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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 24 novembre 2013

Cimone di Margno 24-11-2013

Quando: 24 novembre 2013
Chi c'era: Tiziano 
Percorso: Paglio (1369m) - Pian delle Betulle (1458m) - Alpe Ortighera (1525m) - Larice bruciato (1708m) - Coma d'Olino (1781m) - Larice Bruciato (1708m) - Cantone Grande (1739m) - Comone di Margno (1805m) - Cima del Laghetto (1733) - Paglio (1369m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico) (a causa della neve, altrimenti T, turistico)
Tempo: 6 h l'intero anello (2 h per il Larice Bruciato)

A schiacciar un po' di neve c'è sempre tempo.
Uscita solitaria sulla neve per vedere come va il fisico e per ricaricare la mente, obbiettivo: un paio di cime sopra Paglio.


Arrivo di mattino al parcheggio di Paglio che mi da' il suo benvenuto con uno spettacoloso gioco di colori nel cielo che non vedevo da tantissimo tempo e che io personalmente adoro.


Indosso zaino e giacca e parto a percorrere la strada che mi porterà al Pian delle Betulle senza indossare le ghette, tanto la pista era battuta e davanti a me qualche sciatore la stava rimarcando.


Non faccio in tempo a fare 200 m che mi ritrovo in mezzo metro di neve per poter fotografare dei piccoli scorci della zona.


Buongiorno signor Legnone.


Dopo il battesimo della neve fuori traccia, ritorno in carreggiata e percorro la strada agro-silvo-pastorale.


In prossimità delle Betulle, mi attraggono questi ghiacciolini pendenti da una gronda e..... un altra sprofondata nella neve senza ghette !!!


Tra gli alberi spuntano cime maestose illuminate dalla luce del sole.


Il parco di Jungle Raider Park è coperto dalla neve.


Eccomi arrivato..... la foto classica non poteva mancare.


Noto un alberello solitario e mi addentro nel prato per poterlo fotografare.


Dietro di me il Legnone continua a guardarmi.


Panoramica di Pian delle Betulle.


Dopo essere sprofondato abbastanza nella neve durante il taglio del percorso in mezzo alla piana..... decido che sia meglio mettere le ghette !!! Adesso bisogna prendere una decisione: o tagliare per il bosco e saltare l'Alpe Ortighera o andare a fargli una visita....... decido per la visita. Mi incammino quindi lungo la strada che prosegue lungo la dorsale. Da adesso in poi, a guardarmi le spalle sarà il Grignone.


Eccomi giunto quasi all'Alpe dove il sole inizia a scaldare il percorso ed il mio cuore.


Alpe Ortighera.


Già che ci sono..... mi faccio una foto.


Da questo punto fino alla vetta dell'ultima cima, il sole continuerà ad essere un mio compagno di viaggio.


Una vista sul Pian delle Betulle dall'Alpe Ortighera.


Essendo un alpe, non poteva mancare una stalla per gli animali da fattoria, oggi rivisitata per l'occasione in veste invernale.... ed al quanto gelida !!!!


E dopo milioni di milioni di scatti....... PRESA !!!!!!!!


Tutto attorno il paesaggio è grandioso..... spazia dalla valle fino al lago sulla riva di Bellano.....


.....all'impetuoso gruppo delle Grigne.....


.... ai nuclei abitativi di Pasturo, Barzio e Maggio.


La giornata è stupenda e durante la salita incontro degli skialper che fanno avanti e indietro lungo i pendi del Cimone di Margno.


Arrivo all'incrocio della giornata, il Larice Bruciato.


La mia prima meta è la Cima di Olino, quindi proseguo in cresta in direzione della cappelletta commemorativa per poi proseguire seguendo le tracce esistenti.


Camminare fuori da una pista molto battuta per poter raggiungere la meta ambita mi ha fatto pensare al motivo sul quale ogni volta che mi porto dietro le ciaspole non le indossi e quando invece servono, non  le ho con me. Pace, iniziamo a sprofondare.


