Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

martedì 6 luglio 2021

Val Varrone - da Giabbio (Premana) a Rifugio Casera Vecchia di Varrone 06-07-2021

Quando: 06 luglio 2021
Chi c'era: Adelina, Tiziano ed Alaska
Percorso: Premana loc. Giabbio (770m) - Alpe Forno (1128m) - Alpe Casarsa (1183m) - Rifugio Casera Vecchia Varrone (1675 m)
Sentieri: strada agro-silvo-pastorale Forni-Alpe Varrone
Difficoltà escursionismo proposta: E (escursionistico)
Difficoltà ferrata: -
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso è adatto ai cani.
Logistica cane: lungo il percorso si trovano fontane, spazi per riposarsi e tratti in ombra
Acqua: presenza di fontane lungo la via e l'intero torrente Varrone
Tempo stimato dalle guide: 2 h. 30 min. l'andata e 2 h. il ritorno 
Tempo nostro relativo all'uscita: 4 h. 30 min. l'andata e 4 h. il ritorno
Percorso GPS: casera vecchia di varrone 06-07-2021 👈 scarica la traccia


Se per il lago c'è la Via del Viandante per i viaggiatori/turisti ( link all'uscita 👈), per la valle passa invece la Via del Ferro, la più importante via di comunicazione lavorativa che collegava l'alta valle con Lecco.

👇 altrimenti, continua a leggere la descrizione qui sotto 👇
Eccovi la traccia dal satellite del percorso fatto.


Parcheggiamo la macchina nella zona industriale di Premana, ovvero nella località Giabbio.
Da qui prendiamo la strada agro-silvo-pastorale e la percorreremo per tutta la sua lunghezza fino a giungere al rifugio.


La via segue il fiume Varrone dove stanno lavorando per sistemare l'esondazione accaduta poco tempo fa che fu causa di alcuni problemi e rischi per le costruzioni a ridosso del corso d'acqua.


Possiamo attraversare la valle o da un ponte romano o da un attraversamento posto a filo acqua. Poco più avanti, è allestita una zona pic-nic con tavolini e fontana.


Iniziamo ora la vera e propria salita.


Durante la salita passeremo da piccoli nuclei abitativi ed incroceremo alcuni bivi.


Bivio per deviare al Piz D'Alben.


Agriturismo I Giabi: dove poter fare una pausa ed anche mangiare.


Superiamo il punto di ristoro per attraversare ancora una volta la valle sopra ad un ponticello.


Primo paesino che incontriamo: Gevio.


Volendo, si può anche percorre questa via partendo dal nucleo di Premana, basta prendere la deviazione giusta e scendere fino ad incrociare la strada (Premana risulta un centinaio di metri più in alto rispetto a Giabbio).


Incontriamo un altro bivio che permette ancora di dirigersi verso il Pizzo D'Alben ed al lago di Losa, lo ignoriamo e tiriamo dritti.


Incontreremo anche alcune cappellette, crocefissi e Madonnine lungo la via.


Fonte del Cacciatore. Un altro posto dove potersi fermare e bere da una fontana.


Proseguendo ancora dritti e superando il nuovo bivio della strada che porterà a Barconcelli, giungiamo al nucleo abitativo più popoloso del percorso di oggi.
Alpe Forni di Sopra e Forni di Sotto



Sul versante opposto, troviamo l'Alpe Casarsa.


Ci troviamo pressappoco a metà del nostro percorso quando lasciamo il paesino dei "FORNI", gli stessi forni che nell'antichità diedero vita alla siderurgica della valle e che hanno reso Premana una delle città più famose nelle lavorazione del ferro per oggettistica da taglio.


Ritroviamo la cascatella che, nell'uscita precedente in inverno, avevamo incontrata circondata dal ghiaccio.


Piccola deviazione per vedere la cascata segnalata che, senza vegetazione, si potrebbe osservare anche dalla strada (tipo in inverno, nella nostra prima uscita).


Eccola.


Torniamo sulla strada principale in prossimità del tratto pieno di tornati che si susseguono per far superare un tratto di pendenza elevato.


Bivio.


Superato il tratto più ripido, la strada inizia a districarsi in un ambiente man mano sempre più diverso: il bosco e la sensazione di chiusura della valle, lasciano sempre più spazio a distese di prati e viste sulle cime che prima erano precluse.


Manca poco al nostro arrivo, come dicono le indicazioni a questo bivio.


Il paesaggio è ormai cambiato, abbiamo lasciato il bosco per immergerci in un altopiano.


L'unica cosa che non è cambiata è il torrente Varrone che, anche se sempre più piccolo perché ci stiamo avvicinando alla sua fonte, continua a tenerci compagnia.


Spuntano le indicazioni per le miniere di ferro dove veniva estratta la materia prima per poi essere lavorata e venduta a valle.


Ormai siamo a tutti gli effetti arrivati all'alpeggio del rifugio della valle.



Ci dirigiamo verso il rifugio e, come si può notare dagli ultimi cartelli che abbiamo superato, ci troviamo anche in un punto nevralgico della zona che collega la Val Varrone con la Val Biandino e la Val Gerola.


Pausa pranzo a suon di polenta, salsiccia, formaggi, torta, caffè e grappino.
Durante la pausa, registro anche delle notizie interessanti sulla valle che riporto nel nostro video, se sei curioso, ti consiglio di andare a vederlo.


"Quello che sale deve anche scendere", diceva Isaac Newton... e chi siamo noi per contraddirlo. Da dove siamo saliti, ridiscendiamo.


Ripercorriamo la medesima via, ripassando da tutti i punti dove abbiamo fatto pausa, tipo qui all'alpe Vegessa (non sono sicuro del nome)...


...passando in mezzo ai nuclei abitativi...


...riposando qua e là all'ombra degli alberi per ricercare un po' di refrigerio. Anche se la giornata non è stata caratterizzata da un cielo privo di nuvole, siamo riusciti comunque a prendere del sole, chi "meno" chi "ustionato".


Raggiungiamo infine i primi ponticelli che si incontrano, dove, dopo poche centinai di metri, troveremo la macchina parcheggiata.


CONCLUSIONI FINALI

Classica uscita su percorso facile adatta a chi ha un po' di "allenamento" nelle gambe ma solo per la sua lunghezza. Non ha un paesaggio da osservare lungo la via ma il panorama che si vede una volta arrivato ti dà l'impressione di volerlo esplorare tutto, di voler continuare a camminare come se fosse solo quando si raggiunge il rifugio la vera partenza per gli occhi.



Vi lasciamo il link dell'uscita fatta a febbraio del 2013 del medesimo percorso, quella in cui facciamo riferimento in questa relazione, anche per vedere come cambia un posto al cambio delle stagioni.

FINE

Nessun commento:

Posta un commento