Chi c'era: Tiziano, Adelina ed Alaska
Percorso: Parco del Vicerè (900m) - Rifugio Cacciatori - Capanna Mara (1125m)
Difficoltà escursionismo: T (turistico)
Tempo: 1,5 h l'andata, 1 h il ritorno
Percorso GPS: Capanna Mara 22-01-2014
Portiamo a spasso il cane !!
Visto che sembra piacerli andare per i monti..... questa volta decidiamo di farle conoscere anche la neve.
Ripeschiamo un percorso fatto un po' di tempo fa' all'Alpe del Viceré che toccava svariate cime ed estrapoliamo la parte più semplice.
Parcheggiamo al parco e ci prepariamo a seguire la strada che ci porterà a Capanna Mara.
Già al parcheggio affiorano vecchi ricordi.... qui il rifugio appena sotto al Monte Bolettone.
La primissima parte consiste nel percorrere il tratto finale della strada asfaltata fino a giungere al Rifugio Cacciatori.
Oggi finalmente non è una giornata piovosa.
La strada prosegue su percorso sterrato dove incontriamo un fuoristrada al quanto catenato !!! Chissà cosa ci aspetta !!
Alaska ha appena scoperto che con le sue zampe è capace di fare delle buche nel terreno e testa la sua nuova abilità appena le è possibile.
Il percorso è alla portata di tutti e si svolge su tratti di terreno sconnessi intervallati da zone cementate con sassi.
"Cerca il tartufo.... trova il tartufo.... scava..... scava !!!!!!"
Pausa.
Ed ecco finalmente spuntare la neve...... Alaska ci si tuffa a capofitto e sono costretto a trascinarla con forza.... anche se a lei sembra non dispiacere scivolarci sopra.
Dopo numerose peripezie e..... trascinamenti vari (volontari e non)......
.........riusciamo a giungere a destinazione: Capanna Mara.
Qui facciamo un pranzetto veloce all'aperto perché il rifugio è chiuso.
"Hai visto cosa ho fatto? A destra come sono adesso e a sinistra come voglio diventare !!!
Il rientro si sviluppa sulla medesima tratta fatta per l'andata.
"Aiuto Alaska... mi è sparito il piede !!! Trovalo !!"
Ha talmente sprecato energie a rotolarsi e scavare nella neve che, una volta tornati alla panchina della sosta dell'andata, e dopo averla riconosciuta, Alaska decide che è ora di fermarsi. Si accuccia sotto rannicchiandosi e non ne voleva sapere più di muoversi. Purtroppo non si può troppo aspettare in quel luogo, decido quindi di prenderla in braccio e di portarla fino alla macchina.
Ovviamente, essendo donna come la padrona, gli ultimi metri di strada mi fa' intendere che vuole percorrerli personalmente; allora la appoggio per terra e come se niente fosse inizia a camminare fino alla macchina ed una volta giunti a destinazione, mi istiga al gioco partendo a razzo nel parcheggio come se non avesse mai avuto bisogno di riposare................ non so' quanto fosse stata realmente stanca ma un leggero dubbio su una presa di fondelli alla mia persona rimane !?!?!
FINE
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