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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 25 maggio 2014

Monte Fopa, Monte Nuvolone, rifugio Martina 25-05-2014

Quando: 25 maggio 2014
Chi c'era: Tiziano ed Alaska
Percorso: Parcheggio - Alpe del Ville - Alpe del Sasso - Monte Fopa (1116m) - Bocchetta di Lezzeno (1006m) - Bocchetta del Nuvolone (939m) - Monte Nuvolone (1092m) - Belvedere del Nuvolone (1010m) - Bocchetta del Nuvolone (939m) - Paum (957m) - Alpe del Ville - Rifugio Martina (1231m) - Parcheggio
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico)
Tempo: 2 h per l'andata fino al Belvedere, 3 h per il ritorno fino all'Alpe del Ville,  30 min. per raggiungere il rifugio Martina.

Già che ci siamo.... chiudiamo la scoperta del DTL con un'altra uscita, sulla tratta che collega il San Primo con Bellagio.

Guardo un po' in giro su internet e nei vari forum e programmo un giretto in zona dorsale che comprenda il sentiero, e già che ci sono, anche il rifugio Martina per poterlo vedere.


Arrivo con la macchina fino al cancello di proprietà che delimita il tratto privato della località San Primo. Il cartello che indica il rifugio è un po' ottimista, in seguito scoprirò che servono alcuni minuti in più.


Iniziamo a camminare seguendo la strada sterrata che collega i vari alpeggi fino a trovare delle indicazioni. Per prima cosa mi dirigo verso il sentiero della dorsale del triangolo lariano che si sviluppa per cresta, ovvero la variante del sentiero originale.


Per il momento lascio stare le indicazioni per il Martina e proseguo con la strada di centro...


....anche perché quella alla destra sarà poi il percorso del ritorno, sempre per la dorsale, dal sentiero principale, segnato con il numero 1. 


La prima parte è pianeggiante e passa in mezzo alle baite.


Il panorama è molto bello anche se le nuvole e la luce smorta che filtra, non permettono di guardare lontano nell'orizzonte.


Anche qui, incontro una neviera.


Si può vedere bene la cresta che faremo oggi , con tutti i suoi cucuzzoli, fino all'ultima elevazione, il monte Nuvolone.


Alle nostre spalle, la ex colonia Bonomelli e la strada sterrata che gli passa accanto che porta al parcheggio.


Ad un certo punto, però, la strada si interrompe... secondo la cartina si poteva raggiungere la prima cima tranquillamente, invece, un cartello lo impedisce. Bisogna deviare per un sentiero che passa a destra, accanto alla proprietà...


.....sentiero immerso nel bosco che ci fa capire che la natura farà da padrona lungo tutto il tragitto.


Come indicazioni trovo numerosi segnavia segnati a vernice, ed ogni tanto qualche cartello. Le segnalazioni non mancano e non faccio fatica a seguire la traccia....


....solo che, non mi va giù che sulla mappa si poteva raggiungere la cima e mi ritrovo invece a pochi passi dalla massima elevazione....


....lego Alaska ad un albero e mi arrampico su qualche roccetta fino a raggiungere il punto più alto del monte Fopa da dove riesco anche ad intravvedere un assaggio del panorama con vista lago....


....e dove posso ammirare anche tutta la dorsale longitudinale del monte San Primo, comprensiva della vetta.


Torno sui miei passi, ed insieme alla cagnolona, proseguo il giro.
Durante la scorribanda incontriamo piccole case isolate...


... o raggruppate in piccolissimi centri come questo chiamato Colmenetta.


In queste piccole radure, si riesce a vedersi attorno senza avere l'ostacolo degli alberi che nel bosco impediscono la visuale. In primo piano il monte Ponciv che si raggiunge per andare sul San Primo e sullo sfondo le Grigne.


Ritorniamo circondati dal bosco fino ad arrivare alla bocchetta di Lezzeno che, seguendo le indicazioni...


.....porta ad incrociare un'altra strada privata del nucleo di Paum.


Proseguendo in ascesa sulla nuova strada, rincontriamo le indicazioni per il sentiero principale...


....fino ad imbattersi, o meglio sbattere, contro questa abitazione dove un cartello artigianale indica di seguire il sentiero in discesa alla destra della proprietà.


Da qui si prosegue sempre per sentiero passando accanto al Ceppo del Mucchio fino a giungere alla Baita del Canto. Una bellissima casetta isolata da tutti con un bellissimo panorama.


Superato l'edificio, sempre per sentiero immerso nel bosco....


...si giunge al Roccolo e poco più avanti...


...alla bocchetta del Nuvolone. Da questo punto, per giungere in cima, ci sono due strade, la prima segue il percorso della cresta sud per un sentiero ripido ma non trovando le indicazioni, o più in realtà, sbagliando ad imboccare il sentiero...seguo la seconda scelta: percorre lateralmente l'elevazione girandoci attorno e salendo poi dalla cresta nord.


La parte più impegnativa di tutto il percorso si trova qui.....


...accanto ad una grotta adibita a cappella votiva...


....dove il sentiero impenna bruscamente e costringe ad utilizzare qualche forza in più per superare l'ostacolo. Nulla di cui preoccuparsi, è solo che si arriva dovo aver percorso un sentiero prettamente in discesa e trovarsi davanti un piccolo muro costringe a cambiare metodo di camminata.


Pausa dopo lo sforzo.


Il sentiero prosegue ora in salita costeggiando dei ruderi...


...fino al bivio per la vetta.


