Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 21 giugno 2014

Rifugio Buzzoni 21-06-2014

Quando: 21 giugno 2014
Chi c'era: Tiziano ed Alaska
Percorso: Funivia di Barzio (830m) - Rifugio Buzzoni (1590m)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico) - fare comunque attenzione al percorso accidentato causa valanghe dell'inverno scorso, sconsigliato a cani non abituati a sentieri con superamento di piccoli passaggi su rocce
Tempo: 2 h e 45 min. per l'andata e 3 h e 20 min. per il ritorno (compreso di riposino)

Gita rimandata per scarsa conoscenza della zona e per consigli sull'aspettare per poter portare Alaska causa passaggi su rocce e ghiaccio. Bhé.... adesso che però non c'è più neve.... non c'è motivo di non provarci !!!


Del Buzzoni ne ho sentito parlare bene, soprattutto della cucina, la curiosità poi di vedere come era il sentiero numero 19 ha fatto nascere la voglia di andare a fare un giro. La partenza avviene dal piazzale della funivia di Barzio. Da qui si prende la strada sterrata appena fuori dal cancello che porta all'interno della valle.


Il primo tratto è in comune con l'uscita per arrivare ai Piani di Bobbio, volendo basta dare una sbirciata anche al post dell'uscita inerente per vedere alcune foto in più del percorso. Oggi, al bivio con la santella, anziché girare a destra, prendiamo la strada che si sviluppa a sinistra e novità di oggi, la fontana funziona.


Percorriamo i prati di Nava di Barzio in direzione dell'agriturismo "Al Pascolo".


Lo superiamo e continuiamo a camminare in falso piano verso la località "Nava di Sotto" dove scorgiamo la Valsassina con le città di Introbio, Primaluna, Cortenova ed ultima in fondo Taceno. Questo sarà l'unico paesaggio che vedremo in tutta la giornata.


Continuando sempre dritti si arriva al Passo di Nava.


Proseguendo lungo il cammino, la strada sterrata lascia il posto al sentiero. Le caratteristiche di questo luogo lasciano intendere che nei mesi invernali, la neve fa da padrona, modificando ripetutamente il paesaggio boschivo ed obbligando ad una manutenzione costante tutta la traccia.


Spesso e volentieri, a causa del percorso geologico del sentiero, ci si trova ad attraversare piccole gole di piccole valli rimanendo sempre in costa lungo tutto il pendio. Eccoci al primo guado da superare con l'ostacolo di qualche roccetta per Alaska. Avevo qualche preoccupazione sulle possibilità di superarlo con lei e di primo acchito vedendola puntare a valle e non a monte, stavo già pensando a tornare indietro ma..... facendo un tentativo e solamente indicandogli la strada da fare, è tornata indietro e si è diretta verso le rocce, da quel punto, indicandole ancora con il dito la direzione, non ha fatto storie, anzi, è partita decisa prima ancora che potessi capire dove passare in modo più agevole. Problema superato !!!


Tra l'altro, l'arrampicare tra le rocce, deve anche essergli piaciuto perché preferiva salire su di esse che seguire il sentiero successivo. Alla fine del pezzo in brutte condizioni, una fontana avvisa che la pacchia è finita e che da adesso in poi è tutta salita.


Come accennato prima, la visuale dal sentiero è ostruita dalla vegetazione, perciò le foto di questo post sono incentrate maggiormente sul sentiero e sui suoi bivi. In zona Alpe Piancagianni ne incontriamo uno.


Continuiamo a salire ed a passare in diverse gole dove dei torrenti con acqua fresca e limpida danno la possibilità ad Alaska di dissetarsi.


La potenza della neve si osserva ovunque, soprattutto nelle numerose piante da fusto medio-grande, abbattute come fuscelli lungo il sentiero.


Arriviamo al successivo bivio in zona Alpe Tee. Qui finalmente il sentiero inizia ad essere meno ripido rispetto a prima e la cosa ci sollazza al quanto !!!


Manca ancora un po' ad arrivare alla nostra meta...... proseguiamo fino a raggiungere l'ultimo bivio all'alpe Motta dove....


.....girando la testa a sinistra, vediamo il rifugio Buzzoni.


Arriviamo mostruosamente presto e mentre aspettiamo per mangiare qualcosa, ne approfittiamo per fare qualche foto.


