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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

venerdì 26 luglio 2013

Artavaggio - Rifugio Gherardi 26-07-2013

Quando: 26 luglio 2013
Chi c'era: Tiziano ed Adelina  
Percorso: Stazione funivia Artavaggio (1624m) - Rifugio Sassi Castelli (1650m) - Rifugio A. Casari (1640m) - Ex Rifugio Cesare Battisti (1681m) - Rifugio Gherardi (1650m) 
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico)
Tempo: 1,5 h per l'andata ed 1,5 h per il ritorno

Continuano le uscite del venerdì insieme ad Adelina, questa volta la meta è raggiungere il rifugio Gherardi dai piani di Artavaggio.


Prendiamo la prima funivia della giornata ed arriviamo ai piani. Oltre a vedere il tragitto per futuri ritorni con la neve e le ciaspole, continuiamo a raccogliere i timbri dell'iniziativa "Gira Rifugi". Passiamo quindi per il rifugio Sassi Castelli per il primo timbro. Vicino al rifugio c'è una cappelletta piccolina che non avevo mai avuto tempo di visionare durante le scorse uscite, ne approffitto adesso per dare un'occhiata.


E' veramente molto piccola...


...ma fa' una bella figura nel contesto paesaggistico.


La prossima meta è il rifugio A. Casari, ci incamminiamo.


Il Casari è proprio dopo il Castelli. La luna sullo sfondo ed i fiori gialli in primo piano.



Siamo già arrivati. Secondo timbro.


Adesso possiamo andare a prendere il sentiero che in costa ci porterà alla meta. Il sentiero inizia vicino alla chiesetta posta da parte al vecchio albergo degli sciatori.

(foto ritoccata)

E' una piccola chiesetta ma ben fatta con una fontana davanti.

(foto ritoccata)

Troviamo il cartello segnalatore.


Iniziamo quindi la nostra attraversata che ci porterà a vedere la Val Taleggio. Il sentiero a tratti è cementato perché è anche un sentiero per mtb.


Possiamo già vedere la nostra meta, è quel piano in fondo a destra.


Cielo blu e qualche mucca.


Il sentiero è un sali e scendi e percorre tutte le vallette secondarie del gruppo montuoso.


Vedo un bella foto....


.... click.


Sul sentiero incontriamo moltissimi fiori..... insieme a moltissimi insetti.


Cippo di confine: Stato di Milano.


Il nostro obbiettivo è sempre visibile. Durante il percorso notiamo alcune panchine di pietra nascoste dall'erba alta.


Continuiamo sul sentiero.


Arriviamo alla baita Campofiore.... il nome è tutto un programma.


Uno sguardo indietro per vedere la baita ed il monte Sodadura.


Mentre avanti, ci manca ancora poco.


Foto dell'avventuriera.


La Val Taleggio......


.....vista dall'alto.


Il sentiero è pieno di bivi, però sono solo deviazioni che riportano sempre sulla via principale... questa volta però io scelgo il sentiero in terra mentre Ade quello in cemento.


Il suo inizia a scendere. Sullo sfondo l'ex albergo degli sciatori di Artavaggio.


Scende sempre più, mentre il mio rimane in piano.


Passa anche vicino ad una pozza d'acqua.


Panoramica della Val Taleggio con il sentiero a destra.


Percorso scelto da Ade.


Anche se si vede poco, in basso il sentiero che scende e poi risale scelto da Ade, mentre più sopra quello scelto da me in sviluppo più equilibrato.


Qui si nota la differenza di altezza tra i due sentieri.


Alla fine, si ricongiungerranno.... io arriverò all'ex rifugio Battisti, mentre Ade, risalendo, uscirà più sotto.


Devo quindi ridiscendere e raggiungerla.


Anche qui, nei piani dell'Alben, i fiori abbondano.


In prossimità della meta.


Arrivati.


Una panachè non manca mai.


Un vecchio scarpone trasformato in vaso.


Una foto del rifugio nel suo insieme.


Una panoramica verso il monte Aralalta ed il pizzo Baciamorti.


Sul cucuzzolo dove ho scattato le foto.


360° dalla vetta del cucuzzolo.


Tra i vari insetti, riesco a fare una foto ad una farfalla.


Ora della pappa. Mangiamo al rifugio un buon pasto con un dolce finale strepitoso.
Chiaccheriamo molto con i gestori della settimana del rifugio mentre un tentativo di pioggia, per fortuna solo poche gocce, fanno sperare al peggio. Fortunatamente è solo passeggera ma per non rischiare torniamo in anticipo alla funivia. Ripercorriamo a ritroso la strada fatta passando per i campi in fiore.


Riusciamo a vedere anche una marmotta.


Panoramica del ritorno.


Ogni tanto ci fermiamo a fare qualche foto.


In mezzo ad una distesa gialla.


Una riga di viola nel giallo.


Al ritorno prendiamo anche le vie alternative, una di queste ci dona questa inquadratura.


La stessa ci porta vicino ad una cascata un po' prosciugata.


Il ciclo della vita.


Sul sentiero durante il ritorno.


Un altro bel fiore.


Tentativo di foto.


Mucche al pascolo.



Abbiamo raggiunto ormai i piani.


Decidiamo quindi di aspettare l'ultima funivia di discesa qui alla chiesetta vista la presenza di acqua.


Dalla chiesetta verso il Sodadura.


Da dietro la chiesetta, si vede in piccolo, l'ex rifugio Battisti.


Già che ci sono, ne approfitto del fatto che sia aperta ed entro a vedere la chiesa.
Bellissima e fatta bene.



Giunta l'ora di scendere, un ultima foto al Sodadura.


FINE

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