Consigliato da noi in questo periodo

Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

martedì 7 settembre 2021

Rifugio Longoni da Chiareggio 07-09-2021

Quando: 07 settembre 2021
Chi c'era: Adelina, Alaska e Tiziano
Percorso: Chiareggio (1612m) - La Corte (1628m) - Alpe Fora (2053m) - Piani di Fora - Rifugio Longoni (2450m) - Piani di Fora - Alpe Fora (2053m) - La Corte (1628m) - Chiareggio (1612m)
Sentieri: 
301-305-AV (alta via della Valmalenco)
Difficoltà escursionismo proposta: E (escursionistico)
Difficoltà ferrata: -
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso è adatto ai cani.
Logistica cane: lungo il percorso si trovano torrenti, spazi per riposarsi e tratti in ombra solo nella prima parte
Acqua: presenza di torrenti lungo la via
Tempo stimato dalle guide: 2 h. 30 min. l'andata e 2 h. il ritorno 
Tempo nostro relativo all'uscita: 3 h. 30 min. l'andata e 3 h. il ritorno
Percorso GPS: Rifugio Longoni da Chiareggio 07-09-2021👈 scarica la traccia


Se vi sono piaciute le uscite precedenti in Valmalenco, non potete perdervi l'ultima uscita della stagione al rifugio Longoni: posizione sopraelevata, lontani da tutti e possibile doccia gratis.

👇 altrimenti, continua a leggere la descrizione qui sotto 👇
Eccovi la traccia dal satellite del percorso fatto.


Partiamo dal parcheggio di Chiareggio a pochi metri dall'inizio del sentiero (ricordatevi di pagare il ticket giornaliero).


Percorrendo la strada sterrata, incontriamo subito l'abitato di "La Corte", un piccolo abitato molto vicino al paesino di partenza.


Da qui, ponendo attenzione, prendiamo il sentiero in salita con direzione rifugio Longoni e terremo la stessa indicazione fino a giungere alla meta.


Punto panoramico con spiegazione del panorama geologico della valle.


Continuando in salita, iniziamo il vero e proprio sentiero che ci porta in una piccola zona franata in prossimità di un torrente.


Essendo una zona dissestata, bisogna porre un po' di attenzione per superarla.


L'itinerario ora si svolge in mezzo al bosco risalendo il pendio della montagna ma non appena superiamo il limite degli alberi, fa capolino in mezzo alle nuvole, la bandiera del rifugio, già visibile e visibilmente costante per tutta l'uscita.


Come per l'uscita al rifugio Del Grande Camerini, anche qui troviamo il limite naturale della vegetazione ed in prossimità dell'alpe, gli alberi iniziano a diradarsi.


Bivio di congiunzione con il sentiero che parte da San Giuseppe.


Questo pianoro, come sarà anche quello superiore, è caratterizzato da zone paludose, vi consigliamo di vedere bene dove mettete i piedi ed in ogni modo, basta aggirare la zona seguendo qualche sentiero alternativo (ovviamente, tutto a vista, senza lasciare la direzione maestra).


Alpe Fora...


...che lasciamo alle nostre spalle mentre percorriamo la salita per l'enorme pianoro soprastante.


Non lasciatevi trarre in inganno, questo collegamento tra i due pianori non è breve come sembra: la tratta si sviluppa passando in diagonale ed inoltrandosi in una valletta non visibile dalla strada.


Piccolo torrente gelato e limpido...


...da attraversare con un ponticello.


Si continua a salire tenendo come riferimento un enorme ometto in pietra.


Manca poso al piano che dovremo attraversare completamente per poi salire in mezzo alle rocce, raggiungere la bandiera e poi il rifugio.


Ruderi delle cascine della piana di Fora.


Eccoci finalmente a quota piana.


Qui troviamo una casetta con una teleferica per gli approvvigionamenti.


Pausa acqua, non ci aspettavamo una salita così, credevamo di percorrere un ripido sentiero diretto che ci avrebbe portato ad una quota più elevata, invece, si è dimostrato un tratto lungo e tortuoso.


Seguiamo la traccia e le indicazioni in loco.


Passeremo a lato di numerose cascate dirigendoci a quelle rocce a destra della foto.


La piana di Fora ed il suo laghetto a forma di cuore.... che dire di questo posto: sembra di essere catapultati in un altro mondo. La piana è in leggera pendenza verso monte limitando la visuale a valle, così facendo, i suoni vengono attenuati e deviati amplificando i solo rumori del luogo, facendo perdere per un momento all'escursionista, la sensazione di dove si trova, ovattato e coccolato nella piccola conca. 



Iniziamo a salire le rocce superando anche questo livello limite naturale.
Da questo momento, per proseguire, bisogna seguire gli ometti in pietra e i simboli bianco/rosso disegnati sulle rocce.



Grosso ometto segnalatore che aiuta la via, a volte usato anche come panchina per cani.


Ultimo bivio.


Vittoria !!! Siamo arrivati alla bandiera !!! La salita è finita !!!


Ora non resta che oltrepassare l'angolo con vista sulla valle dove riconosciamo le numerose piste di sci ed i paesini lungo la strada.


Pochi muniti ci separano dal rifugio.



Come giusto che sia, ci fermiamo a mangiare un delizioso pranzetto.


Dopo la pausa gastronomica, diamo una veloce occhiata nei dintorni e ci prepariamo a scendere, nuvoloni grigi riempiono il cielo sopra le nostre teste.


Il percorso di discesa è il medesimo della salita. Dall'alto del rifugio, dobbiamo scendere fino alle case di Chiareggio sullo sfondo.


Ripercorriamo la strada fatta osservando il paesaggio che, per ogni discesa fatta dal medesimo sentiero, mostra punti diversi di osservazione rispetto la salita.


Per prima cosa raggiungiamo la bandiera.


Poi giù verso i piani di Fora...


...che attraversiamo mentre Alaska abbaia al suo stesso eco.


Riprendiamo il sentiero "nascosto" per tornare all'Alpe Fora dove, al bivio, gireremo per Chiareggio.


Rincontriamo anche il ponticello.


Dopo il bivio all'Alpe Fora direzione Chiareggio, torniamo ad essere circondati dagli alberi del bosco.


Tocchiamo il punto con un po' di dissesto idrogeologico...


...fino a spuntare a "La Corte" ed al suo parco geologico.


Facciamo un rapido giro tra i cartelli informativi e le rocce di vario genere.


Manca solo la semplice parte della strada sterrata che ci riporterà al parcheggio ed alla fine della gita.


CONCLUSIONI FINALI

La Valmalenco non delude mai e anche questa uscita ne è la prova. La Piana di Fora è qualcosa di mistico, una terra isolata da tutto il resto, come nel libro "Viaggio al centro della Terra": sei in un mondo dentro al mondo. I paesaggi che si vedono da quelle altezze sono sempre spettacolari e la cucina, l'abbiamo trovata veramente di buon gusto. L'ospitalità e l'anzianità del rifugista (27 anni circa di conduzione) hanno reso il luogo come una seconda casa aperta a tutti. Che bello non è, passeggiare tra le montagne?


Se volete vedere cosa altro abbiamo fatto nelle vicinanze, ecco a voi degli spunti:

Sentiero E:
👉 vedi anche: Rifugio Gerli-Porro e Ventina 09-08-2017 👈 (link)

Ferrata:
👉 vedi anche: Torrione Porro 22-08-2017 👈 (link)

Sentiero E:

Sentiero E:
👉 vedi anche: Rifugio Musella da Franscia 17-08-2021 👈 (link)

FINE

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