Ade e Titi: Corno Rat 10-05-2014

sabato 10 maggio 2014

Corno Rat 10-05-2014

Quando: 10 maggio 2014

Chi c'era: Tiziano

Percorso: loc. Belvedere di Valmadrera - San Tomaso (580m) - Corno Rat (905m) - San Tomaso (580m) - loc. Belvedere di Valmadrera

Difficoltà escursionismo: EEA (escursionisti esperti attrezzati)

Tempo: 2 h per l'andata e 1 h per il ritorno

Percorso GPS: Corno Rat 10-05-2014

Oggi si stacca..... mattinata esclusivamente personale.... si va a mungere!!

Lasciato a casa Alaska ed Adelina, vado e dedicarmi ad un'uscita che in alternativa non avrei potuto fare: vado a percorrere la ferrata "Itinerario Attrezzato 30° OSA".

Il naturale proseguo di questo giro suggerisce di continuare fino al Corno Orientale e concludere il tutto con un ultimo tratto attrezzato fino a giungere in cima ma devo tornare a casa per pranzo e per portare fuori il cane.

Percorro la strada che mi porta a San Tomaso. Da qui seguo le indicazioni per la ferrata che si può già vedere in lontananza....

.....è quel muro davanti a me.

Seguo il sentiero e le indicazioni.

Dopo circa un ora dalla macchina, arrivo all'attacco della ferrata. Tutta la ferrata è famosa per i suoi tratti verticali e i sui pochi appigli naturali disponibili, inoltre, vista la fortissima frequentazione, è molto unta. Il primo tratto in particolare è quasi come arrampicare sul sapone.

Volendo, proseguendo su un sentiero che costeggia la placconata, si può saltare questo pezzo ma visto che sono curioso e non devo andare oltre il corno, io ci provo. Fin da subito capisco che le mani mi serviranno ben poco, pochi appigli e quelli che ci sono, scivolano. Non mi resta che prendere il cavo e la catena ed issarmi, sfrutterò il più possibile i piedi.

Fare foto durante la via mi risulta difficile, troppo verticale per potersi fermare e, dove possibile, si è attaccati alla roccia e se si vuole fare qualcosa, bisogna agganciarsi ed esporsi. Arrivo alla fine del primo pezzo....

.....sfrutto le altre persone come soggetti per la composizione. Usciti da questi 45 metri circa, si arriva ad un piccolo pianerottolo dove, seguendo un sentiero.....

.....si arriva a prendere la seconda tratta della ferrata.

Come detto prima, la via è molto verticale e spazio per superare altre persone risiedono solo in alcuni spazi.

I pioli a staffa sono ovunque e necessari se non siete ottimi scalatori. Io sinceramente, visto le condizioni della via, la affronto aiutandomi con tutto quello che c'è.

Alla fine della scalinata, il passaggio con mezza spaccata molto coreografico con annesso panorama.

Proseguo con l'ascesa....

....fino ad arrivare alla seconda terrazza. Qui mi fermo per fare una piccola pausa, la calura del giorno richiede un po di idratazione e le mani sudate sul cavo metallico, mi hanno provocato qualche bolla che inizia a darmi fastidio.

Ultima tratta, una parete, sempre verticale, non molto lunga, che ti permette però di iniziare a togliere le mani dalla catena e metterle sulla roccia.

Panorama dalla ferrata.

Come regalo finale, per gli ultimi 2/3 metri, la catena sale dritta per un piccolo spuntone, ignorando un più facile canale alla destra. Ma che simpatici quelli della OSA !!!!