Chi c'era: Tiziano, Alaska ed Adelina
Percorso: loc. Bonacina (LC), torrente Caldone
Sentieri: -
Difficoltà escursionismo proposta: T (turistico)
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani
Logistica cane: percorso adatto ai cani
Acqua: presenza di torrente
Tempo relativo all'uscita: -
Percorso GPS: -
Con il meteo incerto e la stanchezza della calura della settimana, siamo andati a vedere se riusciamo a trovare un posto dove passare qualche oretta al fresco.
Alaska non ha ancora imparato a nuotare ed a me si apre un cassetto nella testa delle gite "possibili ma incerte". Ci dirigiamo nel rione Bonacina e parcheggiamo la macchina in fondo alla strada
Da qui percorriamo la vecchia strada che collegava Lecco a Ballabio, una strada che ormai non fa più nessuno tranne che il primo pezzo a contatto con il torrente.
L'acqua è gelida....
....e forma numerose pozze.
Proseguiamo lungo la strada che continua a costeggiare il torrente....
fino a giungere alla casetta dell'acquedotto dove proviamo a far bagnare Alaska ma con scarsi risultati.
Come dicevo prima, questo percorso è un vecchissimo collegamento che ormai è in disuso da tantissimo tempo, così tanto che per dare una data, si potrebbe parlare degli anni della costruzione della prima strada asfaltata che da Lecco portava a Ballabio, poi è stata costruita anche la strada che passa dal Passo del Lupo e da quel momento è stato un degrado unico. Con la costruzione di quest'ultimo attraversamento, lo scenario della valle è stato completamente stravolto: voci dicono che non esista più il vecchio sentiero ma solo delle tracce e ripidi ghiaioni da risalire.
Dietro all'acquedotto noto un cartello che indica un sentiero non segnato sulla mia cartina ma i numerosi rovi presenti mi convincono a non prenderlo.
La mia curiosità però mi spinge a continuare per la strada principale che si allontana di poco dal torrente e prosegue nella valle.
Arriviamo nel punto dove le mie informazioni riportano che la strada finisce e che si trasforma in sentiero, in concomitanza con l'attraversamento del Caldone e l'affluenza di un altro rigagnolo d'acqua che adesso è in secca.
Qui la vegetazione ha preso il sopravvento: non si riesce a capire dove andare e per sbaglio mi infilo nella traccia davanti a me ricoperta di rami ma mi accorgo che è il letto di un torrente, allora torno indietro e mi dirigo verso il trattore acceso dove incontro due persone che stanno lavorando. Mi informo e mi dicono che il sentiero prosegue da quella parte e noto in lontananza una scritta gialla con una freccia indicante il Passo del Lupo. Anche questa via è ricoperta da una folta vegetazione, per il bene nostro e di Alaska, preferisco tornare indietro ed evitare di trovarmi accerchiato da rovi con anche la possibilità di incontrare serpenti e poi, con il meteo che si stava guastando, aggiungere un acquazzone nel bel mezzo del nulla mi sembrava eccessivo.
Facciamo retro front e torniamo indietro. Arriviamo giusto in tempo a casa per vedere iniziare il temporale estivo evitato per poco. Torneremo ad esplorare la zona quando la vegetazione sarà scarsa ed il meteo più affidabile.
P.S.: Durante l'uscita abbiamo visto un'enorme sporcizia fatta dagli scarti degli "umani" che vengono a passeggiare in questo luogo. E' veramente disgustoso lo scenario della numerosa immondizia trovata e non sto parlando di sola cartaccia ma di una vera e propria discarica a cielo aperto. Mi dispiace tantissimo vedere che ogni volta che passo da un posto facilmente raggiungibile trovo sempre dello schifo lasciato dagli altri. A quest punto inizio a trovare giusto non dare la possibilità di andare per monti a tutti ma limitare la cosa a solo chi ha la testa per rispettare il bene comune.
FINE
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