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Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 6 luglio 2013

Grignone dalla chiesetta del Sacro Cuore di Balisio 06-07-2013

Quando: 06 luglio 2013
Chi c'era: Tiziano e Paolo  
Percorso: Cappella Sacro Cuore di Balisio (828m) - Alpe Cova (1311m) - Rifugio Antonietta al Pialeral (1428m) - Costa - Bivacco Merlini (2411m) - Bocchetta di Bassa - Bocchetta di Releccio (2260m) - Rifugio Brioschi Grigna Settentrionale o Grignone (2410m) - Per la discesa si è fatta una deviazione per la Fop di Ger 
Difficoltà escursionismo: E (escursionistico)
Tempo: 4 h per l'andata e 3 h per il ritorno

Per festeggiare il compleanno di Paolo, accetto l'invito di andare sul Grignone alle sue condizioni: partenza da casa alle ore 4 del mattino.

Ancora sonnambulo ed immerso nei miei sogni, mi viene a prendere sotto casa e ci dirigiamo presso la chiesetta del Sacro Cuore a Balisio. 


Si parte ovviamente con le frontali, è buio e non si vede niente. Percorriamo la strada sterrata che conduce fino all'Alpe Cova.


Decidiamo però di tagliare per una scorciatoia che passa dal bosco anche perché, non avendola mai fatta, ci affidiamo ai cartelli trovati in giro.


Giungiamo all'Alpe di Cova con la luce del giorno.


Percorriamo la strada cementata per giungere al rifugio Pialeral.


Lo superiamo per andare al nucleo abitativo appena sopra, Costa.


La meta è lontana, vediamo nella depressione il bivacco Merlini e alla sua destra, coperta dalla nuvola, la cima da raggiungere.


Sopra Costa il sentiero si perde in una diramazione di vie innaturali, non si capisce dove bisogna andare. Decidiamo di stare a destra e seguire le paline che fungono da segnavia per l'ascesa invernale per cercare altre indicazioni più chiare. Dopo qualche minuto di cammino ci accorgiamo che ci stiamo dirigendo presso i Comolli e d il bivacco Riva Girani, ovvero sulla via invernale, decidiamo quindi di tornare indietro per poi controllare per bene la cartina e scoprire che la via è giusta e che la prima parte è in comune. Risaliamo allora, di nuovo il sentiero, male che vada arriveremo al bivacco e cercheremo una via che tagli il crinale per congiungerci al sentiero originale da seguire. Fortunatamente, dopo un po' che camminiamo incontriamo un segnale ed una persona che ci conferma la via. Deviamo quindi a sinistra e seguiamo la via estiva.


La via ci allontana dal bivacco per portarci sulla vallata a fianco.


Il sentiero ora punta decisamente al bivacco Merlini, la strada è giusta.


Arrivati sotto alla costruzione, un camoscio ci taglia la strada.


Bivacco Merlini, il più è fatto !!!!
(Attenzione: il bivacco è chiuso.... non ho capito bene il perché ma chi ha le chiavi lo tiene chiuso.)


Segnaletica vicino al bivacco.


Siamo partiti con il buio, poi la luce del mattino ci ha accompagnato fino a quasi al bivacco, il tutto sempre coperti dalle nuvole, adesso, saremo noi ad infilarci in una nuvola.
In foto, a sinistra un gregge di pecore ed in basso a destra i Comolli.


Ripartiamo per l'ultimo tratto, da qui al rifugio bisogna passare vicino alla cresta ed alle numerose bocchette dei numerosi canali e vie che risalgono le pendici del monte.


Troviamo un altro segnale ed alcune scritte a terra, numerose lapidi e targhe commemorative, l'amore per questa montagna è immenso.


Camminiamo sempre immersi nella nebbia fino a quando....... troviamo il rifugio!!!!!


Arrivati.



Entriamo a scaldarci e...... a fare colazione, in fondo sono le 8:30 !!!


Dopo esserci riscaldati e nutriti, decidiamo di scendere, gli impegni di Paolo al pomeriggio ci obbligano a non tardarci troppo in cima, ma prima, la foto di vetta.


Iniziamo a scendere quando.... notiamo che sono quasi le 9:30.... che cosa succede ogni mezz'ora al Brioschi?????


Ogni mezz'ora il rifugio scatta una foto!!!!!
Le due sagome immerse nella nebbia siamo noi che come due stupidi, hanno aspettato per circa 20 minuti al freddo per essere sicuri di comparire...... missione compiuta!!!!


Dopo aver preso abbastanza freddo, riscendiamo dal medesimo percorso. Ogni tanto spunta anche qualche bagliore di sole.



Paolo contento di aver festeggiato gli anni in cima al Brioschi.


Torniamo al bivacco Merlini.


Nuvole in una nuvola.


Scendendo notiamo delle marmotte che sbucano dalle tane, allora tentiamo di fare delle foto e ci avviciniamo il più possibile..... solo che, avvistandoci, non spunteranno più fuori.


Pace, continuiamo a scendere.


Essendo però un tipo curioso, propongo di fare una deviazione e scendere dal Fop del Ger, ovvero dalla vallata a fianco di quella di risalita.


A differenza dell'andata, che si svolge esattamente sopra le rocce a sinistra, questo sentiero si sviluppa lungo la gola della vallata. La salita è stata un continuo salire costante, mentre per la discesa, prima un ripido sentiero ci ha portato a valle e poi, un sentiero più pianeggiante ci avrebbe riportato a Costa.


Incontri in valle.


Qui si intravede un po' il ripido tratto di sentiero.


Tempo per alcune foto però lo troviamo.





Siamo tornati a Costa, dove i sentieri si dividevano.


Ne approfittiamo per bere ad una fontana.


Dopo la bevuta ripassiamo dal rifugio Pialeral fino....


.... a tornare all'Alpe Cova, dove troviamo un'altra fontana.


Ci tocca ora raggiungere la macchina, al cartello segnaletico seguiamo il sentiero che scende a valle, fino a raggiungere di nuovo la strada sterrata.....


....e ritrovare la chiesetta dove avevamo parcheggiato la macchina.


L'interno della chiesetta.


Ma che ore si sono fatte???? Si sono fatte le ore del ciboooooooo!!!!!!!
Visto che l'Alva è a meno di 100 metri dalla diramazione per la chiesetta......


FINE

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