Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 28 novembre 2015

Moregallo 28-11-2015

Quando: 28 novembre 2015
Chi c'era: Tiziano
Percorso: Valmadrera loc. Belvedere - Sorgente di Sanbrosera (716m) - Bocchetta di Moregge (1108m) - Monte Moregallo (1276m) - Bocchetta di Moregge (1108m) - Rifugio SEV (1225m) - Bocchetta di Luera (1209m) - Acqua del Fo (1000m) - San Tomaso (580m) - Valmadrera loc. Belvedere
Sentieri: 4-6-7
Difficoltà escursionismo proposta:  E (escursionistico) - EE (escursionisti esperti) (tra la bocchetta di Moregge e la cima del Moregallo si può scegliere se stare in cresta o percorre il sentiero in costa ma in ogni caso, per superare l'ultimo torrione bisogna arrampicare su catene, prestare attenzione)
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani tranne che dalla bocchetta di Moregge alla cima del Moregallo (ho visto persone con cani di ogni taglia sul sentiero per il Moregallo ma personalmente non porterei Alaska, consiglio di valutare prima)
Logistica cane: il rifugio NON accetta i cani
Acqua: presenza di fontane lungo il percorso
Tempo relativo all'uscita: 2 h 30 min. per il Moregallo, 1 h per il rifugio, 2 h il rientro.
Percorso GPS: Moregallo 28-11-2015

Non mi ricordo esattamente quando tutto ebbe inizio ma oggi ne ha avuto termine.
Tutte, le ho fatte tutte !!!!
Ho una vaga memoria sulla nascita dell'idea di salire su tutte le cime che riuscivo a vedere da casa ma l'argomentazione era ormai divenuta un tarlo nella testa da trasformarsi in un qualcosa di abitudinale, ogni volta che gironzolavo tra le cime di Lecco non mancava mai occasione di lanciare un'occhiata, anche verso il lago, per vedere quante ancora me ne mancavano. Ero arrivato alla fatidica ultima cima e tra l'altro, proprio la montagna davanti a me, il Monte Moregallo.


Già una volta tentai di salirci passando da Preguda ma dovetti rinunciare e tornare indietro. Avrei voluto salire questa ultima cima o dalla Crestina Osa o dal Canalone Belasa ma il tempo, i dolori alle ginocchia.......e poi basta, dopo anche un fine settimana iniziato male e poi divenuto bello che mi ha fatto desistere, non ho visto più.....in qualche modo dovevo arrivare in cima. Parto da Belvedere di Valmadrera ed il mio obbiettivo è arrivare in cima passando dalla bocchetta di Moregge.


Il tempo non è dei migliori ma non importa, sono deciso a provarci.


Imbocco il sentiero 7 e continuo a seguirlo. Incontro diversi raccordi....


....ma seguo sempre il numero 7.


I bivi continuano a susseguirsi mentre rimango immerso nel bosco.


La segnaletica è ben evidente, sia sui paletti, sia sulle pietre, sia sulle piante e quando capita, anche sui ruderi delle casotte o degli acquedotti.


Arrivo alla sorgente di Sanbrosera, segnavia famosissimo della zona, da qui partono numerosissimi sentieri.


Una controllata alla mappa e si riparte....


....sempre sul numero 7.


Ora il percorso si snoda nella vallata che divide i Corni di Canzo dal Moregallo ed è davvero spettacolare vedersi sballonzonare tra un versante e l'altro. La visuale non sarà delle migliori ma l'autunno e le foglie cadute, permettono di intravvedere la roccia di queste due conformità. Ad un certo punto, sotto alle bastionate del Corno Orientale mi imbatto in una grotta dove si nota dell'attività umana....


....mi avvicino un attimo a dare un'occhiata e noto dei resti di una specie di abitazione, dei resti di un fuoco e qualcosa che penzola dalla grotta.....come faccia a reggersi è davvero un mistero, sembra solo appoggiato.


Continuo la mia ascesa verso la bocchetta e man mano che salgo, la vegetazione si dirada......


.....fino a farmi vedere anche la cresta che dovrò fare.


Arrivo alla Bocchetta di Moregge. Qui lascio il segnavia 7 e prendo il 6 per la cima....oltre ad essere investito da un forte vento proveniente da nord.


Per arrivare in cima ci sono due sentieri, uno esposto che rimane in cresta ed uno, ugualmente esposto ma solo da un lato, che rimane sul versante.


Scelgo di fare quello in cresta e sono ripagato da questo spettacolo.
Rimanendo in cresta ho la possibilità di vedere tutto il versante a nord che guarda il lago....


