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Sentiero dei Ponti, Val Tartano 18-05-2021

Quando:  18 maggio  2021 Chi c'era:  Adelina, Tiziano ed Alaska Percorso:  Campo Tartano (1070m) - Ponte nel Cielo - Frasnino (1060m) -...

sabato 5 febbraio 2022

Ferrata del Corno Rat 05-02-2022

Quando: 05 febbraio 2022
Chi c'era: Tiziano, Luca e Fatina Triny
Percorso:  loc. Belvedere di Valmadrera (274m) - San Tomaso (580m) - Corno Rat (905m) -  San Tomaso (580m) - loc. Belvedere di Valmadrera (274m)
Sentieri: 3-5-8-4
Difficoltà escursionismo proposta: EEA (escursionisti esperti attrezzati) la salita, E (escursionistico) la discesa
Difficoltà ferrata: difficile D
Difficoltà alpinistica proposta: -
Tipo di salita alpinistica proposta: -
Difficoltà cane proposta: il percorso non è adatto ai cani.
Logistica cane: il cane può raggiungere San Tomaso e divertirsi lì
Acqua: presenza di una fontana appena all'inizio e a San Tomaso.
Tempo stimato dalle guide: 45 min. all'attacco, 1 h. la salita e 2 h. il ritorno.
Tempo nostro relativo all'uscita: 1 h. all'attacco, 1 h. la salita e 2 h. il ritorno.
Percorso GPS: Ferrata del Corno Rat 05-02-2022👈 scarica la traccia

Confronto prima e dopo.... rifacciamo la ferrata del Corno Rat "Itinerario Attrezzato 30° OSA" per vedere come l'hanno rimodernata.
👇 altrimenti, continua a leggere la descrizione qui sotto 👇
Eccovi la traccia dal satellite del percorso fatto.


La partenza avviene in località Belvedere di Valmadrera dove un cartello indica le principali mete raggiungibile da questo lato della montagna.


Partiamo su una strada asfaltata che diventa poi in pietra...


...e sale piano e costante con il panorama della città.


Incontriamo il bivio dove è presente una cappelletta ed una fontana.
Da qui, prendiamo il sentiero 3 per San Tomaso.


Seguiamo sempre la strada in pietra/mulattiera fino a giungere al nucleo abitativo.


Il tipico pratone con la chiesetta del luogo.


Da qui prendiamo la diramazione per la ferrata riportata sulle indicazioni: sentiero 5.


Già vediamo in lontananza la parete che dobbiamo scalare.
Seguiamo il sentiero tenendo da prima la sinistra, poi ad un bivio, sia destra che sinistra, in quanto poi si ricongiunge subito dopo ed infine...


...lasciamo il sentiero principale per prendere la diramazione per la ferrata.


Dopo circa un ora dalla macchina, arriviamo all'attacco. La via è famosa per i suoi tratti verticali e per la sua "untura" dovuta alla fortissima frequentazione ma...


...questa volta, il 👉 gruppo O.S.A di Valmadrera (link), le ha dato una sistemata e messa a norma 👉 video OSA (link) e quindi, vediamo come è cambiata.


Partenza: 
Prima --> unta, impossibile da arrampicare, esposta e con alcuni pioli.
Dopo --> ancora un po' unta, difficile ma non impossibile da arrampicare, esposta e con molti pioli
Conclusione --> adesso ci sono più appigli e la catena rigida non ti fa ballonzolare quando la tiri...diciamo che è leggermente più facile di prima ma rimane difficile


Proseguiamo con l'ascensione e lasciamo la parte più difficile dell'intera ferrata: l'inizio.


Primo torrione di circa 45 metri, fatto. Superata la prima elevazione, troviamo un pianerottolo dove inizia il tratto di collegamento con il secondo torrione ed il sentiero di "fuga" che riporta alla base. Il primo torrione, volendo, è aggirabile tramite sentiero. Da ora in poi, però, non ci saranno altre vie di fuga.


Inizio secondo torrione:
Prima --> pieno di vegetazione, catena lasca.
Dopo --> ben visibile, pulito, cavo teso.
Conclusione --> percorribile molto meglio


Anche se pulita e messa in sicurezza, i punti dove poter superare o farsi superare, rimangono pochi... la difficoltà rimane alta.