Il vento, essere in cresta, sprofondare nella neve..... se si chiude gli occhi non si nota la differenza tra essere qui o su di una montagna altissima. Per non parlare del paesaggio..... oggi sono il re del mondo, nessuna persona nella mia visuale, oggi tutto questo è solo per me.


E pensare che quando ero passato l'ultima volta per far visita al Santa Rita, l'atmosfera era completamente diversa.


Città in valle: Primaluna, Introbio, Barzio, Pasturo e Maggio.


Lascio questo incanto per tornare indietro, mi volto e me ne appare un altro.


Trovo anche un angoletto leggermente fuori traccia dove riesco a fare qualche foto alla città di Premana...


...ed ad un alberello tutto solo.


Rieccomi al Larice Bruciato verso l'ora di pranzo dove una nutrita schiera di escursionisti sta già banchettando.


Ne approfitto anch'io per fare una pausa e magiare qualcosina, per poi ripartire puntando il Cimone di Margno.


Durante il sali e scendi, si passa anche dalla cima Cantone Grande dove si vede bene la prossima cima da raggiungere.


Uno sguardo indietro per vedere la strada fatta.


Eccomi giunto in cima.


Croce e....


....indicatore di cime.


La giornata è stata stupenda fino ad ora, dove mi sono trovato a fare delle considerazioni quando ho visto che la croce e l'indicatore venivano trattati rispettivamente come appendiabiti e tavolino. Ora, escludendo la religiosità del simbolo della croce (ognuno ha le sue idee), perché utilizzare degli oggetti posti all'uso comune come oggetti personali di casa propria???? Troppa fatica per qualcuno a piantare gli sci nella neve??? Forse troppo fredda la neve per lo zaino di ultima generazione e della marca più costosa??? Oppure lungi da me sedermi sulla neve a magiare o portarmi dietro una copertura per il mio sedere caldo perché non troverebbe spazio sempre nel mio ultimissimo zaino che non deve essere più di 10 litri altrimenti non sono professionale???
Tornando alla gita, adesso tocca capire come tornare alla macchina. Dopo aver chiesto informazioni, mi consigliano di scendere direttamente alla fine dell'impianto di risalita e di percorrere la pista fino a giungere al parcheggio. Noto però delle tracce sulla destra e mi domando dove portino, scoprirò a breve che era il percorso originale per giungere in vetta evitando la pista.


In ogni caso, essendo in "pista", continuo a scendere puntando  la stazione a monte degli impianti di risalita del Pian delle Betulle (anche se non si nota tanto, a destra, prima del bosco, si vede il sentiero).


Vista da davanti, si nota bene la pista e sulla sinistra, sulla piccola crestina, il sentiero.


Arrivo alla stazione sciistica e mi sento un po' osservato....... forse ho visto troppi film di x-file... bah !!!


Oggi non è in funzione nessun impianto, forse dipende anche dal fatto che la funivia che porta al Pian delle Betulle è soggetta a gravi problemi di funzionamento, sopratutto economici.


Gira che ti rigira, decido di puntare la pista di discesa e farmela tutta. Ora, non sono sicuro, avendo fatto solo discesa, dovrei anche essere passato dalla Cima del Laghetto, che non ho capito bene se fosse dove arriva la seggiovia o la collinetta da parte......ma ribadisco, non conoscendo bene il posto, non ne ho la certezza.


La prossima volata mi porto dietro il bob e scendo con quello !!!!! 


Giungo ormai quasi alla fine del mio anello, un ultima foto alla chiesetta degli alpini in ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale.


Considerazione finale: un toccasana questa giornata, non vedo l'ora della prossima uscita sulla neve!!!


FINE

1 commento:

  1. Assolutamente d'accordo sull'ignoranza di alcune persone, hai ragione.
    Grande racconto.

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