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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 26 ottobre 2014

Alpe Motta 26-10-2014

Quando: 26 ottobre 2014
Chi c'era: Tiziano, Alaska, Paolo, Elora e Leda
Percorso: Motta Bassa (1720m) - Motta Alta (1850m) - Lago Azzurro (1853m) - Madonna d'Europa (1914m) - Motta Alta (1850m) - Motta Bassa (1720m)
Sentieri: - girovagare sul posto
Difficoltà escursionismo proposta: T (turistico)
Difficoltà cane proposta: sentiero adatto molto ai cani 
Acqua: varie fontane lungo il percorso
Tempo relativo all'uscita: 6 h l'intera uscita
Percorso GPS: Alpe Motta 26-10-2014 (incompleto senza motivo ma capibile)

Uscita fotografica in zona Madesimo.



Paolo propone un'uscita fotografica in zona Madesimo-Campodolcino per vedere se i colori dell'autunno sono esplosi. Quello che troviamo è si un paesaggio autunnale ma i colori accesi del giallo e dell'arancio non sono così evidenti. Parcheggiamo la macchina a Motta Bassa e seguiamo le indicazioni segnate su cartelli stradali percorrendo la strada a pagamento che ci porterà a Motta Alta. Il panorama è spettacolare, possiamo vedere tutte le cime che sono sul confine con la Svizzera, vette che sfiorano i 3000 metri di altezza tra cui il Pizzo Tambo.


Sull'altro lato della valletta, il centro abitato di San Rocco e Pra Martegno con posti in prima fila in questo anfiteatro naturale.


Io e la cagnolona a passeggio.


Oggi anche Leda ci fa compagnia.


Basta poco ed arriviamo a Motta Alta.


Le cascine fanno da soggetto alle foto.



Cima de Barna, Pizzo Ferrè sullo sfondo.


A Motta Alta vi è un lago chiamato Azzurro, abbastanza famoso a causa delle sue vicissitudini che lo hanno portato a scomparire a causa dell'uomo per poi essere ripristinato a furor di popolo con le sue acque altamente trasparenti che riflettono l'azzurro del cielo.



Al richiamo dell'acqua, Leda non resiste e si tuffa per fare un bagno.


Anche Alaska vorrebbe ma....


..... la gelida temperatura le fa' cambiare idea molto velocemente.


La stella del sole rispecchiata nel lago.


Con la possibilità di utilizzare anche la macchina fotografica di Paolo, provo a fare qualche scatto.

(foto D600)

Verrebbe voglia di fare un tuffo se non facesse così freddo.


Noto uno strano ometto che spunta da una piccola pozza collegata al lago e mi cimento a fare qualche composizione.


(foto D600)

(foto D600)

Già che ci sono, scatto anche alle cagnolone.

(foto D600)

(foto D600)


(foto D600)

Vista l'ora di pranzo, mangiamo qualcosa seduti sulla riva a vedere un schermo da 1000" in full HD.

(foto D600)

Lasciamo il lago per dirigerci verso un monumento che non passa inosservato in questa zona. Torniamo quindi verso le cascine....


.... ed iniziamo a salire per i prati che d'inverno si trasformeranno in piste da sci.


Veduta panoramica sul confine italo-svizzero.


Come accennato prima, siamo arrivati presso un monumento non di piccole dimensioni: la Madonna d'Europa.


Per chi volesse avere più informazioni in merito alla storia di questa statua, consiglio di visitare questo sito.


Il panorama dall'edificio spazia su tutta la valle, Qui si può vedere Motta Bassa da dove siamo partiti.


Noto che in valle una leggere foschia si stava alzando, decido quindi di proseguire lungo gli enormi prati, per vedere meglio l'effetto del mare di nuvole incustodito nella valle.
Sul lato opposto, Starleggia, San Sisto, Morone e Gusone alle pendici della Cima de Pian Guarnei.


La mia curiosità mi ripaga con questo spettacolo.


Tutta la strada fatta per arrivare fino a qui è rimasta al di sotto delle nuvole, come anche tutti i paesini come Campodolcino e Cimaganda.


Prima di tornare indietro, però, è obbligo far una foto al Pizzo Stella.


Le nuvole pian piano si muovono verso nord lambendo anche l'alpe di Motta.


Ripasso dall'imponente statua aurea eretta alla Madonna.....


...d'Europa....


.....per tornare tutti insieme verso la macchina.


Il gioco tra la nebbia e la luce del sole soprastante, permette di fare dei bellissimi scatti.
San Rocco evita di poco di essere divorato.


La valle si è riempita del mare di nubi.


 

A scendere non percorreremo la stessa strada ma taglieremo dalle piste da sci direttamente verso Motta Bassa. 
Particolare di bacche sparse nei prati.


La mano dell'uomo che posa le sue mire sul territorio montano.


Tramite la pista, la via di discesa è più rapida.


Non resta che seguire i mattoncini sul terreno per tornare a casa..... toc, toc, toc.


FINE

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