incessantemente a portare giù tutte le persone.


Piccola pausa ormai quasi arrivati.


Prigione di radici


Ed eccoci arrivati in città.


Ciao ciao funivia e Sodadura.


Tornati al punto di partenza.


Considerazione finale: "Davvero bel posto, consiglio un concatenamento delle due cime fatte tutte in cresta..... 10 e lode!"

FINE

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