Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 3 luglio 2021

Ferrata "Gianni Succetti" di Mese 03-07-2021

Quando: 03 luglio 2021
Chi c'era: Tiziano e Brembo
Percorso: Mese (280 m) - Piana del Gleno (1530 m) - Pianezza (1270 m)
Sentieri: bollino bianco e rossi
Difficoltà escursionismo proposta: EEA (escursionisti esperti attrezzati) la ferrata ed E (escursionistico) il sentiero di rientro
Difficoltà ferrata: F/PD (vedi tabella) 📑
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso NON è adatto ai cani.
Logistica cane: -
Acqua: presenza di una fontana alla partenza
Tempo stimato dalle guide: 50 min. l'andata e 40 min. il ritorno. 
Tempo nostro relativo all'uscita: 1 h. l'andata e 45 min. il ritorno
Percorso GPS: ❌ non registrata 

Volete una ferrata alla portata di principianti che permetta di avere anche ancoraggi per far sicura? Breve? Compatta? Con poco avvicinamento e con una bella vista?
Benvenuti alla Ferrata "Gianni Succetti" di Mese.


👇 altrimenti, continua a leggere la descrizione qui sotto 👇
In questa uscita mi sono dimenticato di registrare la traccia ma non preoccupatevi, le indicazioni e la brevità del percorso, rendono facilmente riconoscibili sia il sentiero di salita che quello di discesa ed in ogni caso, potete sempre dare un'occhiata a quest'altro articolo dove ho già percorso la via con un rientro "particolare".



Lasciamo la macchina al parcheggio vicino al comune ed al centro sportivo e seguiamo le indicazioni per la ferrata. Volendo si può anche già partire con indosso l'attrezzatura.


Pochi minuti dopo, incontriamo un cartello informativo dove ci viene edotto la difficoltà e lo sviluppo della via che andremo a percorrere. Proseguiamo per il sentiero incontrando alcuni cavi ma nulla di problematico.


Dopo pochi minuti, giungiamo all'inizio della via dove finiamo di vestirci.


Punto di partenza.


La ferrata si sviluppa lungo una placconata a picco sul paese. Lo sviluppo è sempre aiutato da pioli metallici che scandiscono la progressione motoria degli arti.


La roccia è tipica della valle dove l'arrampicata/progressione avviene in aderenza.


La prima parte risulta verticale ed è quella più "forzuta", poi spiana e lascia il tempo per godersi l'uscita.


Incontreremo ad intervalli dei tratti da affrontare in aderenza, senza staffe, saranno dei traversi dove ci verrà anche offerto delle suggestive inquadrature per fare delle foto.


Si prosegue sempre scandendo i passi.


Un altro bel punto panoramico dove incrociamo anche delle soste delle vie di arrampicata che si sviluppano su questo versante. 


La conformità della roccia gioca una strana impressione agli occhi: tutto appare come degli enormi scivoli di un parco divertimenti.


Troviamo anche una piccola piazzola dove fare una sosta ed ammirare il panorama.


Un ultimo muro prima di raggiungere la fine della via.


Sbuchiamo all'ultimo tratto...


.... dove hanno installato una panchina per fare una sosta, cambiarsi e mettere via l'attrezzatura.




Iniziamo a scendere seguendo le indicazioni. Rispetto all'uscita precedente, il sentiero di rientro è più segnalato.



Grosse frecce ci indicano dove andare.



Incontriamo dei vecchi muri in pietra a secco, sempre ben segnalati.
L'altra volta avevo scambiato questo tratto per la mulattiera ma adesso so che si trova più avanti.


Muraglione. Ecco il punto dove ho sbagliato l'altra volta. Senza la vegetazione che copre tutto e con dei bolli ben chiari, capisco che bisogna oltrepassare questo muro e non scendere alla sua sinistra per ritrovarsi a seguire i pali della corrente.


Qui il sentiero è ampio e ben segnalato, poco scosceso ed intuitivo ma soprattutto... porta alla fantomatica mulattiera che collega i paesini limitrofi e dove poter scendere con tutta tranquillità.


Incontriamo la via crucis del posto e la percorriamo a ritroso.


Spuntiamo su una strada del paesino e, svoltando a sinistra, continuiamo a seguire le edicole.


Per ritornare al punto dove abbiamo iniziato e lasciato l'auto, bisogna continuare a percorrere la via crucis fino alla prima cappelletta e tenere sempre come punto di riferimento la centrale elettrica con i suoi piloni. In poche parole: scendere, mantenendo la sinistra.


CONCLUSIONI FINALI

Seconda volta che faccio questa ferrata e confermo la mia idea che sia una via poco difficile dove poter anche riprendere la confidenza con questo tipo di uscita. Ottima per i principianti. Il rientro si è rilevato moooolto più facile della volta precedente (non ci voleva poi molto, mi ero perso!). Se proprio devo trovare un neo, direi che forse poteva essere leggermente più lunga ma la sua compattezza è anche la sua caratteristica.


In ogni caso, se si vuole percorrere una via simile ma molto più difficile, lunga e complessa, c'è sempre la sua sorella di Daloo

FINE

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