Mentre aspettiamo il rifugio si riempe di gente di ogni tipo: da chi è arrivato dal sentiero come noi e da chi ha invece preso la funivia e si è avvicinato scendendo dalla cresta passando dal Passo del Gandazzo.


Purtroppo le nuvole impediscono la visuale sulla valle, quindi ripiego sulla cappella di fronte all'edificio...


.....e sui fiori alla sua base.


La giornata stava passando in modo meraviglioso, la salita era andata tutta bene, non avevamo avuto problemi e ci stavamo rilassando al rifugio..... solo che, di gente idiota ed ignorante ne è piena il mondo. Un incontro inatteso con una persona (e non ho detto signore perché la parola stessa implica del rispetto) arriva tutto tranquillo con un cane slegato mentre ero andato ai servizi ed avevo legato fuori Alaska. Dal bagno sento abbaiare e velocizzando il tutto... esco a vedere cosa sta succedendo: quella persona era arrivata lasciando tranquillamente il cane sciolto e si era avvicinata al mio per poter prendere dell'acqua NON POTABILE da dare al suo e poi, non contento, entra nel bagno lasciando fuori libero il cane sbattendosene completamente di quello che poteva accadere...... In quel momento capisco che è meglio allontanarsi da gente come lui e ritorno al balcone del rifugio nel mio angoletto dove avevo lasciato la mia roba e le ciotole di Alaska, in disparte da tutti. Finito? Magari....... quel cog....ne tutto tranquillo, lasciando sempre libero il cane, arriva davanti all'ingresso del rifugio e si dirige verso di me !!!!! Ma allora sei sc...mo !!!! Il cane, che nulla ha colpa, di istinto si dirige verso le ciotole di Alaska che di colpo diventa furiosa perché le stanno per rubare il cibo...... e lui, il cog..ne, ha solo la pretesa di dirmi: "...ma allora il tuo cane è cattivo..."..... io non so cosa sia successo in quel momento, probabilmente ero stanco della settimana e mi preoccupavo più di Alaska che di quello che diceva ma non ho reagito e non gli ho tirato un pugno in faccia.... solo che, non contento e solo dopo che gli ho detto di mettere il guinzaglio al suo cane..... gli è arrivato il colpo di genio....... si siede a meno di due metri da me con il cane !!!! Hai a disposizione una montagna e tu decidi di metterti accanto a me !!!!!!!!!!! Ovviamente tra Alaska e l'altro cane non scorreva più buon sangue ed ogni due per tre tentavano di mordersi.
Cosa avrei dovuto fare? Io non ero in condizioni fisiche e psicologiche di restare fermo a mangiare mentre sotto al tavolo poteva scoppiare la terza guerra mondiale..... il cog...ne stava iniziando a bere ed ad impartire gli ordini a tutti quelli che erano seduti vicini arrivando anche a far chiudere l'ombrellone che faceva ombra solo perché così voleva lui alla faccia degli altri.....
A quel punto ho disdetto l'ordinazione e sono tornato a valle ripercorrendo il sentiero fatto all'andata cercando di sbollire la rabbia che avevo in corpo facendo qualche pausa per mangiare un boccone e per recuperare le forza a me ed ad Alaska che non era riuscita a fare il pisolino abitudinale al rifugio.
A grande stupore, durante la discesa, Alaska non dava segni di cedimento ed anche le preoccupazioni sui tratti difficili incontrati all'andata erano svanite vedendola scendere con disinvoltura le rocce..... ma forse ho parlato troppo presto.......


......giunti  a meno di 20 minuti dalla macchina, Alaska decide che è tempo di riposare e si posiziona proprio in mezzo alla pista di Downhill all'imbocco del passaggio di "Gravità 0" !!!!! Dopo svariati tentativi di spostarla, il passaggio a tuono di una bicicletta le fa cambiare idea e finalmente ci mettiamo in un punto meno pericoloso. Adesso può riposare tranquillamente senza essere disturbata.... infondo se l'è meritato. Mi siedo accanto a lei ed aspetto che si svegli.... dopotutto, andare in montagna con lei è anche questo: attendere il compagno più debole facendogli la guardia mentre dorme..... ahahahahahaah !!!!!


FINE

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