Chi c'era: Tiziano, Ivan, Luca, Matteo e Mattia
Percorso: San Giuseppe (1468m) - Torrente Mallero
Sentieri: -
Difficoltà escursionismo proposta: -
Difficoltà alpinistica proposta: III/4
Tipo di salita alpinistica proposta: AG
Difficoltà cane proposta: percorso NON adatto ai cani.
Logistica cane: per chi non arrampica su ghiaccio, nei pressi del paese, vi sono parchi e possibili sentieri per ciaspole
Acqua: bar nel paese
Tempo relativo all'uscita: 30 min. l'avvicinamento
Percorso GPS: loc. San Giuseppe (46,295026 - 9,836248 circa)
Ghiacciolini...... iniziate ad interessarmi.
Vista la neve scesa in questo periodo: fresca ed abbondante, gli itinerari classici invernali che faccio di solito non sono percorribili, inizio allora a fare un giro di telefonate e compare all'orizzonte la possibilità di riprovare a fare una cascata di ghiaccio ma questa volta, una vera cascata e non un torrente. Lasciamo la macchina presso San Giuseppe, al bivio con la strada che porta al rifugio Barchi ed al lago Palù. Da qui, pochi metri a ritroso, si prende un sentiero che porta verso il letto del fiume.
(foto mie e di Luca Lorenzetti)
Non troviamo nessuna pista evidente per raggiungere la cascata, passiamo un ponte bollato di un sentiero e percorriamo a caso la riva opposta fino a giungere alla base della cascata.
La cascata, come le altre nella zona, è coperta di neve fresca che rende l'ascensione più pericolosa. Il pericolo e la vista coperta della completa formazione fanno decidere di non tentare la salita. Vista la strada fatta, però, si attrezza il primo tiro e iniziamo a fare moulinette per tutta la mattinata.
Partenza dei primi.
Causa prova dei nuovi ramponi, Ivan non riesce a salire da primo, si attrezzerà quindi la sosta con due corde su due diversi anelli sommitali appesi ad un albero.
Tiene tutto !!! Si può andare !!!
Iniziamo a darci il cambio ed a salire e scendere a turno.
Riusciamo a fare due linee distinte: quella a destra sul 3 grado e quella a sinistra sul 4.
La lunghezza per intero del primo tiro.
Vista dall'alto.
La parte sinistra è molto più fisica in quanto verticale e liscia.
Passiamo la giornata salendo e scendendo provando diversi itinerari ed immancabilmente ne combino un paio delle mie: sul lato più facile, nessun problema....sul lato più difficile.....inizio a tirarmi giù i candelotti addosso.....niente di preoccupante ma vedersi venir giù un pezzo che ti dovrebbe sorreggere dalla picca ti fa riflettere un attimino...ma solo un attimino.
Nel primo pomeriggio lasciamo la cascata e ritorniamo alla macchina. Qui si vede bene l'intero salto dell'acqua.
FINE
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