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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 22 novembre 2014

Bregagno da Labbio (tentativo) 22-11-2014

Quando: 22 novembre 2014
Chi c'era: Tiziano
Percorso: Monti di Labbio (1020m) - San Bernardo (1105m) - La Portera (1840m)
Sentieri: traccia su  neve (Alta Via dei Monti Lariani n.2)
Difficoltà escursionismo proposta: EE (escursionisti esperti)
Difficoltà cane proposta: con le condizioni di neve incontrata, direi sentiero a tratti difficoltoso ai cani causa passaggi su roccia evitabili con alternative esposte.
Acqua: al parcheggio, fontana potabile, mentre sul percorso, poco dopo la chiesetta, si incontrano tre diversi punti ma solo sul primo c'è affisso un cartello con la dicitura "non potabile"
Tempo relativo all'uscita: 3,5 h l'andata e 2,5 h il rientro

Non c'è due senza tre...... anche questa volta non arrivo in cima ma invidierete tantissimo il luogo dove ho pranzato oggi.



La prima volta che ci tentammo risale a gennaio dell'anno scorso dove programmammo di salire dal versante est passando dalla chiesetta di Sant'Amate. Quella volta, tutto finì proprio alla chiesetta.
La mia uscita, invece, prevede  di attaccare la cima da nord e, tramite tutta la cresta, giungere nel punto più alto. La strada che collega il paesino di Croda, sopra a Musso, con i Monti di Labbio, dove parcheggiare, risulta a pagamento e visto che siamo in italia..... il biglietto si può prendere solo dopo le 8 in comune..... meno male che, in modo estremamente gentile, i proprietari dell'Agriturismo Labbio, oltre a darmi indicazioni in merito all'uscita, si sono resi disponibili a consegnarmi un gratta&sosta presso la loro stalla un'ora prima rispetto alla vita cittadina.
Arrivo quindi alla fine della strada mandando qualche benedizioni, visto il manto stradale più adatto ad un fuori strada che ad una macchina semplice, ma sempre in tema con la prima meta di oggi.


Imboccando il sentiero verso nord, le indicazioni mi portano alla chiesetta di San Bernardo.


Il panorama è eccezionale, sapevo di trovarlo così, ed è anche un motivo per la scelta dell'uscita.


A meno di mezzora giungo alla chiesetta.


Si trova proprio sulla bocchetta tra la lunga cresta nord del Bregagno e la piccola cima del Sasso di Tegano.


Da qui si intravvede anche l'anticima della vetta.


Tornerò dopo a vederla meglio, ora mi aspetta una lunga camminata e mi dirigo preso una fontana lungo l'erbosa cresta.


L'itinerario non fa altro che seguire tutti i gradoni che la cresta morfologicamente crea per poter salire di elevazione..... oggi in particolare, l'ambiente intero sembra una piccola montagna himalayana: parto con l'alba appena sorta, cammino nel bosco autunnale, supero il limite degli alberi, mi incammino su enormi distese di prato fino a diventare una zona brulla, la prima neve ghiacciata, le roccette di misto e più salgo più i mie piedi affondano nella neve e nel vuoto assoluto.


Prima di toccare "l'inverno", passo vicino ad una pozza che serve a far abbeverare gli animali d'estate vicino ad un alpeggio.


Oggi non uno ma ben due soli !!!!!


Per tutta l'uscita gli unici esseri viventi incontrati sono state queste capre.


Adesso sì che incominciamo a ragionare.


Con la neve che copre i prati è difficile capire che traccia seguire. Le orme che inseguo sono probabilmente datate di qualche giorno e più avanzo più ne ho la certezza.


Non conoscendo la zona, mi affido completamente alle orme che mi portano ad una piccola parete dove mi costringono anche ad arrampicare un po', solo qualche metro.


La vista è davvero bellissima.


Sono ormai sulla cresta vera e propria a seguire orme di uomini e di animali sia domestici che selvatici.


Laggiù inizia il lago.


Sono arrivato ad un punto abbastanza alto, dove la cresta devia alla mia destra, riesco a scorgere la croce. Non si trova sull'elevazione di destra ma su quella leggermente alla sua sinistra..... sembra non arrivare mai.


Ne approfitto per fare delle belle foto al lago.


In fondo, le montagne di casa mia.


Essere da soli, senza rumori, senza la presenza di nessun altro, sul deserto della neve....... è davvero molto bello.


Ecco all'improvviso l'unico segno dell'uomo: il rifugio Alpe Palù, che compare all'improvviso lungo le pendici innevate.


Continuo la mia camminata accompagnato dalle creste formate dal vento.


Ed ecco qui dove ho deciso di fermarmi. So' di non essere abbastanza pratico delle uscite invernali ma la mia lacuna è compensata da un pensiero chiaro e pulito: in montagna si sale ma..... si deve anche scendere. Quella punta con quella neve dove le orme segnano di andare non mi convince....ovvero, nel senso più specifico: salire ci sarei anche riuscito ma a scendere? Sarei stato in grado di scendere nel pomeriggio con il mio ginocchio zifulino?


Alla fine è stato bello anche giungere fino a qui, perché cercasi dei guai? Posso benissimo ritornare con condizioni migliori e poi........ vuoi mettere avere un paesaggio così mentre si pranza?


Decido di tornare indietro e di sistemarmi poco più sotto, in zona La Portera dove una superficie più ampia e meno ripida mi permette di fare una lunga pausa prima di tornare sui miei passi e ridiscendere il percorso di cresta.


Antizoccolo -20%...... nel senso che te lo leva o che te lo aggiunge???


Dopo aver mangiucchiato qualcosa, rientro a valle, l'unico mio nemico è il tempo, le giornate si accorciano e la luce sparisce prima.


Sono davvero dei bei posti.


Pausa asciugatura ramponi.


Avendo più tempo, mi dedico a fare foto del paesaggio.


Mi fermo anche un attimo nei pressi dell'ultima fontana.....


..... e carico un po' le batterie.


Pietra sacrificale ???


Ridiscendendo passo dal laghetto/pozza.....


....fino a giungere alla chiesetta ed a vedere bene la cima del Sasso di Tegano.


San Bernardo...... fermiamoci anche qui.



Foto del suo interno.....



.... e dal balcone dell'ingresso.





Manca poco e sono di nuovo in macchina ad affrontare la "deliziosa" strada sterrata che mi riporta alla cittadina in riva al lago. Anche a scendere..... qualche nome sfugge. Durante il rientro in macchina, un piccolo languorino mi fa accostare in un parcheggio dove noto una barchetta che ha appena lasciato il porto. La parte sinistra del lago la trovo estremamente propensa alle fotografie, probabilmente un mio personale fattore visivo ma trovo più bello vedere dalla parte di Como la sponda di Lecco.



Il Legnone e la Cima Scoggione imbiancate.


Verso nord: l'inizio della cresta del Berlinghera, la Valle dei Ratti con il Tracciolino e la Val Codera.


Anche Alaska ha voglia di uscire, anche se da una zampa ha appena smesso di zoppicare, allora decido di andare il giorno dopo, domenica, in Erna sfruttando la funivia.
La neve !!!! Era da più di un anno che non la vedeva così tanta !!!! Quasi non faccio a tempo a liberarla che mi fa cadere pur di correre su di essa.
Morale della favola, in giro di qualche minuto corre la maratona di Atlanta su neve e già sulla corsa del ritorno della funivia da segni di abbiocco compulsivo.... ahahahahah. Almeno si è un po' sfogata, anche se non è guarita del tutto dallo zoppichio.


FINE

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