Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

giovedì 19 maggio 2011

Sentiero delle vasche 08-05-2011

Quando: 08 maggio 2011
Chi c'era: Tiziano, Emilio
Percorso: loc. Valmadrera - San Tomaso (580)
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico)
Tempo: 2,5 h per l'andata, 2 h per il ritorno

Questa volta, ho deciso di cambiare un pò genere ed ho deciso di risalire un fiume..... il famoso "Sentiero delle Vasche".
Mi sono informato un pò in internet ed un pò attraverso conoscienti ed alla fine, ho fatto un pò di testa mia con il risultato di essere riuscito a trovare il vero inizio del sentiero.





Attenzione: il percorso del ritorno in giallo è solo stimato!


Ecco da dove sono partito e dove sono anche riuscito a parcheggiare la macchina.


Proseguendo sul sentiero ci si imbatte in un ponte di ferro, la strada per il sentiero resta a destra.

Subito dopo il ponte si incontra un lavatoio e le indicazioni dei sentieri da percorrere.


L'inizio del percorso è un pò strano, si costeggiano i vasconi artificiali scavalcandoli ai lati.

Una volta superati, si inizia a camminare nel letto del fiume....


...fino a giungere alla prima vasca.
Una nota personale: non sporcate quando andate in montagna, non lasciate rifiuti per strada... è molto brutto, incivile, maleducato ed altre parole che non si possono dire.

Il percorso si blocca subito, non si riesce a superare la parete, a meno che non siate dei rocciatori.
Un piccolo sentiero sulla sinistra vi porta a scavalcare la piccola cascata immettendovi su di un sentiero noto. Ebbene sì, la via crucis della chiesa del San Martino di Valmadrera.


Se volete potete anche iniziare il percorso da qui, da dietro una delle cappellette.



Una particolarità del sentiero è quella di trovare tubazioni in ghisa arrugginite che vi accompagnano per quasi tutto il percorso.

Si incontra subito una deviazione.



Noi proseguiamo dritti, nella gola, attraverso il fiume.


La mano dell'uomo si fà notare.

Alcuni tratti hanno a disposizione delle funi o delle catene in quanto il percorso potrebbe essere scivoloso.

Altri tratti, invece, hanno degli appoggi scavati appositamente per il passaggio.
Come ad esempio questa scala mobile!!

Al posto di "Sentiero delle Vasche" io lo avrei chimato "Sentiero degli idraulici".

Qui finisconi i tubi.


Un altra cascata da superare tramite un sentiero alla destra.


Bisogna prendere le scale in cemento che portano ad un sentiero che si distacca dal fiume per un breve periodo.


E' un tratto catenato.


Con dei parapetti.

Da questo punto fino alla fine, vi è sempre la possibilità di scegliere tra il sentiero che risale il fiume ed il sentiero che lo costeggia.


Noi, ovviamente, abbiamo scelto di stare a letto......ops, volevo dire nel letto, nel senso del fiume... anche se una bella dormita....cioè, nel senso, si.... ecco.... ho sonno!


Lungo il percorso si incontrano molte vasche, ognuna con il proprio nome.
Un consiglio, navigate in internet e scoprirete la loro storia.

Durante il percorso troverete solo due o tre punti dove bisogna stare un pò attenti.
Uno è questo: un passaggio tra roccie scivolose dove bisogna aiutarsi con la catena.


L'altro è questo, dove chi ha le gambe lunghe non se ne accorge nemmeno.

Il resto del tragitto si svolge in tranquillità.

Ed ecco la fine del sentiero, con la "Fonte dell'Umbrelé"

Da qui in avanti si procede sul sentiero.


Arrivati fuori dalla gola, si incontrano i segnali che ti portano in giro per la montagna.
Noi ci dirigiamo verso San Tomaso


Qui vi è anche il sentiero "Luisin" che collega San Tomaso a San Pietro e San Martino.




Siamo ora sul sentiero naturalistico dei massi erratici.

Il "Taja Sass" ottimo per fare la pioda e le mie gustose costine.

Altra indicazione, altri posti, altre mete.
Fontanino del Tufo, Cascina Rotta, Sasso Malascarpa....

...Corno Birone, Cornizzolo....


...oppure San Tomaso.
Che odore di polenta e costine......mmmmmmm.... peccato dover tornare a casa.

Ed ecco la parte divertente, la discesa..... si ma dove?!?!?!?!
Vi sono innumerovoli sentieri che si intersecano tra di loro, noi abbiamo scelto quello che ci sembrava essere il numero 3 ma non ne sono molto sicuro.... gia alla prima curva incominciava a dividersi in due per poi dividersi ancora in quattro.... quattro direzioni diverse!!!


(questo è un fiore che non avevo mai visto)

Scelta a caso, con il senso di riportarci geograficamente dove avevamo lasciato la macchina, il sentiero si faceva un pò ripido.

Sorpresa, questo mi mancava, due sentieri attaccati, divisi da una recinzione di sassi.... visto questo, visto tutto!!!! Non chiedetemi dove ero e dove portavano i sentieri.... non ne ho la più pallida idea.

Proseguendo sul nostro sentiero scelto, che tra l'altro aveva ogni tanto l'ondicazione del sentiero 3 assieme a numerosi simboli segnavia colorati.... abbiamo incontarto anche dei cartelli.


Infondo allora, il sentiero era quello giusto.... più o meno.


Una casotta tipica dei Corni di Canzo.

Ed ecco laggiù in fondo i tipici pini della via crucis della chiesetta del San Martino... direzione giusta.

Ed ecco dove ci ha portati il sentiero: a quel lavatoio incontrato in partenza e di conseguenza alla nostra macchina.


Considerazione finale:".... però il piatto di polenta e saciccia ci stava... sigh!"

FINE

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