Passaggio laterale e sullo sfondo, San Tomaso.


Muro verticale:
Prima --> pochi gradini, molto unta, catena lasca.
Dopo --> tanti gradini, meno unta, cavo teso.
Conclusione --> percorribile molto meglio ma rimane in forte esposizione e necessita di forza.


Piano piano ci stimo portando alla parte più famosa della via...


Muro verticale con traverso coreografico:
Prima --> pochi gradini, molto unta, catena lasca.
Dopo --> tanti gradini, meno unta, cavo teso.
Conclusione --> percorribile molto meglio, necessita ancora di forza e la spaccata da fare per traversare è stata resa più facile dai pioli.
Nota personale: forse mi piaceva di più prima quando per passare bisognava fare una spaccata di gambe trovandosi molto esposti a causa della catena lasca, forse più pericolosa ma molto caratteristica.



Continuiamo sempre avanti, tra tratti impegnativi e tratti meno impegnativi...


...ma con un aumento di staffe molto persistente.


Finale del secondo torrione:
Prima --> quasi nessuna staffa, molto unta, catena lasca.
Dopo --> tanti pioli, meno unta, cavo teso.
Conclusione --> percorribile molto meglio, necessita ancora di forza, non serve più mettersi in contrapposizione con le piante del piede, basta usare i gradini.


Seconda terrazza dove potersi riposare in piena sicurezza e...


...sentiero di avvicinamento all'ultimo torrione.


Inizio terzo torrione:
Prima --> quasi nessuna staffa, arrampicabile, poco unta, catena lasca.
Dopo --> tanti pioli, poca unta, cavo teso.
Conclusione --> percorribile meglio
Nota personale: forse mi piaceva di più prima, con meno gradini che adesso quasi ti impediscono di toccare la roccia ma ti invitano ad usarli in modo preponderante.


Ultimi 45 metri di sviluppo.


Finale:
Prima --> si è obbligati a passare dallo sperone, la catena ti impedisce di usare il canale a fianco.
Dopo --> lo sperone è ingabbiato in una rete, obbligo di passare dal canale a fianco.
Conclusione --> è cambiata l'uscita, probabilmente per la sicurezza di distacco.


Eccoci in cima al Corno Rat.
E' stata ampliata la corsa della fune di sicurezza, prima finiva subito dopo lo sperone, adesso arriva fino all'imbocco del sentiero di discesa ed al libro di vetta.


Punto panoramico.


Foto di vetta.


Libretto della cima.


Ora non resta che scendere dall'unico sentiero presente.
Poco dopo che si è iniziato a scendere, troverete un bivio; se scegliete di andare a sinistra, tornerete alla base del corno, se proseguite verso destra, potrete continuare a fare un bellissimo sentiero che porterà al 👉 Corno Orientale, sentiero numero 8 (link).


Flora tipica di stagione.


Incontriamo delle indicazioni che ci assicurano che siamo sulla strada giusta. 



Lasciamo il sentiero 8 per il numero 4.


Incontriamo il muro in pietra che delimita i prati sopra al nucleo di San Tomaso.


Si può scegliere se passarci in mezzo o proseguire lungo il sentiero.


Questa volta, scegliamo i prati per fare alcune belle foto che si possono fare da questa posizione.





Non resta che prendere la strada in pietra/mulattiera per tornare alla località Belvedere a Valmadrera e poi, infine, alla macchina.

CONCLUSIONI

La ferrata modernizzata e messa a norma è effettivamente cambiata; non è più un tirare forsennato la catena e star attenti a non scivolare, adesso, con i pioli, la progressione è aiutata, resta sempre una ferrata difficile però, non adatta ai principianti. Sarò un po' nostalgico ma mi mancheranno le bestemmie che si lanciavano mentre si saliva sul sapone con le catene talmente lasche da maledire il giorno in cui ti sei detto: "ma sì, facciamola" ma così, adesso, e messa in sicurezza.



Percorsi consigliati:

Come era prima la ferrata:
👉 Corno Rat 10-05-2014 👈 (link)

Sentiero 8 che costeggia la ferrata fino al Corno Orientale:
👉 Corni di canzo 30-01-2011 👈 (link)

FINE

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