Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

domenica 12 giugno 2016

Uschione 12-06-2106

Quando: 12 giugno 2016
Chi c'era: Tiziano ed Alaska
Percorso: Sbarra/Parcheggio (754m) / Uschione (830m) 
Sentieri: principalemente strada sterrata/asfaltata e qualche sentiero
Difficoltà escursionismo proposta:  T
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: percorso adatto ai cani
Logistica cane: percorso adatto ai cani
Acqua: presenza di numerose fontane
Tempo relativo all'uscita: 2,5 h. il giro
Percorso GPS: Uschione 12-06-2106

E' da qualche tempo che mi capita spesso di vedere che giri si potrebbero fare in zona Chiavenna ed essendo a conoscenza di una nuova gestione di un rifugio ad Uschione e con il ginocchio ancora in rodaggio, scelgo di fare una perlustrazione in luogo con un altissimo potenziale di sviluppo per arrampicata in falesia e boulder.



Mi dirigo verso l'alta valle e prendo una strada che mi porta fino ad un piccolo parcheggio poco prima della sbarra che delimita la strada privata.


Lasciamo la macchina e ci incamminiamo per il paesello, dopo pochi metri, incontro due piccole vie di arrampicata e la sbarra che blocca il passaggio. Anche poco più sotto ho incontrato vie che partono dalla strada ed in zona ci dovrebbe essere anche la falesia del Sasso Bianco.



Lungo la strada ci sono numerosi blocchi dove poter sviluppare numerosi boulder.


L'unico problema è che sono "sporchi" ed andrebbero ripuliti.


Proseguendo si giunge ad un bivio, a sinistra si entra in paese ed a destra si prosegue per altri alpeggi.


Si iniziano a vedere già le prime case, è davvero molto vicino.


Meno di un quarto d'ora e sono in paese.


Fontana con alberi di Sanbuca.


Da qui partono principalmente due tipologie di sentieri: la prima porta a camminare lungo tutta la vallata dirigendosi verso il confine, mentre l'altro porta a salire ed a toccare le cime. Entrambe le soluzioni implicano lunghe percorrenze e/o dislivelli notevoli.


Noi continuiamo dritti e passiamo dal centro. Qui l'uscita del sentiero che parte da Chiavenna e passando dalla falesia, arriva ad Uschione.


Incontriamo un campo da calcio.....sembra quello di Sueglio ma con meno sassi.


Si svolta l'angolo ed arriviamo al rifugio.


La nuova gestione del posto è stata data al "Gigante" (Andrea Savonitto) che prima lo si poteva trovare al rifugio Croce di Campo. Lo trovo intento a tinteggiare e pulire visto che ormai manca poco all'apertura al pubblico (26 giugno). Scambio qualche parola con lui e mi faccio indicare dove posso andare a vedere sassi e pareti che si possono scalare, in men che non si dica, tira fuori una mappa scarabocchiata del posto.


Decido allora di andare a vedere e mi incammino verso il cimitero.


Arrivo al cimitero in un secondo, troppo presto per i miei standard, quindi sbaglio a prendere la sinistra.....


....e mi ritrovo a camminare con una leggera tendenza a destra. Abituato a camminare proseguo dritto mentre lascio alla mia destra le case ed, in fondo, la cima del Pizzo Damino.


Camminando sempre avanti, mi ritrovo sulla strada che porta agli altri alpeggi, proprio dove compare una fontana, mentre, di fianco.....


......... giunge il sentiero di collegamento.


Ormai sono tornato sulla strada, decido di proseguire sul falso piano e tirare l'ora di pranzo.


Alla mia sinistra vedo spuntare delle rocce, probabilmente è la parte terminale della conformazione chiamata "il Pinguino".


Sulla strada notiamo numerosi sentieri che si biforcano fino a sparire nella vegetazione.


Non conoscendo la zona, restiamo principalmente sulla strada dove notiamo anche numerosi massi con delle scritte.


Prendiamo una piccola scorciatoia sulla destra....


....che ci porta a questo bivio.


"Parco Marmitte dei Giganti", mi attira questo nome.....


.....andiamo a vedere.


Ci incamminiamo lungo il sentiero per qualche centinaio di metri, fino a giungere in un punto dove la pendenza aumenta notevolmente. Non ho voglia di scendere per poi risalire, torno quindi indietro.


Torniamo sulla strada....


....e seguiremo solo quella dove incontreremo numerose scritte.



Incrociamo un bivio, noi proseguiremo sempre dritti, svoltando a sinistra si dovrebbe arrivare ad un posto chiamato "La Tieda".


Sulla sponda opposta della valle, il rumore scrosciante dell'acqua attira la mia attenzione.....quel posto mi pare di riconoscerlo.


Incontriamo un altro bivio; non è altro che l'incrocio tra il sentiero e la strada.


Un altro bivio, questa volta stradale: a sinistra si va verso un paesino mentre a destra verso il paesino di "Pradella". Ormai è mezzogiorno, decidiamo di tornare indietro.


La passeggiata esplorativa oggi finisce qui.


Nel percorrere la strada a ritroso la visuale sulla valle è migliore, riesco perfino ad intravvedere la cascata e riesco a capire che è quella di Acquafraggia.


Intravvedo perfino la cima di Daloo, raggiunta tramite la nuova ferrata (si intravvede a sinistra, alla fine della cresta in evidenza).


Poco più in basso, si vede meglio la scogliera di rocce ed il paese di Pianazzola.


Giunti di nuovo al bivio con il sentiero nei pressi della fontana, riprendiamo il sentiero e mi accorgo che su un gradino c'è scritto qualcosa.


Passiamo di nuovo presso il cimitero per giungere di nuovo al Circul (rifugio).


Ne approfittiamo per fare un piccolo giro nelle case limitrofe dove sorge anche una chiesetta.


Non ci resta che sederci e mangiarci il nostro pranzo al sacco.


Nel primo pomeriggio, seguendo a ritroso il sentiero della mattina, ci siamo ritrovati di nuovo sulla strada e poi alla macchina.

Considerazione personale: se si vuole visitare il posto, consiglio di percorrere un anello che parte da Chiavenna e che tocca, alternativamente, la falesia ed il Parco Marmitte dei Giganti, pranzare ad Uschione e nel pomeriggio, se si vuole digerire, fare una passeggiata lungo la strada. Tenete presente che in questi luoghi tutte le uscite sulle cime implicano notevoli sviluppi altimetrici e/o altrettante lunghezze di sviluppo.

FINE

1 commento:

  1. Caspita non sapevo il rifugista del croce di campo campo si fosse spostato li! Però se non ricordo male lui e la compagna sono valtellinesi! Un abbraccio Tiziano, torna più forte di prima...

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