Volendo vedere la cima, seguo le indicazioni a sinistra ma non trovo un sentiero da seguire, riesco ad intravvedere una piccola traccia e qualcosa che sembra uno scolo dell'acqua ripido che sale verso la cresta.
Decido di provare a seguire l'esile traccia.... ma quasi subito si interrompe lasciandomi in un piccolo campo erboso pieno di narcisi.


Ritorno allora indietro e mi dirigo verso un rudere e quello che sembra una traccia di scolo per l'acqua. Osservando bene, il percorso all'inizio segue la pendenza del terreno ma più in altro cambia direzione e non segue più la naturale pendenza del terreno..... proviamo ad andare.


Questa volta è giusto, trovo poco più avanti un sentiero che mi porterà in cima...... e....... nulla, dalla cima del monte Nuvolone, non si vede nulla.


Ridiscendiamo al bivio, me la aspettavo la scarsa visibilità, avevo letto appunto che si consigliava di proseguire verso il belvedere..... allora, andiamo verso il belvedere.


Adesso ci siamo..... finalmente un panorama degno di nome.
Punta di Bellagio.


Qualche metro più avanti , dove Alaska già mi aspetta, mi ritrovo in un punto panoramico estremamente bello...


.....che spazia su tutto il lago di Como. L'intera gita è stata ripagata da questa visuale.


Leggiucchiando qua e la, sempre in internet, vengo a conoscenza che da questo punto si può vedere Villa Balbianello a Lenno dove hanno girato delle scene di Star Wars II - L'attacco dei cloni.


Monte di Lenno, Monte Galbiga, Monte di Tremezzo e Monte Crocione...... ci sto lavorando.


E poi verso nord, fino a vedere ciò che permette la giornata di oggi.


Siamo a metà uscita, adesso dobbiamo tornare indietro per andare a vedere il sentiero DTL numero 1 ed il rifugio Martina. Essendo anche ora di pranzo, ci fermiamo a mangiare in zona della Baita del Canto dove oltre al cibo, ci gustiamo anche il panorama. Finito di mangiare, torniamo a percorrere il sentiero fatto all'andata in direzione della bocchetta di Lezzeno.....


....ma in prossimità della strada privata cementata di Paum, anziché rimetterci nel bosco e trovarci alla bocchetta, scegliamo di percorrerla in discesa.


La scelta di scendere per la strada è dovuta al fatto di potersi ricongiungere con il sentiero della dorsale che non passa per la cresta.


Raggiungiamo la fine della strada dove troviamo una biforcazione...


....dove, attraverso segnaletiche, capisco che la strada è quella giusta. Sentiero 39 per la via di cresta e sentiero 1 per la dorsale normale.


Imbocchiamo ora la strada più a sinistra che porterà al centro di Paum.


Qui troviamo anche la possibilità di rifornirci di acqua.


Panorama dalla strada di Paum verso le Grigne.


La strada finisce qui, adesso bisogna prendere il sentiero.


Questo tratto di sentiero si trova in uno stato di abbandono, con i rami degli alberi che ostacola il passaggio e la vegetazione del sottobosco sempre più in aumento. Trovo addirittura una specie di cancello che sembra non volerti lasciar passare ma dopo una attenta analisi della mappa e dei segni pitturati sui tronchi degli alberi in zona, decido di aprirlo e proseguire oltre comunque.


Man mano che si avanza in salita, la traccia sembra più evidente anche se spesso viene deviata da alberi dislocati a terra. Molto probabilmente la zona è poco frequentata e la manutenzione non viene fatta.


Più ci avviciniamo all'alpeggio del Ville, più il sentiero è tenuto pulito.


Riconosco quell'abitazione, è dove ho fatto la foto alla neviera al mattino.


Anche Alaska si accorge che siamo arrivati al punto di partenza.


Ultimi metri, sempre in salita, passando accanto all'abitazione della quarta foto, dove al mattino, avevo  predetto che sarei spuntato nel ritorno.


Giunti al primo bivio e vista l'ora, decido di andare a vedere anche il rifugio Martina, perciò ci incamminiamo sulla strada privata che porta al rifugio.


Dalla strada è possibile vedere un bel panorama.


Incontriamo anche alcuni piccoli stagni e....


...dopo mezzora e non dieci minuti.... arriviamo al rifugio.


Essendo domenica pomeriggio ed essendo una meta di facile raggiungimento, il rifugio è pieno di gente di ogni tipo, manca solo ragazze in tacchi e uomini in giacca e cravatta......solo..... oppure no, forse ci sono anche quelli.


A me personalmente la ressa non mi piace perché spesso e volentieri è associata anche alla poca educazione delle persone. Arrivo giusto sul piccolo pianoro appena sotto al rifugio per scattare una foto del panorama che si vede...


...per poi tornare indietro e trovarmi un piccolo spazio dove riposarci, preferibilmente lontano dalla ressa.


Per assaggiare la cucina del rifugio ci sarà tempo, non voglio rovinarmi l'uscita andando magari a litigare con qualche persona a causa di cani, mi siedo in disparte con Alaska all'ombra di un albero per farle recuperare un po' di forze.... poi non ci resta che scendere dalla strada per raggiungere il parcheggio che nel frattempo si è trasformato in una sorta di agglomerato di macchine l'una sull'altra alla ricerca di uno spiazzo dove parcheggiare e..... come se niente fosse, eccolo comparire...... con mocassini e vestiti firmati, parcheggiare la macchina di lusso e prendere la strada per il rifugio....... lo avevo detto che c'era !!! Però mi è sfuggito il tacco 12 !!!!

FINE

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