....mentre dietro a me il Corno mi fa da scudo.


Avanzo sempre sul sentiero di cresta.....


.....fino a scorgere anche la cima.


Mentre cammino però mi assale un piccolo dubbio: mentre il sentiero basso si allontana mantenendosi costante, io mi sto alzando troppo e sapendo che nel pezzo finale dovrebbe esserci una catena....mi domando cosa accadrà visto che come altezza sono pari alla mia meta. Ecco cosa succede: mi ritrovo sopra un cucuzzolo prima dell'ultima bastionata.....


....e mi tocca scendere.


Arrivo in mezzo alle due elevazioni e noto che probabilmente vi è anche la possibilità di non intraprendere le catene ma, passando su un ripidissimo crinale a sinistra, saltarle ed arrivare sui prati sommitali. Solo che, nel caso si scivolasse.....si arriverebbe direttamente in fondo alla vallata e preferisco quindi prendere la strada di destra che mi fa ricongiungere all'altro sentiero.


Pochi metri più avanti e mi trovo a scalare l'ultimo torrione. Qui francamente ho dei seri dubbi sul fatto che un cane ci possa passare, magari uno piccolino nello zaino potrebbe ancora ma uno di 30 kg.....


.....non riesco a vedercelo arrampicare qui in mezzo. Tra l'altro, la terra in cima, ha portato, tramite condensa, uno strato di fanghiglia scivolosa che ha colorato la roccia di marrone che, sommata alle catene stralucide, a pezzi di roccia che si staccano ed ad altri con effetto specchio....rendono questi ultimi metri non banali.


Eccomi spuntato fuori sul pianoro della cima.


Da quando sono arrivato alla bocchetta di Moregge, il vento da nord mi ha tenuto compagnia per tutta la cresta, risparmiandomi solo l'ultimo canalino, ma una volta in cima, il vento ed il freddo si sono rifatti sentire.


Vetta, ho coronato finalmente il mio obbiettivo.


Il panorama è eccezionale, scatto una foto veloce a Lecco prima che il freddo mi convinca a tornare indietro.


La strada del ritorno è la medesima dell'andata, con l'obbiettivo però di raggiungere il rifugio.


Mi rimbuco nel canalino con le catene.


Questa volta però seguo il sentiero basso che si rivela molto meno "impegnativo" e dove incontro anche l'uscita del canale Belasa....


....che prima o poi farò.


Passo dopo passo, torno alla biforcazione tra sentiero alto, di cresta, e sentiero basso.


Cippo di confine, ne incontrerò parecchi tra la bocchetta ed il rifugio. Riprendo quindi il sentiero numero 7.....


...fino a giungere al rifugio.


Il vento freddo e l'esposizione a nord (macchie di neve, seppur minuscole, ci sono già) mi consigliano di entrare a bere una bella tazza di tè caldo. E' ormai ora di pranzo, sgranocchio una barretta energetica mentre osservo il sole illuminare le cime. Sembra quasi l'alba di un nuovo giorno....


.....invece siamo all'inizio del pomeriggio.


Una foto dove sullo sfondo compare il Resegone e dove si vede tutta la cresta da fare dalla bocchetta di Moregge per arrivare in cima al Moregallo.


Qui compare anche la croce del Corno Orientale.


Si riparte, ora la scelta su quale sentiero percorrere per il rientro. Decido di voler fare un anello, mi dirigerò quindi tra i Corni e scenderò per il sentiero numero 4 che mi porterà a San Tomaso.


Bocchetta di Luera. Una volta imboccato il sentiero, si torna in mezzo ai boschi.


Sempre per il numero 4 arrivo alla fontana del Fo dove oggi sgorga un'acqua freddissima.


Sempre per sentiero 4 continuo a scendere fino ad incrociare un nuovo sentiero ed un nuovo cartello.


Io però continuo sul mio percorso per San Tomaso.


Eccomi giunto alla fine. Oggi sono partito con le nuvole ed il vento freddo fino alla vetta, poi ho assistito una seconda alba sulle cime limitrofe mentre il sole scaldava a nord ed io ero all'ombra, poi, durante la discesa mi sono scaldato al sole come se fosse estate ed infine giungo qui, dove la luce del sole già mostra i segni del tardo giorno pur essendo pomeriggio..... è stato come vivere le quattro stagioni compresse in un unico giorno. Questa è la magia dell'autunno.


Da qui mi basta seguire la strada per tornare alla macchina. 
Una giornata davvero bella.

FINE

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