Quando: 17 settembre 2022
Chi c'era: Adelina, Alaska e Tiziano
Percorso: Rifugio Tavecchia (1495m) - Rifugio ValBiandino (1500m) - Casa Alpina Pio X (1688m) - Rifugio Grassi (1987m) - Lago di Sasso (1922m) - Rifugio Santa Rita (2000m) - Rifugio Madonna della Neve (1595m) - Rifugio Tavecchia (1495m)
Sentieri: 40 - 101 - 48 - DOL (Dorsale Orobica Lecchese) - AVV (Alta Via della Valsassina) - CF (CamminaForeste Lombardia) - OOC (Sentiero delle Orobie Occidentali) - 38 - VB (la via del Bitto)
Difficoltà escursionismo proposta: E (escursionistico)
Difficoltà ferrata: -
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso è adatto ai cani.
Logistica cane: il percorso non presenta difficoltà
Acqua: presenza di un torrente (Troggia)
Tempo stimato dalle guide: 3 h. 45 min. l'anello.
Tempo nostro relativo all'uscita: 4 h. 45 min. l'anello.
Giro ad anello della Val Biandino, sei rifugi ed un lago.
👇 altrimenti, continua a leggere la descrizione qui sotto 👇
Molto tempo fa, quando facevo parte del CAI Giovanile di Valmadrera, feci un giro ad anello della valle partendo da Introbio e dormendo alla Pio X, fu un'uscita lunghissima, quasi 11 ore di cammino, dei sassi messi nello zaino per scherzo, una teleferica che mi portò lo zaino alla casa alpina ed un pranzo mangiato mentre camminavo senza fermarmi. Oggi invece, non potendo fare tutte quelle ore e quel dislivello, opto per un giro solo nella valle, utilizzando la navetta messa a disposizione dei rifugi.
Partiamo quindi dal primo rifugio, il "Tavecchia", dove abbiamo preso il passaggio motorizzato.
Piccola pausa prima di partire il giro, timbro, saluti e...
...iniziamo a camminare, direzione Grassi, sentiero 40.
Oltrepassando il ponticello sul Troggia, incontriamo subito il secondo rifugio "ValBiandino".
Timbro e torniamo a camminare.
Saliamo in mezzo al bosco dove incontriamo svariati bivi; tutti portano presso la cresta, chi prima e in modo ripido e chi dopo in modo più dolce...
... in ogni caso, si spunta al terzo rifugio: la "Casa Alpina Pio X".
Proseguiamo in direzione Grassi, lasciando piano piano il limite di presenza di alberi.
Salendo, con l'aumento della visuale, le cime e le creste limitrofe iniziano a vedersi.
Ci stiamo dirigendo vero il Passo del Camisolo che si vede là in alto.
Cascatella di un ruscello secondario.
Piccolo alpeggio per il pascolo delle pecore.
Eccoci al passo dove fa capolino il "Pizzo dei Tre Signori"
Facciamo pochi metri in discesa per raggiungere il rifugio.
Dopo la pausa, proseguiamo prendendo il sentiero 101/48/DOL/AVV/CF/OOC con direzione rifugio Begnini (dove ci siamo già stati clicca qui per scoprirlo 👈 ).
Ci dirigiamo verso la cresta. Questo è anche il sentiero per raggiungere il pizzo dalla via del caminetto.
Il nostro percorso prevede un giro ad anello nella Val Biandino, quindi, dovremo lasciare questo versante per tornare nella valle.
Raggiungiamo la Bocchetta Vaghi di Sasso, lasciamo il sentiero e prendiamo a scendere nella vallata.
Il sentiero da prendere è il DOL/48.
Qui però facciamo un errore, non essendo esperti di questo crinale, sbagliamo a prendere il sentiero ad un bivio e, svoltando a sinistra invece che a destra, iniziamo a scendere troppo verso valle. La nostra decisione di prendere a sinistra deriva dal fatto che a destra, il sentiero sembrava poco battuto e con l'erba alta, purtroppo per noi, questo errore ci tocca un bel po' di dislivello e sviluppo in più del previsto.
Noi intanto, abbiamo quasi raggiunto l'Alpe Sasso.
L'unica soluzioni possibile adesso è quella di deviare per la valle ed intercettare il sentiero che volevamo prendere fin dall'inizio...
... guadando il torrente e passando sull'altra sponda.
Alla fine, ripreso il sentiero, giungiamo all'incrocio con il sentiero di salita per il lago di Sasso.
Piccolo passaggio su masso che si incontra e che io aggiro con nonchalance.
Nei pressi del lago, la biforcazione con il sentiero del Cardinale.
Lago di Sasso con un livello molto basso di acqua.
Piccola pausa con riposino di Alaska, l'errore di prima si fa sentire.
Qualche foto prima di ripartire.
Proseguiamo sul sentiero 48/DOL con direzione rifugio Santa Rita.
Ci troviamo a camminare sul nostro terzo versante.
Passiamo da un baitello di servizio.
Seguiamo il sentiero con la nostra meta sempre visibile.
Poco prima del rifugio, incontriamo il bivio per il rifugio Falc (dove ci siamo già stati clicca qui per scoprirlo 👈 ).
Quinto rifugio: "Santa Rita"
Si è già fatta una certa ora ed i nostri stomaci iniziano a brontolare.... direi di pranzare.
Diamo uno sguardo oltre la cresta, in direzione Val Varrone. Si possono riconoscere cime importanti, come il Legnone, l'ultima a sinistra o in basso, nascosta dai fili dell'alta tensione il rifugio "Casera Vecchia di Varrone" (dove ci siamo già stati clicca qui per scoprirlo 👈 ).
Dopo un lauto pranzetto, iniziamo la discesa in fondo valle all'ultimo rifugio.
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Percorriamo il sentiero di discesa 38/VB.
Puntiamo il piccolo conglomerato di case.
Alle nostre spalle, l'intera vallata...
... mentre davanti a noi, il bivio che conduce sulla strada principale.
Ci addentriamo nel nucleo.
Sesto rifugio: "Madonna della Neve".
Con questo abbiamo finito il nostro giro dei rifugi, non resta che incamminarci sulla strada sterrata...
... direzione Tavecchia.
Ed è così che finisce il nostro anello, dallo stesso punto in cui lo avevamo incominciato: dal balcone con vista del rifugio Tavecchia.
Il passaggio finale in fuoristrada per Introbio.
CONCLUSIONI FINALI
Peccato aver mancato il sentiero alto per tagliare la valle e sbucare vicino al Lago di Sasso, in ogni caso, è stato un anello interessante che ci ha portato ad avere numerose casette per la tessera del GiraRifugi 2022, un punto di vista diverso della valle e svariate idee per giri futuri in zona.
FINE
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